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Mission: Impossible, una saga da 3,5 miliardi di dollari

Un panorama della saga con Tom Cruise che si appresta al lancio di Dead Reckoning, prima parte del settimo capitolo. Gli incassi mondiali e quelli in Italia

Il 12 luglio arriva in Italia e sugli schermi mondiali il nuovo e atteso episodio della saga di Mission: Impossibile. Il settimo capitolo, intitolato Dead Reckoning, è diviso in due parti, con la seconda che arriverà al cinema nel 2024 e che dovrebbe segnare la fine delle avventure con protagonista Tom Cruise/Ethan Hunt.

La star americana, reduce dal successo planetario di Top Gun: Maverick con 1,5 miliardi di dollari, ha fatto di tutto perché il film uscisse al cinema dopo essere stato prima bloccato e poi rinviato a causa del Covid. Le storie dell’agente segreto Hunt iniziano nel 1996 con il primo Mission: Impossible che, secondo i dati di boxofficemojo.com, incassò 457,6 milioni di dollari. Come si può vedere dal grafico qui di seguito, l’andamento dei sei episodi della serie è stato tendenzialmente in crescendo a parte il calo di Mission: Impossible III, che si fermò a 398,4 milioni di dollari. Il vertice rimane quello ottenuto nel 2018 da Mission: Impossible – Fallout con 791,6 milioni di dollari: Dead Reckoning riuscirà a fare meglio? Complessivamente la saga ha totalizzato quindi oltre 3,5 miliardi di dollari, di cui 2,4 miliardi a livello internazionale.

Stati Uniti e Cina

Il mercato principale rimane ovviamente quello di Usa e Canada. In questo caso, il percorso commerciale dei diversi episodi non è stato lineare. Dopo i primi due episodi in crescita, battuta d’arresto con il terzo film che è quello che ha incassato meno con 134 milioni di dollari cui però è seguita una ripresa con Ghost Protocol che nel 2011 superò i 209 milioni di dollari, scesi a 195 milioni nel 2015 con Rogue Nation per poi risalire nel 2018 oltre i 220 milioni di dollari con Mission: Impossible – Fallout. Diverso il discorso per la Cina che si è conquistata un ruolo determinante per le sorti commerciali della saga. I primi tre capitoli, secondo Boxofficemojo, hanno visto le imprese di Ethan Hunt totalizzare pochi milioni di dollari. Due possono essere le ragioni. La prima è che la Cina ha vissuto una vera escalation come mercato cinematografico a partire dal 2010, quando è iniziato il potenziamento dell’offerta di schermi che allora si attestavano sui 6.200 per arrivare agli oltre 82mila del 2021 (fonte statista.com). La seconda motivazione è che a fine anni 90 e inizio 2000 era molto difficile avere informazioni sul box office cinese e i film di Hollywood, le cui uscite rimangono contingentate nell’anno, venivano proposte relativamente su pochi schermi; inoltre, progressivamente il pubblico locale si è aperto maggiormente ai film americani premiandoli negli incassi. Mission: Impossible è passata comunque dai 5,4 milioni di dollari del primo episodio ai 181 milioni del sesto.

 

Italia vs Francia e Spagna

In Italia Mission: Impossible non ha mai raggiunto vette eccessivamente alte al box office. In particolare si registra un certo andamento in calando da M:I-2 che con oltre 10 milioni di dollari rimane il film che ha incassato maggiormente. Gli episodi successivi non si sono ripetuti sugli stessi livelli, fino ai 6,1 milioni di dollari di Fallout. Con Dead Reckoning si spera in un rilancio, visti anche i numeri positivi che il nostro mercato sta registrando. Mediamente la Spagna ha ottenuto performance migliori con Mission: Impossible, anche se il vertice rimane anche in questo caso quello del secondo episodio con 14,29 milioni di dollari incassati. I capitoli seguenti hanno ottenuto incassi inferiori con Ghost Protocol che ha sfiorato i 10 milioni di dollari. Diverso discorso per la Francia con cinque episodi su sei abbondantemente oltre i 20 milioni di dollari (la miglior performance è del primo episodio con 29 milioni) e solo in un caso, Mission: Impossible III, il box office ha “sofferto” con 14,6 milioni di dollari. La differenza rispetto a Italia e Spagna si nota molto nel sesto episodio che in Francia ha fatto segnare un bell’incremento con 27 milioni di dollari.

 

(Fonte – boxofficemojo.com. Per i mercati europei abbiamo indicato gli incassi in dollari. Per l’Italia siamo partiti dai dati Cinetel, applicando il cambio euro-dollaro della Banca d’Italia a seconda dei valori dei singoli anni; per il 1996 abbiamo utilizzato il cambio lira-dollaro sempre secondo i parametri della Banca d’Italia. Per la Spagna siamo partiti dagli incassi in euro riportati da taquillaespana.es e per la Francia da boxofficemojo.com)

 

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