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Gli attori italiani: quanto portano al botteghino? (Seconda parte)

Terminiamo l’analisi degli interpreti italiani con i migliori risultati al box office. In assoluto, non è un’industria per donne e giovani…

Proseguiamo con l’analisi degli attori italiani e i loro risultati (la prima parte la trovate qui, dove è presente anche la spiegazione dei parametri adottati).

7 – Toni Servillo: 1.832.384
Film presi in considerazione: La stranezza, Qui rido io, Ariaferma, L’uomo del labirinto, 5 è il numero perfetto

Nel caso di Servillo, non è facile valutare la sua posizione dopo un risultato e un film anomalo come La stranezza (5,5M). Quanto ha inciso Servillo e quanto invece sono stati determinanti Ficarra & Picone? Veramente complicato da stabilire. Anche così, il suo apporto è innegabile, non solo sul Mercato italiano, ma anche per le vendite estere (è uno dei pochi che incide sugli acquisti del cinema italiano fuori dai nostri confini). Sicuramente, ha permesso a un film come Qui rido io di superare il milione e mezzo. Meno forte su prodotti come Ariaferma (quasi 800.000 euro, comunque un incasso da non sottovalutare) e 5 è il numero perfetto (poco più di mezzo milione). Nota: non è facile ancora capire con quale risultato chiuderà Il ritorno di Caasanova e quindi non mi avventuro in una stima. Ovviamente inserirò questo titolo in una prossima classifica aggiornata…

6 – Luca Marinelli: 2.548.931
Film presi in considerazione: Le 8 montagne, Diabolik, Martin Eden, Ricordi?

Sicuramente, aiuta molto lo straordinario risultato de Le 8 montagne, in grado di raggiungere i 5,7 milioni, quindi secondo miglior incasso italiano assoluto nei tre anni di pandemia. Ma anche le precedenti partecipazioni (sempre da protagonista assoluto) in Diabolik (2,8M) e Martin Eden (1,7M) hanno mostrato la sua capacità di scegliere progetti efficaci. La media è sporcata dal dato di Ricordi? (meno di 300.000 euro), ma se dovessi considerare solo i suoi ultimi tre film, sarebbe finito anche più in alto…

5 – Pierfrancesco Favino: 2.871.649
Film presi in considerazione: L’ultima notte di Amore, Il colibrì, Nostalgia, Corro da te, Promises, Padrenostro, Hammamet, Il traditore

Devo ammettere che avevo delle perplessità dopo il risultato di Promises (meno di 250.000 euro). Tuttavia, i dati dei suoi ultimi prodotti parlano chiaro, a cominciare da quello più recente, L’ultima notte di Amore, una graditissima sorpresa per il box office italiano e che ho stimato chiuda intorno ai 3.200.000 euro. Ma anche i solidi dati de Il colibrì e Corro da te confermano il suo status. Al massimo, si può notare che i risultati del prepandemia (quasi 5M per Il traditore, quasi 6M per Hammamet) sono un po’ distanti. Ma questo discorso vale per tutti…

4 – Antonio Albanese: 3.639.074
Film presi in considerazione: Grazie ragazzi, Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, Cetto c’è, senzadubbiamente

Fa pochi film, ma negli ultimi anni non ha mai fallito. Nel caso di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto (3,2M), ha avuto un impatto fondamentale per rilanciare il cinema italiano ad agosto 2021, periodo complicatissimo visto che i cinema avevano riaperto da poco, ma con grande carenza di prodotti. Con Grazie ragazzi, ha rischiato in un ruolo più sottile e meno appariscente, ottenendo un buon risultato, sia per sé che per il film (2,5M). E Cetto c’è, senzadubbiamente dimostrava l’affetto del pubblico per le sue maschere (5M).

3 – Paola Cortellesi – 4.174.145
Film presi in considerazione: Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, Figli, Ma cosa ci dice il cervello
A conferma che è una sicurezza al botteghino, arrivano i risultati di Paola Cortellesi. Che sono molto significativi, anche facendo alcune considerazioni. Per esempio, come già scritto sopra per Albanese, ottenere più di 3 milioni ad agosto 2021 con Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, è stato un risultato fondamentale per il cinema italiano. E chi vuole capire la sua importanza, può confrontare i dati de La befana vien di notte (7,7M, non è inserito nei miei conteggi perché uscito a fine dicembre 2018, altrimenti la Cortellesi sarebbe seconda) con quelli del suo sequel (e in cui lei non c’è). Unico neo: il fatto che sono quasi due anni che non la vediamo al cinema. Molta curiosità quindi per il suo esordio alla regia quest’anno…

2 – Fabio De Luigi: 4.748.963
Film presi in considerazione: Tre di troppo, La befana vien di notte II, 10 giorni senza mamma, Gli uomini d’oro

Il recente Tre di troppo ha confermato che non ha rivali come protagonista di commedie (per famiglie e non), come già successo nel 2019 con 10 giorni senza mamma. Non riesce a incidere invece quando magari si ritrova in prodotti come La befana vien di notte II e questo va sottolineato. Ma ripeto, resta una certezza quando rimane nel suo ambito (e il film lo vedo protagonista)…

1 – Me contro te – 5.749.862
Film presi in considerazione: Missione giungla, Persi nel tempo, Il mistero della scuola incantata, La vendetta del Signor S
Qualcuno può discutere della scelta, visto che verrebbe naturale considerarli dei mattatori e che fanno solo film incentrati su loro stessi, inserendoli nel grafico che ho fatto nel primo articolo. Tuttavia, quello che li differenzia dalla concorrenza, è il fatto di farne tanti. In effetti, da gennaio 2020 a gennaio 2023 (quindi, tre anni), nonostante la pandemia, sono usciti con ben quattro film. Ed è interessante notare come i loro incassi abbiano anche un ottimo rapporto (assolutamente irraggiungibile per gli altri attori citati) con i loro budget, visto che a fronte di 14 milioni di costi produttivi per i quattro titoli citati, ci sono 23 milioni di euro ottenuti in sala. Peraltro, dopo il terzo film si poteva pensare che fossero in fase calante, mentre i risultati di quest’ultimo (vicino ai 5M) fanno capire che il fenomeno è ancora molto forte…

Ricapitoliamo i numeri della top ten con questa infografica:

Intanto una precisazione: le cifre di incasso che ho inserito per ogni attore, non vanno prese alla lettera, ma sono solo un parametro per confrontarli tra loro. Insomma, se parlo di ‘3.000.000’, non significa che quell’attore da solo aggiunge 3 milioni all’incasso.

Detto questo, non avrei potuto confermare meglio la mia tesi, secondo cui in Italia abbiamo pochissime star cinematografiche e/o che forniscono prodotto costante all’industria. Prendiamo qualche caso. Abbiamo due di questi attori (Borghi e Lo Cascio) che sono appena arrivati al cinema con un film che chiuderà intorno ai 200.000 euro. Giallini sembra in fase calante (speriamo di no). Servillo e De Luigi si sono ritrovati con titoli ben sotto il milione (per fortuna, recuperano con altri film). E anche Favino ha fatto un film sotto i 300.000 euro (per fortuna, solo uno, gli altri hanno tutti funzionato). La Cortellesi è fortissima, ma al cinema non la vediamo da quasi due anni. E stiamo parlando dei migliori dieci! Aggiungo anche che, mentre gli attori comici forniscono delle (quasi) certezze sugli incassi delle commedie, quelli più legati al cinema d’autore spesso ottengono risultati altalenanti (insomma, una loro partecipazione non assicura un risultato ad alto livello).

Il paradosso è che i migliori sostenitori del cinema in questi anni sono i Me contro te, che buona parte dell’industria cinematografica nostrana guarda con una discreta puzza sotto al naso. Peraltro, chiaramente sono gli unici tra tutti gli attori della top ten che parlano a un pubblico giovane. D’altronde, esclusa questa coppia, gli altri nove attori che ho inserito in top ten hanno un’età media di quasi 52 anni, per cui si passa dai 36 anni di Alessandro Borghi (uno dei due sotto i 45 anni, l’altro è Luca Marinelli, 38 anni) ai 64 di Toni Servillo. Sei su nove hanno più di 50 anni, a novembre di quest’anno saranno sette su nove. Per qualche strana ragione sembra che gli adolescenti non abbiano voglia di vedere sullo schermo qualche coetaneo dei loro genitori (se non, talvolta, dei loro nonni)…

Inutile dire che, come già scritto in passato, se vedete poche donne in questa classifica (Cortellesi e Sofia Scalia dei Me contro te) è solo un problema produttivo, per cui si fanno film con l’idea che quasi sempre i protagonisti debbano essere uomini over 40. D’altronde, lo abbiamo visto anche con i candidati ai David di Donatello, con i film degli attori protagonisti che incassano più di quattro volte tanto quelli delle attrici protagoniste. Ecco, se iniziassimo a lavorare su questi punti, sostenendo maggiormente gli interpreti ventenni e le donne, potrebbe uscire fuori qualcosa di buono…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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