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La spesa per l’home entertainment ha raggiunto i 30 miliardi di dollari nel 2020

Universal ha raccolto 500 milioni di dollari dalle sue uscite PVOD, HBO Max ha raddoppiato gli utenti attivi nel quarto trimestre

Nell’arco del 2020, la spesa per l’home entertainment digitale è cresciuta del 21% rispetto al 2019, fino a 30 miliardi di dollari. Esclusi i supporti fisici, si parla di un totale di 26,5 miliardi. I dati sono stati raccolti da Digital Entertainment Group, un consorzio che rappresenta diversi studios, rivenditori e piattaforme.

La spesa digitale (inclusi noleggi, acquisti e abbonamenti) è cresciuta del 33% rispetto al 2019. In particolare, le spese per le iscrizioni ai servizi streaming sono cresciute del 37%, fino a 21,2 miliardi di dollari. Per quanto riguarda il Transactional Video On Demand (TVOD) c’è stata una crescita del 18%. L’electronic sell-through, cioè la finestra usata per uscite di alto profilo come Tenet, è cresciuto del 16%.

Il successo Universal

Il Premium Video On Demand (PVOD) non è stato incluso nel totale, ma DEG ha detto che la spesa per il noleggio digitale di film cinematografici è cresciuta oltre il 25% nel quarto trimestre del 2020, e oltre il 40% nel corso dell’anno. Universal, che lo scorso aprile ha lanciato Trolls World Tour esclusivamente in PVOD e poi ha stretto accordi con diverse grandi catene di sale per ridurre le finestre cinematografiche, stima di aver raccolto oltre 500 milioni di dollari dai diciotto film lanciati in PVOD negli ultimi dieci mesi. Universal ha quadruplicato le entrate PVOD rispetto a quelle attese nella tradizione finestra dell’home entertainment digitale in un anno “normale”.

HBO Max raddoppia gli utenti attivi

Nel frattempo, AT&T ha rivelato che il numero di utenti attivi della piattaforma SVOD HBO Max è raddoppiato rispetto al terzo trimestre del 2020 nel corso del quarto trimestre, raggiungendo la cifra di 17,2 milioni. In termini di abbonati sia a HBO che HBO Max, la cifra ha raggiunto i 41,5 milioni. Con due anni di anticipo rispetto alla tabella di marcia, ha detto AT&T: il piano quinquennale è raggiungere i 50 milioni di abbonati negli Stati Uniti e tra i 75 e i 90 nel mondo.

Si tratta con ogni probabilità dei primi segnali concreti dell’effetto Wonder Woman 1984. Il film di Patty Jenkins è stato il primo titolo Warner Bros. a essere distribuito contemporaneamente nelle sale e su HBO Max. Una strategia pensata, ufficialmente, per aiutare le sale tanto quanto la piattaforma SVOD di WarnerMedia, che non stava decollando come sperato.

Un nuovo abbonamento HBO Max a prezzo ridotto

Gli utenti HBO hanno diritto ad attivare HBO Max senza spese aggiuntive, ma AT&T sta faticando a convincerli a farlo, anche a causa dei diretti competitor come Netflix e Disney+, che stanno lanciando servizi SVOD molto più convenienti (HBO Max costa 15 dollari al mese). Durante la consueta chiamata agli investitori, il CEO di AT&T John Stankey ha fatto capire che presto la compagnia correrà ai ripari. Nel secondo trimestre del 2021, è previsto infatti il lancio di un nuovo tipo di abbonamento a HBO Max a prezzo ridotto. Questa versione del servizio sarà supportata dalla pubblicità. Per ora non ci sono dettagli su prezzo, ammontare della pubblicità e data di lancio.

Fonti: Deadline, IndieWire

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