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Quali sono i più importanti produttori cinematografici italiani?

Vediamo quali sono le case di produzione che hanno incassato di più al cinema. E, soprattutto, quelle che hanno il miglior rapporto tra incassi e budget…

Il grande giorno

Sono ormai quattro anni che non facciamo più una classifica dei produttori e dei loro incassi al cinema. Va detto che non sono stati esattamente quattro anni normali e che in certi periodi, sinceramente, non aveva molto senso analizzare troppo questa categoria, anche solo perché diversi film italiani importanti sono andati direttamente in piattaforma nei momenti peggiori della pandemia.

Ma ora è il caso di riprendere questa abitudine, peraltro con una novità importante. Per farlo, ho preso in considerazione i film usciti tra il primo agosto 2022 (data di inizio della nuova stagione) e il dieci ottobre 2023, tra quelli che hanno incassato almeno 300.000 euro (sono stati poco più di 40, questione sulla quale potremmo aprire una discussione). La novità è che, rispetto al 2019, abbiamo a disposizione i budget di tutti questi prodotti, che consentono di valutare se gli incassi sono stati all’altezza degli investimenti o meno. Inutile dire che lo sfruttamento di un film comprende varie fasi e quindi non è corretto giudicarlo solo dagli incassi sala, che tuttavia rimangono un bell’indicatore. Nota: per quanto riguarda Grazie ragazzi, film coprodotto da Wildside e Palomar, nei miei conti l’incasso e il budget è stato diviso equamente tra le due società. Discorso simile per La stranezza (realizzato da Bibi Film e Tramp Limited) e La quattordicesima domenica del tempo ordinario, coprodotto da Duea e Minerva.

Mettendo assieme i film realizzati da una stessa casa di produzione (e considerando solo le aziende che hanno incassato complessivamente almeno un milione di euro), si ottiene questa classifica complessiva:

E’ interessante notare come Wildside rimanga in testa alla classifica (soprattutto grazie a Le otto montagne), proprio come aveva fatto nel 2019. E che Colorado sia ancora sul podio (era terza quattro anni fa, ora è seconda). Non è più presente Indigo (l’unico titolo sopra i 300.000 euro in questo periodo è stato Ti mangio il cuore, che ha superato i 500.000 euro), ma è chiaramente una situazione temporanea, considerando l’imminente uscita di Comandante.

Ma visto che la classifica che vedete sopra mette assieme società che hanno prodotto un solo film sopra i 300.000 euro di incasso con altre che ne hanno anche tre, quattro o addirittura sei, conviene per tutti fare una media in base ai titoli che hanno proposto:

E’ evidente che, applicando la media, la prima classifica venga stravolta, privilegiando soprattutto le società che hanno solo uno o due titoli (in effetti, tutte le prime quattro corrispondono a questa descrizione). Inutile dire che Agidi passa al primo posto per il film con Aldo, Giovanni & Giacomo, Il grande giorno, mentre Archimede può vantare Io capitano, che sta tenendo ancora benissimo dopo più di un mese dall’uscita (per questo unico titolo, ho fatto una stima dell’incasso finale). In altri casi, la media è decisamente da pollo di Trilussa, come è il caso per Bibi Film (5,7M di incasso per La stranezza, risultato da dividere con Tramp, poco più di 400.000 euro per Astolfo). Decisamente più bilanciati i numeri di Fandango (Il sol dell’avvenire ha ottenuto 4,1M e Il colibrì 3M) e Colorado (l’ultima pellicola dei Me contro te ha conquistato 4,8M, Tre di troppo 4,7M). Segnalo che, nel calcolo della media, ho considerato Grazie ragazzi come ‘due metà’, quindi gli incassi di Wildside sono stati divisi per 3,5 e quelli di Palomar per 1,5. Stesso discorso per La stranezza.

Ma, in un momento in cui si parla molto del forte aumento di budget che ha caratterizzato l’ultimo anno di produzione cinematografica italiana, penso che la classifica più importante sia quella che mostra il rapporto tra incassi/budget (tra parentesi, trovate come primo dato gli incassi complessivi, come secondo i budget totali di quei film):

In testa, rimangono le stesse due società che primeggiavano per la media, ossia Agidi e Colorado, che come vedete staccano nettamente il resto della concorrenza. Dati importanti anche per Tramp, Bibi Film e Duea, quest’ultima che mostra come i film di Pupi Avati abbiano un buon rapporto rispetto ai costi (Dante ha ottenuto quasi 1,9M con un budget di 4,2M; La quattordicesima domenica del tempo ordinario invece quasi un milione, a fronte di un costo di 2,5M).

Perché penso che questa classifica sia molto importante? Perché mette in evidenza come ci siano state, in questi anni, società che hanno mantenuto dei budget in linea con il passato (magari con un aumento dei costi di produzione ‘standard’ del 30%) e altre invece che hanno puntato su investimenti molto alti. In un momento in cui sembra che gli investitori (soprattutto le piattaforme) possano ridurre il loro apporto, è evidente come la prima strada risulti sicuramente più sostenibile. Vedremo se, tra un anno, i numeri lo confermeranno…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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