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Anica: il mercato del cinema in Italia nel 2011.

Confermato il calo del 10 e del 7% in incassi e presenze. Anche il 2012 si apre in sofferenza, mentre cala il numero di film trasmessi dalle tv generaliste.

Come già noto, il 2011 ha visto l’ottima performance del prodotto cinematografico italiano, nonostante gli incassi e le presenze abbiano fatto registrare nel complesso cali rispettivamente intorno al 10 e all’8%. Per una fotografia più precisa della situazione, ieri sono stati presentati i dati elaborati dall’Anica, l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali, sul mercato italiano del cinema del 2011 e sui primi mesi del 2012, che come già si evinceva dalle classifiche Cinetel, si sono aperti registrando una flessione tale da non creare allarme ma nemmeno da lasciare spazio a troppi ottimismi.

Prima di tutto, le cifre riguardo ai film prodotti durante l’anno passato, che sono stati 155, vale a dire 13 in più rispetto al 2010. Cresce anche il numero di titoli italiani al 100%, che passa da 115 a 132, mentre rimane stabile il numero delle coproduzioni e scende il numero di quelle minoritarie. Qualche giorno fa avevamo riportato le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, secondo cui il cinema italiano mostra più di una difficoltà ad accedere non solo ai fondi ma a una dimensione europea. Ciò appare confermato da questi dati e da un appunto fatto durante la presentazione da Nicola Giuliano, di Indigo Film, che ha sottolineato quanto sia arduo proporsi come coproduttori, anche minoritari, a causa dei fattori che impediscono di garantire la reciprocità alle produzioni europee. Tra questi, in primis, le minori risorse provenienti dal settore pubblico e soprattutto dalle televisioni, il cui ruolo nel mercato del cinema resta critico (vedi grafici e dati in fondo). Stando al report dell’Anica, i progetti coprodotti col sostegno del programma europeo Eurimages risultano otto, con un contributo comunitario di 3,26 milioni di euro (nel 2011 ne sono stati erogati in tutto più di 22 milioni).

Film di Nazionalità Italiana Prodotti (2011)_Investimenti
Film Nazionali Prodotti (2011) per Classi di Costo

 

Tornando al dettaglio della produzione interamente italiana, il costo medio dei film si aggira intorno ai 2 milioni di euro, questo per effetto della netta prevalenza dei progetti nella classe di costo superiore ai tre milioni e mezzo (31) e di quelli che invece sono stati realizzati con un budget inferiore ai 200 mila euro, ben 39. Il risultato, si è accennato durante la presentazione, è che l’80% degli incassi viene realizzato su una ventina di titoli e non di più.

 

Film di Nazionalità Italiana Prodotti (2011)_composizione capitali italiani

 

Contributo Statale Deliberato per il 2011

L’investimento da capitali italiani è di 333 milioni di euro (cioè più o meno il costo di due film ad alto budget hollywoodiani), un livello stabile rispetto al 2010. Da notare l’importanza del contributo del finanziamento pubblico indiretto, quello effettuato cioè attraverso la leva fiscale del tax credit (solo uno invece il progetto che si è avvalso del tax shelter). Il credito d’imposta ha portato alla produzione italiana 42,79 milioni di euro, pari al 13% delle risorse di provenienza nazionale impiegate nel 2011. A queste cifre vanno aggiunte quelle del tanto agognato tax credit esterno, quello riservato cioè ai soggetti non operanti nel settore cinema, da cui sono arrivati altri 25 milioni, per un totale che si aggira sui 68 milioni di euro, pari al 21% dei capitali investiti nel 2011. Lo Stato ha inoltre contribuito con circa 18 milioni ai film classificati di interesse culturale nazionale e con 11 milioni alle Opere prime e seconde, con una somma complessiva di 96 milioni di euro, ovvero il 29% del totale. Si stima che 150 milioni siano stati raccolti attraverso le emittenti televisive, e 20 dagli enti locali.

Per i produttori sarà inoltre interessante conoscere la tipologia delle imprese che hanno investito in cinema grazie alla leva del credito d’imposta, che come prevedibile sono soprattutto società attive nell’ambito finanziario e assicurativo (ricordiamo il caso di This must be the place di Paolo Sorrentino, cui ha partecipato anche Intesa San paolo), e collocate prevalentemente nel Lazio e nel Nord Italia.

sintesi mercato cinema 2011
penetrazione cinema per Regione

 

performance film italiani per Regione
frequentazione vs performance film italiani
frequentazione vs istruzione

 

Nel complesso, nel 2011 sono stati distribuiti 901 film, di cui 313 made in USA, 241 italiani e 226 europei, per un incasso totale pari a 661,54 milioni (in calo del -10,03% rispetto all’anno precedente) e 101,32 milioni di presenze (-7,92% sul 2010). Il che però non ha inficiato il risultato del prodotto italiano, che ha performato meglio del mercato, con 235 milioni incassati (+10% circa rispetto al 2010) e 38 milioni di spettatori (+8,26%). In un’analisi più dettagliata del pubblico nostrano, emerge inoltre come i film italiani abbiano risultati più alti al Sud, nonostante la penetrazione di schermi molto inferiore ad altre Regioni. Un rapporto che invece risulta inversamente proporzionale se si prende in considerazione l’andamento dei film italiani e l’indice di frequentazione delle sale. Il consumo di cinema risulta poi tendenzialmente più alto all’aumentare del livello di studio, ma non si tratta di una dinamica nuova. Quello che invece hanno voluto mettere in risalto gli esercenti, è la loro percezione riguardo alla crescente latitanza del pubblico giovanile in sala. Al momento non sono disponibili dati statistici sul fenomeno, ma uno studio dovrebbe essere presto avviato dall’Anica.

confronto 2011-2012_presenze per nazionalità

 

confronto inizio 2010-2011-2012

Meno confortanti i dati del 2012, che come prevedibile evidenziano un calo di presenze complessivo e anche per i film italiani, che passano da una quota di mercato di oltre il 50% registrata a inizio 2011 a quella attuale del 38,47%. Di sicuro è mancato l’effetto-Zalone, mentre una piega imprevista è stata data dall’inatteso successo del film francese Quasi Amici. Il primo trimestre 2012 si chiude comunque con un mercato in sofferenza, che può sperare di recuperare nei prossimi mesi ma che difficilmente riuscirà a esprimere la crescita in cui si sperava per sfondare quei 100-120 milioni di biglietti staccati, che assomigliano sempre di più a una soglia di sbarramento per il settore cinematografico italiano.

programmazione film in tv_andamento per anno
film in tv_orario di programmazione

Un capitolo a parte riguarda le televisioni: il dato più rilevante consiste nel calo della programmazione di film all’interno del palinsesto delle tv generaliste, compensato solo dall’aumento dei titoli sulle satellitari. Il canale che ha trasmesso il maggior numero di film italiani (73), è stato Sky Cinema Comedy, per un totale di 203 passaggi. Includendo i canali minori, la Rai ha trasmesso 998 film italiani, Mediaset 1825 e Sky 676. Ma se consideriamo il prime time, il risultato è poco esaltante, poiché circa il 62,4% dei titoli nostrani è stato programmato dalle generaliste nella fascia 23:00-7:00.

 

 

Fonte: Anica

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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