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Cosa manca al mercato per tornare al top?

Il peso sul mercato delle major e dei distributori principali, i top title e il cinema italiano. Confronto tra le stagioni 2018/2019 e 2022/2023 per cercare di capire cosa le accomuni e cosa le differenzi

Quando si cerca di capire che cosa manchi al box office cinematografico italiano per tornare ai livelli pre pandemia, ci si trova di fronte a una serie di ipotesi e di motivazioni ognuna delle quali è un fattore che contribuisce ancora a mantenere tra il 2023 e 2019 uno scostamento del 20% al 21 agosto. Si possono citare, tra le diverse motivazioni, le abitudini del pubblico cambiate a causa del Covid, la diffusione dello streaming, la difficoltà degli over 50 di tornare al cinema (anche se è in atto un recupero), la mancanza di cinema italiano popolare e dalle alte potenzialità commerciali. Le ragioni sono davvero molte. In questa analisi, ispirata all’articolo dell’analista David Poland “Non-Event Box Office & Why It Matters”, abbiamo messo a confronto il periodo 1/8/2022-31/7/2023 con gli stessi mesi del 2018/2019 per evidenziare analogie e differenze.

I numeri delle due stagioni a confronto

La stagione 2022/2023 si è caratterizzata per 401,4 milioni di euro, 57 milioni di spettatori e la bellezza di 913 titoli in prima programmazione mentre il 2018/2019 ha registrato 576,6 milioni di box office, 88,5 milioni di presenze e 613 film. Rispetto all’anno pre Covid, la differenza è di circa 170 milioni di euro e 30 milioni di spettatori ma bisogna considerare che il 2022 è stato ancora un anno molto faticoso per la frequenza in sala e questo incide sui numeri stagionali complessivi che analizziamo.

Tra agosto 2022 e luglio 2023 le major hanno distribuito 77 film per un box office di 248,3 milioni di euro, il 61,8% del mercato, grazie a titoli quali Avatar – La via dell’acqua (44 milioni di euro), Super Mario Bros. (20,4 milioni di euro) e Barbie (19,2 milioni nel periodo, mentre il totale è di 29 milioni al 21 agosto). La media incasso a film è stata di 3,2 milioni di euro. Lo studio con la migliore performance media per titolo è Disney con 6,7 milioni di euro, davanti a Universal con 2,6 milioni e a Warner con 2,1 milioni di euro.

Se a Disney, Warner e Universal aggiungiamo anche Eagle, che distribuisce Paramount e Sony, 01 Distribution, Medusa e Vision – legate a Rai, Mediaset e Sky – i film distribuiti sono 179 per 355,7 milioni di euro, l’88,6% del mercato, con una media di circa 2 milioni di incasso a film. Ai distributori indipendenti, rimane quindi una quota di mercato inferiore al 12%.

 

Passando all’anno pre Covid, Disney, Universal, Warner (che distribuiva Sony) e Fox (che aveva in listino i film Paramount), avevano proposto 100 film per un box office di 351,6 milioni di euro, pari al 61% del mercato, in linea con quello della stagione attuale, a fronte però di un numero più elevato di film distribuiti. La media di incasso si attestava sui 3,5 milioni di euro a titolo, non molto più alta rispetto alla stagione 2022/2023.

Considerando 01 Distribution, Medusa e Vision (ma non Eagle che allora non distribuiva Sony e Paramount), i film proposti diventano 159 per 446,4 milioni di euro (media 2,8 milioni di incasso a film), che corrispondono al 77,4% del mercato, con gli indipendenti a oltre il 22% di share. Una differenza che si rimarca è quindi il minor impatto al box office dei film dei distributori indipendenti nel 2022/2023 rispetto al 2018/2019.

 

I top title e il loro peso sul box office

Scorrendo la classifica della stagione 2022/2023, si nota come 19 film abbiano superato la soglia dei 5 milioni di box office e siano così suddivisi:

  • un film ha superato i 40 milioni di euro
  • un film è tra i 20 e i 40 milioni di euro
  • cinque film sono tra i 10 e i 20 milioni di euro
  • dodici film sono tra i 5 e i 10 milioni di euro

 

La stagione 2018/2019, invece, è stata più ricca di film sopra i 5 milioni di box office che in totale sono stati 32, segno di un mercato decisamente più forte.

  • Nessun film oltre i 40 milioni di euro
  • Due film tra 20 e 40 milioni di euro
  • Undici film tra 10 e 20 milioni di euro
  • Diciannove film tra 5 e 10 milioni di euro

Nella stagione 2022/2023, i top title hanno generato 208,7 milioni di euro, rappresentando il 52% del mercato e hanno avuto una bella media di 10,9 milioni di euro. Di questi film, solo due sono al 100% italiani; si tratta di Il grande giorno con 7,2 milioni di euro e La stranezza con 5,6 milioni. Le otto montagne, con 5,9 milioni, è invece una coproduzione che vede coinvolta anche l’Italia. Tre film uno diverso dall’altro, in cui solo Il grande giorno è la classica commedia che tanta fortuna ha portato alla cinematografia italiana.

 

Passando al 2018/2019, i film principali hanno generato un box office di 311,3 milioni di euro con una quota di mercato del 54% e un incasso medio di 9,7 milioni di euro. Se si considerano i numeri generali delle due stagioni, il peso delle major come quota di mercato e quello dei principali incassi sono analoghi. Non si registrano grandi spostamenti. La differenza principale è nelle risposte del pubblico alle proposte. Nella stagione 2018/2019, sono stati ben 30 i film tra i 5 e i 20 milioni, contro i 17 del 2022/2023; in particolare la fascia più penalizzata è quella con incassi tra i 5 e i 10 milioni.

Un altro aspetto che caratterizza la differenza tra i due periodi presi in esame, è il peso delle storie originali tra i top title. Al netto del cinema italiano, se si escludono franchise, remake, sequel e cinecomic, il 2022/2023 può contare sostanzialmente su Super Mario Bros., Barbie ed Elemental, troppo poco a nostro avviso. Discorso diverso per il 2018/2019 con titoli quali Bohemian Rapsody, Ralph Spacca Internet, Green Book, Lo schiaccianoci e i quattro regni, Il corriere – The Mule, After, Mia e il leone bianco e The Nun.

Chiudiamo con il cinema italiano. Tra gli incassi principali – come scrive anche Robert Bernocchi in questa sua analisi – non si notano scostamenti particolari per quanto riguarda la nostra produzione che nel 2018/2019 poteva contare su cinque film tra i top title (contro i tre del 2022/2023): la classica commedia natalizia Amici come prima con 8,2 milioni, i family La befana vien di notte (7,7 milioni) e 10 giorni senza mamma (7,4 milioni), il picaresco Moschettieri del re e l’action-comedy Ma cosa ti dice il cervello con oltre 5 milioni. Stiamo scontando, invece, una certa debolezza di risultati del cinema proposto dai distributori indipendenti che nel 2022/2023, come citato, hanno una quota di mercato dell’11%. Alle spalle dei top title, svettano The Whale con 3,4 milioni (ventiquattresimo in classifica) e Everything, Everywhere all at Once con 2,7 milioni (trentaseiesimo), entrambi di I Wonder Pictures, ma poi bisogna scendere alla posizione numero 64 per trovare The Plane di Lucky Red con 1,5 milioni di box office.

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