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Lo streaming sostituisce la Sala Cinematografica ?

Con l’emergenza da pandemia per coronavirus in corso si dibatte su quanto lo streaming inciderà sull’esperienza sala cinematografica. Ci sarà convivenza ?

In questi giorni (ormai già più di un mese) di buio in sala, sono arrivati e/o stanno arrivando in streaming sulle varie piattaforme alcuni titoli che salteranno l’uscita in sala. Da parte degli esercenti, c’è una certa preoccupazione, intanto per il lungo periodo di chiusura e incertezza su come e quando si riaprirà, secondo, ma non da meno c’è la paura che il fenomeno dello streaming possa andare a sostituire l’esperienza della sala cinematografica.

Come sapete le varie piattaforme streaming non diffondono mai numeri su i vari download di titoli (e serie), se non qualche volta ma in maniera molto grossolana. Sarebbe invece logico (e giusto) oggi conoscere questi dati, anche per capire come sta reagendo il mercato.

In questi giorni mi è capitato di leggere molti commenti, nei vari social sul costo oneroso (circa 16 euro) del noleggio di questi film in “prima assoluta”, non entro in questa polemica (che al momento non mi interessa), anche se va detto quanto in genere un film al cinema in “prima visione” il sabato sera (senza sconti vari) ci costi mediamente 10 euro (a fronte di un prezzo medio annuale del biglietto nel 2019 di 6.51 euro) a persona, contro appunto, i 16 dello streaming. Un costo (quello dello streaming) che consente comunque di poter dividere la spesa in famiglia (penso ad esempio ad un film per ragazzi, una famiglia con due bambini può spendere anche 40 euro al cinema per una pellicola, senza considerare l’aggiunta di pop corn e bibite varie) … seppur deficitaria dell’esperienza cinematografica che ad oggi (sfido chiunque a dire il contrario) resta insostituibile.

Ma veniamo al quesito che ci siamo posti già a partire dal titolo…lo streaming sostituisce la sala cinematografica ? Faccio un esempio su “The Invisible Man”, il titolo è uscito da circa 10 giorni direttamente in VOD su varie piattaforme, era un titolo molto atteso al botteghino, tanto che si può ipotizzare potesse incassare (nei primi 10 giorni, e senza emergenza coronavirus) una cifra intorno (ma forse anche più, tenendo conto delle ottime recensioni ottenute) ai 2 milioni di euro, circa 300 mila spettatori.

Per raggiungere quel potenziale d’incasso in streaming occorrerebbero almeno 125 mila download (attenzione si tratta solo di un semplice calcolo matematico che non implica altri fattori, come ad esempio una diversa divisione di costi e margini rispetto al mercato sala).

Inoltre, quanto, di questi potenziali 2 milioni di euro tornerebbero al Distributore ? Ci sarebbero comunque dei costi minori rispetto all’esperienza in sala da mettere in conto, la campagna pubblicitaria ad esempio, la Siae, il tax credit, una diversa ripartizione tra distributore e piattaforma rispetto alla sala, ecc…

Il download, dovrebbe (si spera, ndr.) inoltre caricarsi di una % da poter girare ad un fondo per gli esercenti, abbassando quindi ulteriormente i margini (almeno per le pellicole battente nazionalità italiana).

Quello che mi interessa sottolineare è però altro. Siamo sicuri, ci sia in Italia, al momento un numero tale di persone che scarica una pellicola (a noleggio) con questi numeri ? A fronte – teniamolo di conto, inoltre – di uno sterminato numero di prodotto gratuito già presente sul mercato e/o reperibile, mensilmente ad un costo inferiore (ad esempio, un abbonamento mensile cumulato alle tre piattaforme più importanti – Netflix, Amazon, Disney Plus – ci costa mediamente, circa 20 euro). E parliamo del solo prodotto digitale, senza considerare la miriade di film che regolarmente passano in Tv gratuitamente.

Di recente la Disney è tornata sull’argomento streaming/sala per mezzo del suo stesso presidente esecutivo Bob Iger:

“Ci sono alcuni titoli che abbiamo deciso di spostare su Disney+. Uno lo abbiamo già annunciato, Artemis Fowl, che sarebbe arrivato al cinema entro poche settimane. Altri li abbiamo semplicemente posticipati. In altri casi abbiamo spostato tutto su Disney+ molto più velocemente di come avremmo fatto prima, quando non c’era. Frozen II è uno di questi titoli, ma Onward è l’esempio migliore. Era al cinema quando è scoppiato tutto. Ci siamo trasferiti per un breve periodo in pay-per-view e poi diretti su Disney+ – ha spiegato Iger – Dopo Artemis Fowl, comunque, potrebbero esserci alcuni altri film che finiremo per mettere direttamente su Disney+, ma per quanto riguarda la maggior parte dei grandi titoli Disney, l’idea è quella di aspettare e rinviare. Come d’altronde già fatto per diversi film”.

E’ evidente a tutti che Film da grande budget, tipo “Mulan”, “Vedova Nera” per recuperare i costi non possono fare a meno del mercato sala. Non a caso le major (tutte) di Hollywood hanno pensato di slittare i titoli più importanti di mesi se non di un anno.

Sicuramente questa emergenza sanitaria da pandemia per covid-19, come abbiamo già diffusamente detto in altri articoli, ha accelerato la convivenza sala/streaming che si andrà a creare anche in “futuro” (speriamo sia il più “presente” possibile) quando le sale riapriranno. L’emergenza ha ormai spaccato il vaso di pandora sulle potenzialità maggiori (e immediate) di sfruttamento di una pellicola.

Ma la sala continuerà ad avere il suo fascino. Ad oggi la fetta d’incasso al box office, copre la maggior parte di introito possibile, per abbassare i costi di produzione, di una pellicola. Questo almeno seguendo i modelli produttivi di oggi, vedremo in futuro se questa emergenza sanitaria influirà anche sulla modalità di produzione (oltre che di distribuzione) di film ad alto budget, magari riducendone la quantità a fronte di una qualità pari a quella di oggi.

Fulvio Bennati
Da sempre appassionato di cinema, da oltre un decennio gestisce il blog "Box Office Benful"
https://it-it.facebook.com/BoxOfficeBenful/

One thought on “Lo streaming sostituisce la Sala Cinematografica ?

  1. Il fascino della sala non ha rivali! Il clima che si crea durante una proiezione cinematografica è in grado di dare qualcosa in più ad ogni pellicola. E quando potremo tornare a condividere con gli altri questa esperienza sarà giusto farlo. Grazie per averci offerto la possibilità di riflettere su questo.

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