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I nuovi budget del 2023

Molti dati interessanti tra i budget di quest’anno, con tre serie sopra i 40 milioni e i nuovi film di Luca Guadagnino e Gabriele Mainetti. Costi importanti, ma cosa ci dicono sul futuro?

Mi è già capitato di analizzare i budget dell’audiovisivo italiano, sia per quanto riguarda i film, che le serie. Oggi, vediamo quali sono le novità più interessanti su tutti questi fronti (come sempre, i dati si trovato sul sito della Direzione generale cinema, spesso in forma di preventivo, quindi potrebbero subire delle variazioni con i consuntivi)…

I film
Come sottolineavo l’ultima volta che ho parlato di budget e film, il titolo che finora rappresenta l’investimento maggiore, Finalmente l’alba (29.105.197 euro) è una coproduzione internazionale, quindi non è paragonabile ad altri prodotti italiani (ma rimane comunque una produzione nostrana). Discorso assolutamente identico (peraltro per quello che forse, in questo momento, è il regista italiano più famoso all’estero e negli Stati Uniti) per Memorie da Mexico City di Luca Guadagnino, che costa 33.428.743 euro.

Un film invece completamente italiano è il nuovo di Gennaro Nunziante con Pio e Amedeo, Come può uno scoglio (conosciuto anche come Una presta libertà), che supera i dieci milioni, 10.837.164 di euro. Dopo Freaks Out, scommessa molto importante sul nuovo film di Gabriele Mainetti, Kung fu all’amatriciana, che prevede un budget di 16.882.672 euro. Sugli stessi, identici livelli di Grazie ragazzi il nuovo film di Riccardo Milani, Un mondo a parte (7.260.669 euro).

Budget interessante (ma ormai dovremmo definire quasi ‘medio’, almeno quando parliamo di certi prodotti, quelli sotto gli 8 milioni) per la nuova pellicola di Simone Godano Sei fratelli, che ha un costo di 6.440.528 euro. Sotto i cinque milioni (per la precisione, 4.519.288 euro) invece Nata per te di Fabio Mollo, dall’omonimo libro di Luca Mercadante e Luca Trapanese.

Infine, non stiamo parlando di un film cinema, ma comunque di un grande autore (anche dal punto di vista commerciale), Ferzan Ozpetek, che porterà il suo nuovo lungometraggio Nuovo olimpo a Netflix, con un budget (8.270.412 euro, non comprende ovviamente la premium fee con cui le piattaforme acquisiscono i diritti completi di un’opera) che di questi tempi significa non entrare nella top 15 dei titoli più costosi. A questo punto, conviene riproporre (con alcuni aggiornamenti) la classifica dei budget dei film cinema 2023 (in verde le novità):

Le serie della piattaforme
Premessa fondamentale: visto che quasi tutti questi prodotti non sono ancora usciti, i dati del Ministero sono ovviamente provvisori e le durate segnalate sono quindi solo indicative e non definitive.

Partiamo da Netflix, che ha come maggior budget per una produzione italiana la serie de Il gattopardo, che come era prevedibile (visto l’impegno del progetto) ha un costo importante, 40.581.693 euro (sei episodi, 5 ore di durata circa). Passiamo poi a Inganno (6 episodi, 4h30’ circa), che prevede un budget di 10.323.190 euro. Costi decisamente più bassi per la seconda stagione di Di4ri (5.510.374 euro, per circa 6 ore di durata) e la sesta stagione di Skam, che con un costo di 3.146.917 euro per 10 episodi (circa 5h), si conferma un prodotto che può vantare un buon rapporto tra budget e (probabili) risultati. Infine, va segnalato (per non generare equivoci) come la serie Decameron (budget 56.267.111 euro per 8 episodi e 7 ore), girata in Italia, sia una produzione straniera e non riguarda la filiale italiana della piattaforma

Conviene a questo punto riprendere un’infografica sulle produzioni di Netflix dell’ultimo anno (uscite o meno), per sottolineare un punto importante:

Se non mi sbaglio, rispetto ai dati che ho sui budget, i cinque maggiori titoli che vedete qui sopra dovrebbero essere anche quelli più costosi della piattaforma finora. Lo dobbiamo prendere come un segnale che Netflix Italia voglia concentrarsi su meno titoli, ma più importanti/costosi? D’altro canto, le produzioni di cui parliamo sono state magari approvate un anno fa, anche se la strategia che ho suggerito fosse vera, non è detto che valga anche per il presente.

Veniamo a Sky. La scommessa più importante del 2023 è senza dubbio la trasposizione del libro di Antonio Scurati M. – Il figlio del secolo, che prevede 8 episodi per poco meno di 7 ore, a fronte di un budget di 49.323.021 euro. Ci sono poi una serie di prodotti importanti tra i tredici e i sedici milioni di budget. Stiamo parlando della seconda stagione de Il re (8 episodi, poco meno di 7 ore) per 16.241.901 euro; L’arte della gioia (esordio alla regia seriale per Valeria Golino, 6 episodi, 5 ore circa) per 15.706.996 euro; altro debutto nella serialità, questa volta per i fratelli D’Innocenzo, Dostoevskij (6 episodi, 5 ore circa), per 14.415.715 euro; Un’estate fa (8 episodi, 6 ore e 40′ circa) per 13.058.297 euro. Sicuramente, si conferma l’impegno di Sky nelle serie prestige e per un pubblico adulto.

E veniamo alle altre realtà, incominciando con Amazon Prime Video Italia. La piattaforma ha intanto rinnovato Le avventure di Carlo Monterossi, con 5 episodi e circa 5 ore, per un budget di 6.095.000 euro, così come ha fatto con Prisma, con un costo di 7.981.782, aumentato di circa 700k rispetto alla prima stagione (ma sembrerebbe essere aumentata anche la durata, da 4 a 5 ore).

Infine, Paramount+ è da tempo impegnata con la seconda stagione (la prima era passata su Amazon) di Vita da Carlo (10 episodi, 5 ore circa), per un costo di 7.820.994 euro, mentre Disney+ ha lavorato a Uonderboys (6 episodi, circa 5 ore e mezza), per un budget di 13.664.382 euro.

Le serie RAI
In un panorama di costi molto contenuti e di risultati mediamente molto soddisfacenti per le produzioni Rai, la serie de L’amica geniale ha sempre spiccato per budget decisamente superiori. Ma, d’altronde, si tratta di un’importante coproduzione internazionale, che vede coinvolto anche un colosso come HBO e che quindi non è confrontabile con gli altri titoli RAI. In questo caso, per l’adattamento del quarto e ultimo libro, Storia della bambina perduta, siamo passati dagli otto episodi a cui eravamo abituati nelle precedenti tre stagioni a dieci puntate, per poco più di 8 ore e un budget che arriva a 56.840.518 euro.

Le altre produzioni, come si segnalava sopra, rimangono invece con un ottimo rapporto costi/minutaggio/probabili risultati positivi (considerando le brillanti stagioni passate di questi prodotti). Stiamo parlando della terza stagione di Imma Tataranni, sostituto procuratore, con quattro serate da 6h40′ complessive e un budget di 9.172.521 euro; stessa durata per la quarta stagione de I Bastardi di Pizzofalcone, per 8.344.405 euro, e la terza di Makari per 8.382.875 euro; infine, le seconde stagioni di Blanca, che avrà come quella originale sei serate e per un budget da 12.073.105 euro, e Un professore (si parla di 10h, immagino quindi saranno cinque serate, ma sui dati del Ministero non è indicato) da 9.867.263 euro.

E il futuro?
Va fatta una precisazione importante: anche se scopriamo in questi giorni i budget segnalati, è chiaro che sono frutto di scelte (e approvazioni di broadcaster/piattaforme) fatte nel passato, magari anche un anno fa. Insomma, non significa che questo livello di budget (e/o il numero di prodotti interessati a queste cifre) continueranno anche in futuro, in un panorama che vede diverse situazioni di incertezza. Vedremo le novità nel prossimo semestre e capiremo meglio dove stiamo andando…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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