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Gli attori italiani: quanto portano al botteghino?

In un panorama complicato per il cinema nazionale, ci sono ancora interpreti che incidono sul box office? Sì. Ma di star vere ce ne sono pochissime…

Come si può calcolare il valore economico di un attore? Se si parla dei grandissimi protagonisti che fanno un film incentrato su loro stessi e che magari fanno un titolo ogni due anni circa (o anche di più, purtroppo, vedi il caso Zalone), il discorso non è così complicato. Certo, c’è sempre da ricordare che ci sono tante persone dietro a un film, ma alla fine la gente va a vedere loro, i mattatori. A questo punto, il discorso è semplice, come possiamo vedere qui:

Non ho inserito nel grafico La stranezza, perché Ficarra e Picone sono coprotagonisti con Toni Servillo ed è una situazione che credo difficilmente ricapiterà. E, come vedete, non considero più Carlo Verdone come un attore cinematografico (e continuerò fino a quando non interromperà il suo rapporto con le piattaforme per tornare sul grande schermo).

Se questa parte è stata relativamente molto semplice, diventa veramente complicato valutare gli attori che invece fanno diversi progetti e lavorano spesso (almeno una volta l’anno), contribuendo in maniera più stabile al botteghino italiano, ma con titoli in cui il loro apporto può variare (protagonista assoluto, coprotagonista, partecipante in un cast corale).

Ho deciso quindi di dare un po’ di regole per provare il più possibile (sapendo però bene che non si possono avere certezze assolute) a valutare il loro impatto sul box office in maniera scientifica, considerando gli incassi dal primo gennaio 2019 in poi. Tra le regole:

– Non si possono assolutamente fare valutazioni semplicemente sommando gli incassi degli attori, sarebbe una follia mettere assieme i risultati di chi ha fatto uno o due film con chi ne ha fatti 8 o 10. E anche la semplice media non sarebbe corretta, perché non prende in considerazione l’importanza del ruolo ricoperto.

– Non si può calcolare un film corale (per esempio, i titoli di Muccino come A casa tutti bene, ma anche produzioni come I migliori giorni, Siccità, Tre piani, Freaks Out, ecc.) e assegnare quell’incasso a un unico attore, come se fosse tutto merito suo (questo è talmente logico che non devo neanche spiegarlo). Per questa ragione, preferisco proprio non considerare i film corali nelle mie valutazioni (il che non significa che non contino nulla, semplicemente diventa troppo complicato valutarli). Insomma, se non trovate alcuni titoli (anche importanti), non sono delle dimenticanze.

– Non considero i risultati degli attori spalla nei film con un mattatore indicato nel grafico sopra, altrimenti dovrei pensare che chi recita a fianco di Zalone vale 40 milioni (e anche se considerassi solo una frazione dell’incasso, staremmo sempre parlando di cifre enormi).

– Non considero tra i film presi in considerazione le uscite tecniche/evento, non hanno senso in un conteggio di valore dell’attore per gli incassi in sala se quel titolo non ci prova neanche ad avere successo.

– E’ importante che l’attore/attrice abbia fatto un numero minimo di film per il cinema, altrimenti diventa complicatissimo fare considerazioni (e se ha invece lavorato per televisione e/o piattaforme, siamo su un altro campo da gioco, magari meritevole di una classifica, ma non questa, che è relativa al cinema). In particolare, voglio che abbia fatto almeno un ruolo da protagonista assoluto o almeno quattro ruoli da coprotagonista (in cui insomma debba condividere lo schermo con un altro attore, ma in maniera assolutamente paritaria).

Detto tutto questo, valuterò per questi interpreti i loro incassi, l’impatto che hanno avuto in quel film (se non sono protagonisti assoluti non considerò tutto l’incasso, ma solo una frazione, a seconda del loro grado di importanza nella pellicola) e poi farò una media ponderata, dividendo non semplicemente per numero di film, ma considerando un film da protagonista come 1 e uno da coprotagonista come 0,5. Esempio: l’attore X fa quattro film, due da protagonista assoluto (1+1) e due da coprotagonista (0,5+0,5). I suoi apporti agli incassi dei film (tutto l’incasso per quelli in cui è protagonista assoluto, metà incasso per quelli in cui è coprotagonista) vanno divisi per tre. Spero sia chiaro, anche se mi rendo conto che è piuttosto complicato.

Detto questo, qualche parola su chi non c’è nell’elenco qui sotto. L’omissione più dolorosa è quella di Miriam Leone. Lo dico da tempo, è incredibile che ancora non abbia avuto un ruolo da protagonista assoluta (e anche sul discorso coprotagonista paritaria, c’è da lavorarci, produttori prendete nota). Ma segnalo anche il fatto che attori come Edoardo Leo e Stefano Accorsi siano fuori (di poco) da questa top ten. Nel caso di Leo temo abbia un’incidenza anche il gran numero di prodotti a cui ha lavorato negli ultimi 2-3 anni, il rischio di inflazionarsi c’è sicuramente.

Discorso simile anche per Riccardo Scamarcio, pure lui forse ha inanellato qualche ruolo di troppo. Per Valerio Mastandrea, invece, vale la regola del non aver fatto ruoli da protagonista assoluto (questo direi più per sua scelta), che lo porta a non comparire in top ten, nonostante tanti film importanti a cui ha partecipato.

Ma senza ulteriori indugi, ecco la mia top ten:

10 – Marco Giallini: 1.413.050
Film presi in considerazione: Il principe di Roma, Io sono Babbo Natale, Domani è un altro giorno

Marco Giallini ha ancora un impatto significativo sul box office, anche se inferiore a un tempo. Di sicuro, lo si continua a scegliere (comprensibilmente) per ruoli da protagonista assoluto, in commedie che poi vanno comunque numeri di tutto rispetto (almeno per il Mercato attuale). Certo, l’andamento dei suoi ultimi titoli non è positivo: da Domani è un altro giorno (1,8M) a Io sono Babbo Natale (1,6M) e il più recente Il principe di Roma (poco meno di un milione) c’è un calo evidente…

9 – Alessandro Borghi: 1.492.448
Film presi in considerazione: Le 8 montagne, Supereroi, Il primo re, Mondocane, Delta

Se dovessi fare un unico nome che rappresenta il mio forte scetticismo verso il concetto di “star italiana”, è sicuramente Alessandro Borghi. Negli anni, è stato considerato tale, come se fosse una cosa ovvia. in realtà, si confonde la sua enorme bravura con la sua incidenza sul box office. Certo, viene da Le 8 montagne, secondo miglior incasso italiano con 5,7M, dietro soltanto a Il grande giorno nelle classifiche nostrane degli ultimi tre anni. Ma che dire dei risultati di Supereroi (600.000 euro circa), Mondocane (poco più di 100.000 euro) e adesso di Delta (che faticherà a raggiungere i 200.000 euro)? Al di là dei singoli casi, una star deve portare al cinema un suo pubblico costantemente e nel caso di Borghi questo non avviene…

8 – Luigi Lo Cascio: 1.707.819
Film presi in considerazione: Delta (stima incasso totale), Il signore delle formiche, Chiara, Il traditore

Ho riflettuto molto se inserirlo o meno in questa top ten, considerando che non sta lavorando tantissimo al cinema. Tuttavia, il buon dato de Il signore delle formiche (1,7M) mi ha fatto propendere per l’inclusione, supportata anche dal suo ruolo ne Il Traditore. Il risultato di Delta però, come già scritto sopra per Borghi, fa capire quanto sia difficile per qualsiasi attore incidere sul botteghino in maniera significativa sempre e comunque…

FINE PRIMA PARTE – LA SECONDA USCIRA’ VENERDì 31 MARZO

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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