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Speciale video on demand #2: l’esperienza di Disney

Primo appuntamento con le nostre interviste agli operatori del settore cinematografico per conoscere l’articolazione della loro offerta on demand. Stavolta abbiamo sentito Chiara Cipriani, vicepresidente del ramo Digital Media Distribution di The Walt Disney Company.

Torniamo oggi a occuparci di video on demand con la prima delle nostre interviste volte a definire lo stato dell’arte, in Italia, di questo nuovo e fondamentale segmento del mercato audiovisivo [QUI trovate l’introduzione del nostro speciale]. Cominciamo con l’esperienza nel nostro Paese di una major come Disney, cui fanno capo anche i contenuti provenienti dall’emittente americana ABC. A descriverci l’offerta VOD della società Chiara Cipriani, VP Digital Media Distribution di The Walt Disney Company EMEA.

 

Chiara Cipriani, quali sono le vostre esperienze nel campo del video on demand?

 Distribuiamo il nostro contenuto in VOD da tempo a partire dai film, serie tv ABC Studios e prodotti kids.

Avete offerto direttamente questo servizio?

 La strategia di Disney è di lavorare con partner di rilievo che incontrino le esigenze dei consumatori al fine di offrire un’esperienza completa per l’utente finale del servizio.

 Siete partner di piattaforme VOD online? Offrite titoli di catalogo e/o nuove uscite?

Lavoriamo con una serie di partner importanti nell’ambito del VOD come iTunes e Chili TV per i film (di catalogo o nuove uscite) e Telecom Italia che, oltre ad offrire i film,  propone in abbonamento e dopo il passaggio sulla TV lineare italiana, tramite il servizio ABC TV on demand,  tutte le stagioni delle più famose serie TV americane realizzate da ABC Studios come Lost e Desperate Housewives, Castle e Body of Proof.

Qual è il prezzo indicativo dei vostri titoli e quali riscontri, anche economici, avete avuto finora dal video on demand?

Il prezzo delle nuove uscite è di 4,99 euro in HD e di 3,99 euro in SD in TVOD [transactional video on demand, vale a dire l’offerta di singoli contenuti on demand – ndr]. Abbiamo avuto riscontri positivi non solo nell’ambito del TVOD ma anche nello SVOD [subscription video on demand, o l’offerta ad abbonamento, di solito mensile – ndr].

 Qual è la vostra politica verso le piattaforme che offrono film in streaming ad abbonamento, pagando un prezzo forfettario?

Stiamo già lavorando con Telecom con il nostro prodotto ABC TV on Demand che è una priorità a livello corporate e valutando opportunità per il resto del nostro prodotto.

Siete a favore o contro un eventuale accorciamento delle finestre per l’on demand, magari in vista di servizi di premium VOD?

I prossimi anni saranno sicuramente anni di sperimentazione ma sempre in un’ottica di beneficio verso i nostri consumatori e i nostri clienti valutando il principio economico di eventuali test.

Cos’è che finora ha impedito il pieno sviluppo di un’offerta legale di film e serie tv in Rete in Italia?

Principalmente la conoscenza di cosa sia effettivamente un servizio on demand e la mancanza di infrastrutture, è necessario che la banda larga arrivi a coprire capillarmente il Paese. Per questo abbiamo bisogno dei nostri partner per lavorare con noi ad offrire servizi di prima classe in On Demand sul territorio.

 

Lo speciale video on demand di SW Cineguru continuerà la prossima settimana con un’intervista dedicata a una delle nuove piattaforme di cinema on demand. Continuate a seguirci per scoprire in che direzione sta andando il VOD in Italia.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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