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YouTube, Generazione V: il target 18-34 più davanti allo streaming che alla tv.

Il portale video di Google ha svelato ai Digital NewFronts i risultati di una ricerca sull’utenza dei contenuti audiovisivi online. Più altri tre canali colmi di programmazione originale da aggiungere all’offerta già lanciata a fine 2011.

Con 800 milioni di utenti che vedono 3 miliardi di ore di contenuti al mese, YouTube non sembrerebbe aver bisogno di “farsi pubblicità”, eppure anche il colosso dei video online non ha mancato di presentare la propria offerta ai Digital NewFronts, gli incontri tra inserzionisti e web tv che si sono conclusi la scorsa settimana a New York. Che YouTube avesse in progetto di creare una rosa di canali specializzati, gestiti o comunque caratterizzati da grandi nomi dell’entertainment, non è certo una novità: la controllata di Google ha infatti svelato da tempo la sua strategia che punta sulla produzione di contenuti originali in grado di competere con la tv. Gli upfronts dei broadcaster della Rete sono stati però un’occasione per definire meglio l’offerta e rivelare anche qualche dato più preciso sull’audience di YouTube, di sicuro interesse per chi investe in advertising online, ma non solo. E nel frattempo, sono arrivate anche indiscrezioni su un possibile aggancio degli abbonamenti della concorrente Hulu alla pay tv, scelta che restringerebbe fortemente il campo del portale VOD, a tutto vantaggio delle piattaforme aperte come, appunto, YouTube.

Le novità annunciate dal portale video di Google riguardano infatti altri tre canali da aggiungere alla cinquantina già lanciati negli scorsi mesi. L’investimento previsto è di 200 milioni, che andranno a promuovere prima di tutto un nuovo canale chiamato WIGS, realizzato da professionisti del cinema e dedicato a serial, documentari, dietro le quinte e altri materiali riguardanti il mondo femminile. Tra i talent già assoldati per i telefilm compaiono Virginia Madsen, Jennifer Garner, Alfred Molina, Julia Stiles, Dakota Fanning, Michael C. Hall e Alison Janney. le altre due new entry del carnet di YouTube sono Team USA, dedicata allo sport e in particolare alle prossime Olimpiadi, nonché The Picture Show, affidato agli organizzatori del Tribeca Film Festival.

Per ciò che concerne l’audience dell’hub di video online, la compagnia ha anche comunicato i risultati di una ricerca intitolata “Generation V”, secondo cui i ragazzi e gli uomini tra i 18 e i 34 anni impiegherebbero ormai più tempo nella fruizione di contenuti audiovisivi via streaming che nel guardare la tv tradizionale. Secondo lo studio, un terzo di questa popolazione visita YouTube più volte al giorno, la metà si è iscritta a canali specifici del portale mentre i due terzi ha condiviso filmati nelle ultime settimane. Cifre che più o meno valgono anche per gli utenti di sesso femminile: tra i 25 e i 49 anni, il 40% avrebbe infatti un’iscrizione ad almeno uno dei canali di YouTube, mentre un terzo di questo target mostrerebbe una costante attitudine alla condivisione dei video, in particolare con figli o genitori. Secondo Robert Kyncl, vice presidente e responsabile globale dei contenuti del portale, in termini di “viewership” i cinque maggiori canali di YouTube entrerebbero nella top 10 delle reti televisive più gettonate dal pubblico.

La piattaforma video di Google non ha rilasciato dati in merito al costo delle inserzioni, ma secondo Advertising Age avrebbe lanciato pacchetti pubblicitari da 62 milioni di dollari all’anno per le pubblicità su tutti i canali. Per gli annunci su un solo canale, il prezzo andrebbe invece dai 2 ai 4 milioni, per quelli su tutti gli aggregatori di video legali allo sport, il costo dei pacchetti sarebbe di 40 milioni, mentre su quelli dedicati alle celebrity news, la pubblicità costerebbe 10 milioni.

Stando alle stime degli analisti di Morgan Stanley, quest’anno la spesa in advertising video online dovrebbe aggirarsi in totale  intorno ai 3 miliardi di dollari, gran parte dei quali destinati a portali già affermati come ESPN.com o le serie tv di Hulu. Ma si fa sempre più agguerrita la concorrenza dei nuovi canali più popolari di YouTube, come quello dedicato ai video musicali Noisey (27 milioni di visualizzazioni in meno di due mesi), TED Education (1 milione di visite nelle sua prima settimana di vita) o quello per gli appassionati di automobilismo Drive (7 milioni dal lancio a inizio anno).

Fonte: The Hollywood Reporter

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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