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La sconvolgente assenza di titoli family al cinema

Nonostante gli straordinari risultati di Super Mario Bros., questo primo semestre vede l’uscita di soli due titoli americani importanti per questo target. Una scelta folle e non più sostenibile per tutta l’industria…

Dopo almeno un anno che ci è stato raccontato come i film family non funzionano più in sala (per qualche centinaio di motivi, tutti poco credibili) è arrivato ovviamente Super Mario Bros. – Il film a fare giustizia. Conviene allora analizzare meglio la situazione, partendo da alcune considerazioni di Sean McNulty di The Ankler (una newsletter a pagamento), che segnala alcuni aspetti interessanti e che non concordano con la tesi disfattista, anche senza considerare Super Mario:

– Il risultato di The Croods 2 nel 2020, che in piena pandemia è stato l’unico titolo a funzionare, con 56M incassati negli Stati Uniti.

– A febbraio 2021, quando le vaccinazioni erano appena iniziate, Tom & Jerry aveva aperto a 14 milioni, nonostante l’uscita in day and date su HBO Max.

– La tenuta di Sing 2, che dopo le feste di Natale per tre mesi non ha perso mai più del 31% (tenuta ottima insomma) da un weekend all’altro.

Aggiungo io: la strepitosa tenuta americana de Il gatto con gli stivali, che è rimasto in top ten per ben 14 settimane. D’altro canto, è uno dei casi in cui non è il caso di esaltarsi per un’ottima tenitura, se questo dipende dall’essere l’unico titolo rivolto a un target preciso per diversi mesi. The Ankler segnala anche le differenze nel numero di uscite per anno e i relativi incassi:

2018: 20 titoli e 5,2 miliardi di dollari nel mondo (quindi, 260 milioni di dollari a titolo)

2019: 24 titoli e 8,2 miliardi, media di 341 milioni

2022: 14 titoli e 2,9 miliardi, media di 207 milioni (che considerando le difficoltà del mercato, è un risultato notevole)

2023: 12 film per famiglie previsti

Ma allora, perché mancano tanti film family al Mercato? Tra le motivazioni di questo calo, c’è soprattutto da sottolineare le scelte di Disney, che in questi anni ha mandato direttamente in streaming titoli Pixar come Soul, Luca e Red. Ma non è solo una questione relativa alla Pixar, pensiamo al grandissimo successo su Disney+ di Hocus Pocus 2 (94,4 milioni di ore viste secondo Nielsen negli Stati Uniti), così come l’arrivo direttamente in piattaforma di Come d’incanto 2, dopo che il primo film aveva conquistato nel 2007 340M nel mondo. E non dimentichiamo Pinocchio di Zemeckis!

Inoltre, il fatto che non esista più Fox come major autonoma, significa aver perso chi ha realizzato una serie di enorme successo come L’era glaciale (e quindi non potrà riprovarci con titoli nuovi o anche sequel di quella saga).

Per chi ha sottolineato risultati non straordinari per alcuni titoli family (Bad Guys, DC League of Super-Pets), McNulty fa notare come anche tanti titoli supereroistici recenti (Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli dei e Black Adam) non hanno funzionato come sperato, ma questo non ha portato nessuno a dire “il pubblico non vuole più prodotti supereroistici”. Quindi, aggiungo io, sembra che si cerchino delle prove per dimostrare la tesi che è meglio mettere i film family direttamente in piattaforma, una tesi frutto magari più delle scelte fatte dalle piattaforme nel 2021 che ancorata a una solida realtà.

Inoltre, tra le tante conferme che i film che passano prima in sala funzionano meglio anche in piattaforma, basta vedere gli ottimi dati di prodotti come Encanto su Disney+ e Sing 2 su Netflix.

Io mi voglio concentrare anche sulle differenze con gli anni prepandemia. Vediamo in effetti come ci si è regolati nel primo semestre negli anni precedenti e i relativi risultati di film per questo target:

– Dei primi quattro incassi nel primo semestre 2019 in Italia, tre sono di titoli family usciti in quel periodo, ossia Aladdin (arrivato il 22 maggio, chiuderà a 15,4M), Dumbo (28 marzo, 11,2M) e Ralph spacca Internet (primo gennaio, 10,8M), battuti solo da Avengers: Endgame (che qualche famiglia secondo me l’ha portata in sala). Scendendo, vediamo che il primo film italiano di quel semestre è 10 giorni senza mamma (7 febbraio, 7,4M), seguito da Dragon Trainer – Il mondo nascosto (31 gennaio, 7,2M). Insomma, cinque family nei primi dieci incassi. Ma andando oltre la top ten, troviamo anche Mia e il leone bianco (17 gennaio, 5,7M), Pokemon Detective Pikachu (9 maggio, 5,2M) e La prosecuzione de La befana vien di notte (era uscito a fine dicembre, ma comunque anche così aveva portato a casa altri 4,2M).

– Nel primo semestre 2018, dati leggermente meno forti, ma sempre notevoli. Terzo posto in quel periodo per Jumanji: Benvenuti nella giungla (primo gennaio, 10,2M), settimo Coco (prosecuzione dopo l’uscita del 28 dicembre, ha ottenuto più di 8,4M nel 2018) e Wonder (altra prosecuzione, con ben 7 milioni fatti nel 2018). E ci sono tanti titoli nella top ten (Avengers: Infinity War, che era primo, Jurassic World – Il regno distrutto, quarto, Come un gatto in tangenziale) su cui l’apporto del target family è sicuramente notevole.

Proprio il 2023 per ora è inquietante, visto che solo a inizio aprile è uscito il primo family importante americano (e direi che i risultati di Super Mario Bros non sono stati malissimo, no?) Poi, a fine maggio, arriverà La sirenetta (facile pronostico: sarà uno dei primi tre incassi italiani del primo semestre 2023, ma forse mi sto tenendo cauto). Due titoli in tutto il primo semestre, ma vi sembra possibile? Paradossalmente, noi in Italia ne abbiamo avuto di più, considerando le uscite di Tre di troppo e del quarto film dei Me contro te (stiamo parlando dei due maggiori incassi italiani di quest’anno, ma sarà sicuramente un puro e semplice caso, non è possibile che dei film family italiani funzionino in sala, noooo…).

A parte gli scherzi, qui va sottolineata una cosa. Il valore dei film americani in certi casi è esponenziale, nel senso che quando le cose vanno veramente bene (come per Super Mario Bros. – Il film) quel titolo diventa una macchina da soldi che genera risultati (appunto) esponenziali partendo dalla sala e coinvolgendo tutti gli sfruttamenti (pensate solo ai maggiori ricavi dal merchandising e delle vendite del videogioco di Super Mario). E’ stupido quindi dire “uno o due film non hanno funzionato, non vale la pena di far uscire i film family nelle sale”, perché quando invece un titolo funziona a questi livelli, ripaga tranquillamente anche due o tre pellicole che non sono andate bene. Ricordiamocelo quando sentirete le solite lamentele sulle famiglie che non possono più andare al cinema per il biglietto troppo ‘caro’…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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