You are here
Home > Cinema > Titoli Warner su HBO Max: le reazioni degli esercenti e le risposte del CEO Jason Kilar

Titoli Warner su HBO Max: le reazioni degli esercenti e le risposte del CEO Jason Kilar

Le catene AMC, CInemark e Cineworld commentano la decisione WarnerMedia di distribuire tutti i film del 2021 in sala e su HBO Max

Solamente ieri, è arriva la notizia che tutti i film del calendario Warner Bros. 2021 sarebbero arrivati in contemporanea su HBO Max e al cinema. La strategia di Wonder Woman 1984, insomma, verrà replicata anche per film come Dune, Matrix 4, The Suicide Squad, Tom & Jerry e Godzilla vs. Kong: i film andranno per 31 giorni in streaming (senza costi aggiuntivi per gli utenti) e nelle sale, e poi esclusivamente al cinema per il resto della finestra.

Si tratta di una scelta dettata dalle circostanze e mirata a sostenere anche gli esercenti “con una fornitura regolare di film di grande livello”, come spiega il CEO di Warner Bros. Ann Sarnoff. Inoltre, Warner assicura che il piano è solo una soluzione temporanea per il 2021, mentre nel 2022 si dovrebbe tornare alla normalità. Ma ciò non significa che non sia una finestra in un futuro che, prevedibilmente, spaventa gli esercenti.

La reazione AMC

Le reazioni non si sono fatte attendere, specialmente dalle principali catene di sale. Ad attaccare più aspramente Warner è stato Adam Aron, CEO di AMC Entertainment. Aron spiega di aver compreso e accettato la decisione di distribuire Wonder Woman 1984 sia in sala che su HBO Max, quando però pensava che sarebbe stata una strategia una tantum:

Chiaramente, WarnerMedia intende sacrificare una considerevole porzione della redditività della sua divisione cinematografica, e quella dei suoi partner produttivi e degli autori, in sussidio a HBO Max. Per quanto riguarda AMC, faremo tutto ciò che potremo per assicurarci che Warner non lo faccia a nostre spese.

Aron aggiunge che AMC ha già “aperto un immediato e urgente dialogo con la dirigenza di Warner su questo argomento”.

Cineworld

La catena britannica Cineworld, che possiede i cinema americani Regal, ha diffuso un comunicato più pacato, in cui si legge:

Siamo molto incoraggiati dai grandi passi fatti di recente in tema vaccini, che dovrebbero essere distribuiti prima di quanto anticipato. Questo genererà abbastanza sollievo per il nostro settore e permetterà alle sale di fare un grande ritorno. Crediamo che, in quel momento, Warner Bros. si muoverà per raggiungere un accordo sulla giusta finestra e termini che funzioneranno per entrambe le parti.

Le sale Cineworld e Regal sono ancora chiuse. Nel Regno Unito, Cineworld non riaprirà con l’uscita di Wonder Woman 1984 il 16 dicembre. Il CEO Mooky Greidinger crede però che i cinema della compagnia potranno riaprire nel primo trimestre del 2021.

Cinemark

Anche Cinemark ha diffuso un comunicato molto controllato, in cui si legge che la compagnia prenderà “decisioni di booking film per film. In questo momento, Warner Bros. non ha fornito dettagli sulla distribuzione ibrida dei suoi film nel 2021”.

Il CEO risponde

Jason Kilar, CEO di WarnerMedia, ha ribadito i concetti già espressi da Sarnoff in un’intervista rilasciata a Deadline. Innanzitutto il fatto che si tratta di una soluzione temporanea: “Siamo qui per il lungo periodo, in termini di esercizio cinematografico e di investimenti nei film e nel marketing di quei film”.

Kilar cita Tenet come prova dell’attitudine Warner nei confronti degli esercenti:

Crediamo, e altri potrebbero avere una diversa opinione, che questo sia il modo per fare la cosa più importante per la comunità degli esercenti, cioè offrire loro una fornitura costante di film nuovi su cui potranno contare, e su cui potranno contare i consumatori.

Il CEO ribadisce di credere “assolutamente nel mercato delle sale”: “Credo che tra dieci, venti, cinquant’anni ci sarà ancora un robusto mercato delle sale, e lo dico perché ci sono davvero poche cose in grado di competere” con l’esperienza cinematografica. Eppure ammette che sarebbe impossibile prevedere gli eventi oltre il 2021.

In una simile intervista su Vox.com, Kilar ovviamente ammette che “HBO Max trarrà vantaggio materialmente da questa decisione”. Pur ribadendo che le ragioni principali sono state il beneficio dei fan e la pandemia.

Nella stessa intervista, Kilar spiega anche che gli autori dei film che avevano firmato con Warner contratti che prevedevano una percentuale degli incassi cinematografici trarranno vantaggio economico dalla distribuzione su HBO Max. Denaro che arriverà dalla licenza pagata da HBO Max a Warner Bros. per la distribuzione esclusiva del film in streaming.

Infine, su Deadline Kilar rivela anche che, attualmente, ciò che è stato annunciato vale solo per gli Stati Uniti. Nel 2021, HBO Max verrà lanciata in alcuni territori al di fuori degli Stati Uniti, come America Latina, Spagna e Scandinavia. Difficile pensare che quei film non verranno caricati anche nelle versioni estere della piattaforma. Ma evidentemente WarnerMedia aspetterà il momento opportuno per ulteriori annunci.

Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI