Come vanno le window in questo periodo? L’ultima volta che abbiamo affrontato l’argomento, è stato un anno e mezzo fa, a febbraio del 2022.

Era un momento storico decisamente diverso, in cui la paura del Covid era ancora fortissima e limitava la frequentazione della sale, spingendo molti ad arrivare sulle piattaforme in tempi rapidi. Ma facciamo invece qualche esempio con titoli usciti nell’ultimo anno (passandoci sopra, vedrete il numero di giorni esatti):

e per comodità confrontiamoli con i dati che avevamo riportato a inizio 2022:

Nell’analisi fatta a febbraio 2022, ben 9 film si trovavano sotto la soglia dei 60 giorni per quanto riguarda l’uscita in SVOD o TVOD. Di questi, ben sei titoli erano relativi al passaggio in SVOD, tempistiche che ormai sembrano sostanzialmente impossibili in Italia. Inoltre, nessun titolo si spingeva oltre i 105 giorni di finestra.

Ben diversa la situazione attuale, che soprattutto negli ultimi mesi ha visto tanti titoli americani propendere per window più lunghe e senza neanche l’obbligo di legge che invece c’è per i titoli italiani.

Ma vediamo alcuni dei casi più interessanti:

Avatar: La via dell’acqua ha segnato un nuovo percorso per Disney+, con una finestra molto lunga. Sicuramente è collegata sia al rapporto con Cameron che al grande successo del film, ma se vediamo gli altri titoli, ormai sembrano passati stabilmente ad almeno 90 giorni circa prima di andare sullo SVOD, quando in passato per tanti titoli erano sotto i 50 giorni e anche per i Marvel magari stavano poco sopra i due mesi.

I primi due film dei Me contro te sono disponibili su Netflix, gli altri due no (e il terzo è uscito più di un anno e mezzo fa!). Mi viene da dire che è un prodotto che, evidentemente, funziona bene anche in TVOD e quindi preferiscono non metterlo in SVOD prima che sia passato molto tempo, cercando di massimizzare le entrate con i fan.

Nell’accordo con Amazon per distribuire i prodotti MGM, evidentemente le finestre possono essere più brevi (ma il caso di Air – La storia del grande salto è particolare, in origine doveva andare solo su piattaforma e saltare la sala).

Se a una prima occhiata potrebbe sembrare che le finestre non siano cambiate molto rispetto a un anno fa, la realtà è che ci stiamo gradualmente spostando verso un ritorno a due finestre diverse: quella per il TVOD (seguita poco dopo dall’arrivo in home video fisico, dvd e bluray) e poi (con una pausa ‘importante’) quella per lo SVOD. Ecco che anche negli Stati Uniti si sta ampliando questa separazione, mentre in Italia (a parte il caso Disney+, con uscite mondiali in contemporanea) non essendoci Peacock e Max, i film arrivano su Sky, ma con tempistiche da pay tv e non quelle rapide a cui ci ha abituato lo streaming. Interessante il caso di Paramount+, per cui alcuni titoli arrivano in tempi rapidi sullo streamer americano e solo mesi dopo in Italia (nel grafico trovate le tempistiche italiane).

A proposito dei film Universal, le date indicate sono relative alle uscite di Peacock negli Stati Uniti e quindi sempre con finestre più ridotte rispetto all’Italia. Detto questo, è molto interessante notare come Smile sia uscito in contemporanea SVOD/TVOD, mentre Super Mario Bros. – Il film e Fast X arrivano dopo almeno 4 mesi in SVOD (e circa a due mesi di distanza dallo sbarco in TVOD). Insomma, anche sul fronte Universal ci sono cambiamenti importanti. Facile prevedere che per Oppenheimer ci possano essere finestre più lunghe, anche al di là di quanto concordato e preteso da Nolan a suo tempo (tra i 90 e i 120 giorni in sala prima che possa avvenire qualsiasi altro sfruttamento)…