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La fine della window a 10 giorni?

Sembra proprio che il Ministero stia per eliminare la tanto controversa possibilità, per le uscite evento, di arrivare rapidamente sugli altri sfruttamenti…

Chi ci segue da tempo, sa che abbiamo sottolineato spesso quanto sia stata utilizzata in maniera molto discutibile la window a dieci giorni. In origine, doveva servire ad aiutare uscite evento di prodotti piccoli (magari documentari) e che avevano bassi budget per la promozione a non dover disperdere le loro risorse. Purtroppo, in questi anni pandemici, troppi l’hanno utilizzata anche per film con budget importanti e che avevano preso risorse notevoli (tax credit e non solo) destinate alle uscite cinema, pellicole che poi le sale le vedevano solo per modo di dire, con uscite tecniche di tre giorni dai risultati insignificanti.

Pare proprio che il Ministero stia per eliminare questa possibilità. Non ci sarà più, insomma, l’opportunità di arrivare in sala esclusivamente per garantirsi i contributi statali, ma con l’obiettivo di andare in brevissimo tempo su una piattaforma o un broadcaster. Sarebbe una buona notizia, che ripristinerebbe l’obbligo legale e morale di andare in sala per chi prende contributi per quel tipo di sfruttamento…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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