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LE COMMEDIE ITALIANE E LE FESTE

Per molto tempo, comicità italiana e feste natalizie sono andate a braccetto. Adesso, tutto sembra cambiato. E quest’anno, come andrà?

Se la scorsa settimana abbiamo parlato in generale degli incassi del periodo delle feste (considerando le cinque settimane che iniziano il 7 dicembre e terminano il 10 gennaio), oggi discutiamo di un tema che per molti è stato per decenni sinonimo di film di Natale: le commedie italiane. Iniziamo con questa infografica (qui la versione interattiva), in cui sono indicati (per ogni annualità) gli incassi sia delle commedie uscite a dicembre che quelle arrivate in sala a inizio gennaio (comunque, sempre entro la Befana):

Per quanto riguarda dicembre, gli incassi sono notevoli fino al 2010-2011. Basti pensare alla stagione 2008-2009, che ha visto i 23,9 milioni di Natale a Rio e i 12,8 de Il cosmo sul comò. Il crollo avviene nel 2011-2012 e non è difficile capirne le ragioni: il cinepanettone classico di De Laurentiis passa dai 18,5 milioni di Vacanze in Sudafrica dell’anno prima agli 11,5 milioni di Vacanze di Natale a Cortina e non bastano i 10 milioni di Finalmente la felicità per risollevare la situazione. Come si può vedere nell’infografica, ci si riprende nei due anni successivi (nel 2013 Colpi di fortuna ottiene quasi 11 milioni e Un fantastico via vai 9 milioni), mentre negli ultimi tre siamo passati da 22 milioni a 20 e a 19 l’anno scorso (quando il titolo di maggiore successo uscito prima di Natale, Poveri ma ricchi, si è fermato a 6,6 milioni, comunque un buon dato). Anche per quanto riguarda i totali (tra film usciti a dicembre e a inizio gennaio), il discorso non cambia molto (a parte l’anomalia del 2015-2016 con Zalone il 1 gennaio).

La svolta avviene nel 2009-2010, quando la Warner decide di far uscire un film importante come Io, loro e Lara di Carlo Verdone il 5 gennaio. Insomma, sempre periodo delle feste, ma dopo che i film natalizi veri e propri si sono sfogati e alla vigilia della Befana. Nel 2009, peraltro, nel periodo preso in esame, bisogna notare anche come Cado dalle nubi con Checco Zalone avesse ottenuto altri 7,1 milioni nel periodo delle feste, togliendo ovviamente spazio agli altri titoli (ma essendo uscito a fine novembre, non lo considero in questa classifica).

Una situazione simile si ripete l’anno dopo, quando il 5 gennaio esce Che bella giornata con Checco Zalone, che conquista 20 milioni in 6 giorni. Negli anni successivi, arriveranno in quel periodo Immaturi – il viaggio (4 gennaio 2012) e Mai stati Uniti (3 gennaio 2013). Un cambiamento a questa formula arriva il 1 gennaio 2014, quando viene fatto uscire Un boss in salotto, peraltro con ottimi risultati (7,6 milioni nel periodo preso in esame). Il 1 gennaio diventa così una data fondamentale, tanto che nel 2015 viene posizionato lì Si accettano miracoli, nel 2016 Quo Vado? (che ottiene più di 50 milioni nei primi dieci giorni, a cui si aggiunge un milioncino di Assolo, arrivato in sala il 5 gennaio) e nel 2017 Mister felicità.

Per capire meglio i cambiamenti avvenuti, è sicuramente utile confrontare i dati del ‘cinepanettone classico’ di De Laurentiis degli ultimi dieci anni, grazie a questa infografica (qui la versione interattiva):

Bisogna notare che, per coerenza nella ricerca, ho mantenuto sempre la stessa finestra temporale (7 dicembre – 10 gennaio) anche per i risultati di questi film. Tuttavia, considerando che erano pellicole che chiudevano la loro corsa ad alto livello con la Befana, sostanzialmente stiamo parlando di risultati pressoché completi. Come si può vedere, il miglior dato degli ultimi dieci anni è stato quello di Natale a Rio, con 23 milioni. Il primo, grosso calo, come già sottolineato, si è avuto tra Natale in Sudafrica (battuto in quell’occasione dai 20,8 milioni de La banda dei babbi Natale) e Vacanze di Natale a Cortina. Successivamente, Un natale stupefacente (2014) fa segnare un’altra flessione importante, ottenendo poco più della metà del suo predecessore. Dopo una boccata d’ossigeno con Natale col boss, Natale a Londra ha dato vita al minimo storico, con 4,3 milioni.

Ma parliamo anche di Santo Stefano. In effetti, questa è la giornata più ricca dell’anno (a parte fenomeni isolati legati a Zalone) e merita un’infografica propria (qui la versione interattiva):

Ovviamente, i dati non sono certo in controtendenza con l’infografica precedente, anzi. Basta citare una cosa semplice: il miglior Santo Stefano (avvenuto nel 2010) ha ottenuto più del doppio del peggiore, quello dell’anno scorso. Per molto tempo, ci si è lamentati che un certo pubblico andasse al cinema solo una volta l’anno, proprio a Santo Stefano e magari a vedere il cinepanettone. Adesso, questa tradizione sta morendo, senza che peraltro ci siano sostituti che vadano a vantaggio della produzione italiana.

E quest’anno? Personalmente, sono convinto che ci sia il fortissimo rischio che le commedie in uscita a dicembre (nonostante siano 4, di cui solo una, Come un gatto in tangenziale, in arrivo il 28 dicembre, le altre sono tutte fissate al 14), battano un record negativo e che quindi, addirittura, dovremo rimpiangere i 19,3 milioni dell’anno scorso. Ma la cosa incredibile è che, a inizio gennaio, non ci saranno commedie (anche se c’è un titolo italiano importante, Il ragazzo invisibile – Seconda generazione ).

Insomma, è facile dire che, a meno di grosse cantonate da parte mia, si potranno discutere alcune scelte dei distributori e dei produttori, che non hanno messo a Natale e inizio gennaio i prodotti migliori a loro disposizione, ma hanno cercato dei film ‘natalizi’, anche se non fortissimi, per compensare le debolezze di questi titoli con un periodo ricchissimo. Speriamo che i risultati siano, alla peggio, semplicemente mediocri e non qualcosa di più grave…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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