Da tempo, parliamo del fatto che questo autunno avrebbe avuto un’offerta di prodotto non all’altezza di un Mercato che si è ripreso benissimo e delle ricche proposte che abbiamo visto in questa estate. Tuttavia, nonostante questo, i numeri di settembre hanno funzionato ancora molto bene (e sono praticamente uguali a quelli di agosto), come possiamo vedere nel grafico con gli incassi di questo mese dal 2010 a oggi:

Conviene subito segnalare come i risultati di The Nun 2 e Assassinio a Venezia siano ben sopra alle aspettative, anche considerando quello che è avvenuto negli Stati Uniti. In effetti, The Nun 2 da noi ha già fatto un milione più del primo episodio, mentre in patria il confronto è decisamente a favore dell’originale (117M contro un risultato totale del secondo che probabilmente sarà intorno agli 85-90M). Per quanto riguarda Assassinio a Venezia, chiuderà sopra ai 7 milioni, decisamente di più di Assassinio sul Nilo (5,5M). Negli Stati Uniti, invece, questo nuovo film con Poirot non raggiungerà i 45M del predecessore.

Inutile dire che il film che ha tenuto alti i livelli di settembre 2023 è Oppenheimer, che ha tenuto in maniera straordinaria e ha permesso all’Italia di ottenere il sesto miglior risultato mondiale, che è un qualcosa a cui il nostro Mercato non è più abituato. Ma vediamo meglio quali sono i titoli che hanno performato in questo mese:

E facciamo subito un confronto invece con settembre 2022:

Diciamo subito che il confronto con settembre 2022 è ovviamente improponibile, ma ci ricorda quanto l’offerta cinematografica commerciale fosse veramente ridotta (Minions 2 era uscito in effetti ad agosto). D’altronde, per arrivare agli incassi di Oppenheimer, bisogna sommare i primi sette titoli di settembre 2022. Inoltre, tutta la top ten di questo mese appena trascorso ha superato il milione di incasso, mentre in quel caso erano appunto sette titoli che ci erano riusciti. Ma insomma, come detto, il confronto non ha molto senso.

Decisamente più interessante andare a vedere la top ten di settembre 2019:

Qui vediamo chiaramente come il discorso “mancanza di uscite veramente forti” non era un modo di dire (e se poi due titoli hanno performato benissimo, non significa che erano dei prodotti enormi). Il re leone ha ottenuto sostanzialmente il dato di Oppenheimer, mentre la vera differenza l’hanno fatta le uscite di It – Capitolo due e C’era una volta a Hollywood. Per il resto, come potete vedere dagli altri titoli della top ten, siamo più o meno su quei numeri (si perde ovviamente qualcosa dall’undicesima posizione in giù, ma anche questo conferma che manca del prodotto questo mese).

Ancora più interessante il paragone con la top ten di settembre 2018:

Come abbiamo visto sopra, settembre 2018 ha ottenuto leggermente meno di settembre 2023. Qui c’era sicuramente una distribuzione di prodotto più omogenea nei risultati, ‘capitanata’ sì dal miglior incasso de Gli incredibili 2 (che comunque ha fatto circa 4,5 milioni in meno di Oppenheimer), ma con altri tre prodotti sopra i 4 milioni e un paio tra i 2,5 e i 3 milioni. Peraltro, se guardiamo la somma dei risultati della top ten di quel 2018, siamo a circa 32 milioni, mentre la top ten di settembre 2023 ha conquistato circa due milioni in più. Insomma, anche qui si perde chiaramente qualcosina fuori dai primi dieci e anche qui tocca ripetere che manca del prodotto.

E passiamo al cinema italiano, partendo dal buon risultato (anche ottimo, se consideriamo le difficoltà di un’uscita in lingua originale con sottotitoli, con una strategia di uscita iniziale molto misurata e attenta, che ha tenuto conto di queste problematiche oggettive) di Io capitano, che ha ottenuto già 2,3 milioni (e dovrebbe superare i 3M totali a fine corsa). Qui ci sono due aspetti molto interessanti da sottolineare. Intanto, che il film è partito incassando meno di Dogman e che anche il premio a Venezia (benché abbia migliorato un po’ i dati) non aveva spostato molto i risultati. Il grosso cambiamento è arrivato dopo che Io capitano è diventato il candidato italiano agli Oscar, tanto che nel primo weekend (il terzo assoluto) dopo la candidatura ha conquistato uno stupefacente +66% rispetto al secondo fine settimana. Inoltre, seconda considerazione importante, è che questi aumenti sono arrivati dopo due settimane di prezzo ridotto a 3,5 euro (prima per Cinema Revolution, poi per Cinema in festa). Non amo mai fare considerazioni generali basandomi su un unico titolo, ma penso proprio che per questa tipologia di prodotto non sposti quasi nulla un biglietto meno caro, visto il pubblico a cui ci si rivolge.

Il problema è che Io capitano rappresenta addirittura il 50% degli incassi di tutto il cinema italiano di questo mese. In effetti, dopo il film di Garrone, gli altri migliori risultati sono stati L’ordine del tempo (436.504 euro), Felicità (402.660 euro), Il più bel secolo della mia vita (301.187 euro) e Una commedia pericolosa (221.243). Tutto questo dopo un festival di Venezia in cui ci sono stati ben sei titoli in concorso e solo uno di questi (peraltro il più premiato e apprezzato, ci si chiede quanto possa aiutare il passaggio al Lido per chi uscirà in seguito e senza premi) è arrivato in sala questo settembre.

In totale, il cinema italiano a settembre 2023 ha ottenuto 4,7M e una quota dell’11%. Nel 2022 i dati erano di 3,8M e il 18,30%, nonostante fosse stato un mese brutto. Nel settembre 2019, eravamo a 8,4M e il 16,7%, mentre nell’analogo mese del 2018 si erano ottenuti 2,6M e il 6,25% (risultato veramente brutto) e nel 2017 2,7M e un misero 5,82%. Personalmente, quando ho visto i dati di questo settembre, mi sembrava un numero molto preoccupante per il cinema italiano, ma considerando le cifre di settembre 2017 e 2018, dobbiamo semplicemente constatare che è da considerare un mese ‘estivo’ (andato molto meglio di come era stato in quegli anni) e senza che escano prodotti importanti, proprio come capitato da giugno ad agosto.

Passiamo ai distributori. E’ stato ovviamente il mese di Universal, che grazie a Oppenheimer ha ottenuto 13.182.558 euro e una quota di ben il 30,8%, seguita da Warner (8.031.339 euro e il 18,8%) e Walt Disney (7.652.565 euro e 17,9%).

E arriviamo ai risultati del periodo gennaio-settembre:

Si conferma come il confronto con il prepandemia stia diventando sempre meno ‘negativo’. Prendiamo il 2018, la differenza ormai è inferiore al 10%. E anche nei confronti del 2019, siamo poco sotto al 20% di distanza. Peccato che i prossimi mesi non siano per niente promettenti.

In effetti, le uscite di ottobre non fanno urlare al miracolo. Il migliore incasso dovrebbe essere una sfida tra il concerto Taylor Swift: The Eras Tour (13 ottobre) e la nuova collaborazione tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio The Killers of Flower Moon, che ci si augura possa ottenere un dato non troppo lontano da quelli di Shutter Island (7,1M) e The Wolf of Wall Street (11,9M). Ma con una durata di quasi tre ore e mezzo, non è un compito semplice.

Speriamo che, come tanti prodotti Blumhouse, anche L’esorcista – Il credente (5 ottobre) possa rivelarsi un bel successo. Da Venezia arriva il nuovo film di Luc Besson, Dogman (12 ottobre).

Sul fronte italiano, ovviamente sarà fondamentale l’apporto di Me contro te il film – Vacanze in Transilvania, che dovrebbe portare almeno 3-4 milioni. Ovviamente speriamo ottimi dati anche da Saw X e C’è ancora domani (questo un film italiano molto importante per capire come si sta comportando il pubblico), ma essendo uscite del 26 ottobre, porteranno solo una parte dei loro incassi a ottobre.

Insomma, a ottobre 2023, speriamo di non perdere troppo rispetto al triennio 2017-2019. Ma non sarà facile…