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Al cinema gratis o a pagamento? Gli italiani e il grande schermo nel primo semestre

Dall’“Osservatorio sui consumi culturali degli italiani” realizzato da SWG per conto di Impresa Cultura Italia, emerge l’interesse verso la sala cinematografica ma qualcosa, tra le rilevazioni della ricerca e i dati di mercato Cinetel, non torna

Come si pongono gli italiani rispetto all’offerta culturale rappresentata dal cinema? Come è andato il primo semestre e quali saranno le tendenze per questa estate? A questi interrogativi prova a dare una risposta l’edizione 2023 dell’“Osservatorio sui consumi culturali degli italiani” realizzato da SWG per conto di Impresa Cultura Italia – Confcommercio e pubblicato alcuni giorni fa.

La ricerca ha coinvolto un campione di 1.077 cittadini italiani dai 18 ai 74 anni (cui si associa un universo di 42,5 milioni di individui secondo l’Istat) e spazia dal teatro alla musica, dalla lettura alla Tv, dai concerti al cinema. Ed è proprio sulle tendenze relative al grande schermo che ci soffermiamo.

Le indicazioni da gennaio a giugno

Le interviste sono state realizzate fra fine giugno e luglio e riguardano “attività svolte dall’inizio dell’anno”. Come si può vedere dal grafico qui di seguito, nel semestre appena concluso il 47% degli italiani avrebbe partecipato a un’esperienza cinematografica che è al settimo posto tra le attività culturali preferite, con la musica saldamente al comando. Per il cinema si tratterebbe quindi di circa 20 milioni di individui.

Il grafico ci mostra la diversa modalità di fruizione cinematografica con il 9% degli intervistati, che corrispondono a 3,8 milioni di persone, che sarebbero andate al cinema gratuitamente. Si tratta di un numero molto alto e non facilmente giustificabile. In Italia ci sono rassegne o iniziative che propongono film e visioni senza dover pagare un biglietto ma si tengono solitamente in estate, soprattutto da luglio in poi e la loro incidenza nel primo semestre è molto bassa.

Il 21% del campione dichiara di avere speso per andare al cinema ma non nell’ultimo mese, quindi da gennaio a maggio, mentre il 17% ha pagato almeno un biglietto cinematografico a giugno. Complessivamente stiamo parlando del 38% del campione che corrisponde a 16,1 milioni di persone tra 18 e 74 anni che è andato al cinema nella prima metà dell’anno.

Cinetel per il primo semestre registra 31,6 milioni di biglietti venduti (considerando anche quelli acquistati da under 18 e over 74); secondo i dati della ricerca, i moviegoers paganti del primo semestre avrebbero staccato quindi mediamente meno di 2 biglietti a testa.

Giugno, i numeri non quadrano

Passando al mese di giugno, i moviegoers paganti nel 2023 sono poi messi a confronto con lo stesso mese dell’anno precedente. Sia per il 2022 che per quest’anno troviamo il medesimo indice, il 17% di pubblico pagante, pari a 7,2 milioni di persone, mentre cambia la spesa media, salita da 14,5 euro a 16,5 euro (nel solo mese di giugno). Per Swg un numero equivalente di persone ha aumentato la sua frequenza in sala, spendendo di più.

Essendo il costo medio del biglietto a giugno di 6,23 euro, ne ricaviamo che per i ricercatori uno spettatore ha acquistato 2,6 biglietti. Se moltiplichiamo questa cifra per i 7,2 milioni di persone da 18 a 74 anni che secondo SWG a giugno sono andate al cinema, otteniamo un dato esorbitante di 19 milioni di biglietti, mentre da Cinetel sappiamo che a giugno le presenze sono state 4,6 milioni. Tra ricerca e dati di mercato effettivi, i conti in ultima istanza non tornano e si conferma che non è semplice far dialogare dati a campione con quelli effettivi.

Prospettive d’estate

La ricerca si sofferma sulle intenzioni del pubblico rispetto al consumo culturale in estate, nel trimestre luglio-settembre. A proposito del cinema, il 12% del campione si dice pronto a vedere film ma gratuitamente mentre il 40% è disposto a pagare il biglietto; si tratterebbe di 17 milioni di persone. In questo caso il dato è in linea con la realtà del mercato cinematografico che nel trimestre luglio-settembre 2019, ad esempio, aveva registrato 18,2 milioni di spettatori. Certo, si tratta di intenzioni e non tutti coloro che immaginano di andare al cinema, lo faranno. Rimane comunque una indicazione di come si stia riallacciando il rapporto tra pubblico e sala cinematografica dopo le difficoltà del Covid.

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