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Mic, ok al decreto cinema atteso da marzo

Annunciato a Sorrento dal sottosegretario Lucia Borgonzoni, nell’ambito delle Giornate Professionali, il provvedimento a favore di esercizio, distribuzione e produzione internazionale

L’appuntamento più atteso di queste giornate professionali in corso a Sorrento era sicuramente il convegno “Il theatrical cuore della redditività economica dell’audiovisivo: siamo ancora in tempo?” che ha visto la partecipazione del sottosegretario al Mic, Lucia Borgonzoni, insieme al direttore generale  cinema e audiovisivo Nicola Borrelli. La novità più importante riguarda il via libera da parte del Mef del decreto sui crediti di imposta per i costi di funzionamento e investimento, sul tax credit distribuzione per le spese di lancio dei film (60% sulle spese di p&a per tutto il 2022) e il tax credit per la produzione internazionale. In totale arriveranno 253 milioni di euro per il settore che attendeva questo sblocco da marzo. Lucia Borgonzoni ha anche annunciato i 54 milioni di euro per l’audiovisivo nelle scuole. Nicola Borrelli ha poi fatto presente che entro fine anno sarà attiva la piattaforma ministeriale che permetterà agli operatori di inserire le proprie domande di accesso ai crediti di imposta. A proposito del tema finestre, il sottosegretario si è detta fermamente contraria all’ipotesi che sia definito per legge e auspica che il Parlamento autorizzi il Mic a normare direttamente il tema delle window in modo da uniformare film italiani, per i quali la finestra è di 90 giorni, ai film stranieri, sempre tenendo ferme la possibilità di deroghe per film e titoli particolari come possono essere i documentari.

Mario Lorini, presidente Anec, ha poi fatto presente la necessità che si arrivi ad autorizzare il provvedimento sulla cedibilità del credito, fondamentale per i cinema, così come i 10 milioni per la promozione e anche i 40 milioni di euro affinché le sale affrontino i rincari dei costi energetici.

Nel suo intervento, Lucia Borgonzoni ha sottolineato che «saranno aperti una serie di tavoli di confronto. Si ripartirà con una campagna di comunicazione positiva sul cinema e sul mondo dell’audiovisivo; dobbiamo essere più bravi a saperci raccontare. Questo è uno di quei passaggi fondamentali di cui discutere. Dobbiamo darci regole chiare, nell’interesse di tutta l’industria. Vanno tutelate le sale in un percorso che le renda centrali e protagoniste anche per il ruolo culturale che svolgono. Il nostro compito sarà aiutare il settore ad aggiustare gli aspetti che ancora non funzionano».

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