Quale impatto ha avuto l’esordio della seconda stagione di The Mandalorian sulle iscrizioni a Disney+? I dati raccolti da ANTENNA ci danno un quadro abbastanza preciso della situazione.

Innanzitutto, va notato che The Mandalorian ha causato un picco di iscrizioni più alto persino di quello di Mulan (che, lo ricordiamo, prevedeva un sovrapprezzo rispetto all’abbonamento) e più di tre volte il dato del mese di ottobre 2020 (il primo episodio della stagione è stato caricato su Disney+ il 30 ottobre).

Inoltre, il 29% degli utenti che si sono iscritti in concomitanza con il ritorno di The Mandalorian si erano già iscritti in passato. Anche qui si tratta di un dato maggiore rispetto alla percentuale di re-iscritti di ottobre 2020, che era il 22%.

Di questi re-iscritti, il 62% si era iscritto in precedenza nel 2019. Anche questo è un dato più alto rispetto a ottobre 2020: del 22% di re-iscritti, solo il 54% si era iscritto inizialmente nel 2019. Un dato che parla chiaro: chi è tornato a iscriversi a fine ottobre / primi di novembre, e dunque per la stagione 2, si era iscritto inizialmente nel 2019, e dunque per la stagione 1 (arrivata con il debutto di Disney+, il 12 novembre 2019, nei territori in cui la piattaforma era stata resa disponibile).

Il profilo demografico

Infine, c’è un altro dato interessante: il profilo demografico degli iscritti in occasione di The Mandalorian stagione 2 pende verso maschi dai 26 ai 34 anni e senza figli. Un target diverso da quello delle famiglie a cui punta generalmente Disney+, e dunque anche la ritenzione di questi utenti potrebbe essere meno sicura. In parole povere: chi si iscrive per un contenuto come The Mandalorian ha più probabilità di lasciare il servizio per poi tornare in occasione della stagione successiva.

Da agosto, quando aveva 60,5 milioni di iscritti, al 3 ottobre, Disney+ ha visto un’impennata notevole di nuovi abbonati, raggiungendo quota 73,7 milioni. QUI potete trovare tutti i dati, ma sarà curioso vedere quando il ritorno di The Mandalorian li abbia ulteriormente modificati.

Fonte: Business Insider