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L’impatto del calo di spettatori nei cinema

Quali sono gli impatti dell’emergenza Coronavirus sul box office italiano? Quali possono essere le soluzioni da proporre allo spettatore affinchè non affronti il cinema con timore?

Quali sono state le conseguenze dirette sul Box Office del dilagare delle preoccupazioni sul Coronavirus dopo una settimana di chiusura delle sale del nord Italia e l’effetto sul resto del paese?

Gli incassi medi del mese di febbraio, prendendo in considerazione i dati dal 2010 al 2019, sono stati di 58.875.534 €. Come mostrato in infografica gli incassi più alti si sono registrati nel febbraio 2010, mentre i più bassi si sono registrati nel 2013.

Qui la versione interattiva.

Nel febbraio 2020, fino al dilagare dell’emergenza del Coronavirus, le cose non stavano andando poi così male. Infatti nei primi 16 giorni del mese gli incassi al box office avevano raggiunto quota 33,2M€ pari al 66% degli incassi del mese di febbraio del 2019. Considerando il potenziale di incassi dei film già in sala, il peso delle nuove uscite e il giorno in più di febbraio gli incassi avrebbero potuto senza dubbio superare quelli dell’anno scorso, ma ora è tutto da ricalcolare, compreso il potenziale del mese di marzo.

Qual è il peso delle regioni in cui sono stati chiusi i cinema?

Al momento, considerando solo la chiusura dei cinema in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Friuli l’impatto degli incassi è pari al 49% circa. Considerando infatti il contributo di ogni zona al box office del 2019 abbiamo stilato questa classifica (qui la versione interattiva):

La Lombardia, con 536 sale, è la regione in cui la chiusura dei cinema pesa di più rispetto a tutte le altre agenzie.

Nota: in questo caso si fa riferimento alle agenzie (zone), non alle singole regioni, in quanto alcune regioni sono agglomerate all’interno di una agenzia vedi Veneto in cui confluiscono anche Friuli e Trentino

In generale quindi la chiusura dei cinema in queste regioni ha un impatto di circa il 49% degli incassi nazionali, senza contare l’impatto che il timore di frequentare luoghi pubblici sta avendo nelle altre regioni di Italia.

In questa infografica è possibile notare il forte calo di spettatori rispetto all’intervallo precedente. Tutte le zone hanno subito un calo di spettatori pari al 30% in media. Gli intervalli analizzati sono stati dal mercoledì della settimana precedente al martedì della settimana successiva fino ad arrivare a martedì 25 febbraio.

Curioso è il caso della zona della Sicilia che, sebbene molto lontana dalle regioni interessate dalla chiusura dei cinema, ha subito un calo di spettatori pari al 43% rispetto l’intervallo precedente.

Qual è il potenziale impatto su un film in sala?

Veniamo ora ad un caso pratico, l’ultimo film di Gabriele Muccino: Gli Anni più Belli. Quanto avrebbe incassato fino a martedì 25 febbraio se non ci fosse stata questa emergenza? 

Gli incassi complessivi del film al suo tredicesimo giorno di programmazione, martedì 25 febbraio 2020, ammontano a 4.898.429.

Prendendo in considerazione l’andamento dei precedenti film di Muccino, l’inizio delle prime chiusure dei cinema sabato 22 febbraio e il dilagare del timore in questa grafica una proiezione di quanto pensiamo avrebbe dovuto incassare in presenza di condizioni normali.

In rosso la proiezione degli incassi potenziali del film.

Qui la versione interattiva.

Gli anni più belli in condizioni di normalità, considerando la progressione di incassi media dei film di Muccino, ad oggi avrebbe incassato almeno €5,9M una differenza di circa un milione di euro rispetto gli incassi attuali, rappresentati in verde nell’infografica.

Impossibile al momento prevedere se la chiusura dei cinema riguarderà altre regioni e quanto possa durare l’emergenza, sicuro è che dalla prossima settimana fare i conti con le perdite sarà impossibile. A mancare in sala non saranno solo gli spettatori, ma anche le nuove uscite.

Al momento i film posticipati sono i seguenti:

  • Si vive una volta sola (inizialmente previsto per il 26 febbraio)
  • Volevo nascondermi (inizialmente previsto per il 27 febbraio)
  • Dopo il matrimonio (inizialmente previsto per il 27 febbraio)
  • Artic – Un’avventura glaciale (inizialmente previsto per il 27 febbraio)
  • Lupin III – The First (inizialmente previsto per il 27 febbraio)
  • The Grudge (inizialmente previsto per il 27 febbraio)
  • Non si scherza con il fuoco (inizialmente previsto per il 27 febbraio)
  • Un Amico Straordinario (inizialmente previsto per il 5 marzo)
  • Cambio Tutto (inizialmente previsto per il 5 marzo)
  • Il Talento del Calabrone (inizialmente previsto per il 5 marzo)
  • Like a Boss – Amiche in affari (inizialmente previsto per il 5 marzo)
  • L’Uomo Invisibile (inizialmente previsto per il 5 marzo)
  • Onward (inizialmente previsto per il 5 marzo, è slittato al 16 aprile)
  • Charlie’s Angels (inizialmente previsto per il 12 marzo)
  • Tornare (inizialmente previsto per il 12 marzo)

In questo articolo di Screenweek in costante aggiornamento è possibile monitorare tutte le misure prese dai distributori e lo stato delle regioni.

Nella speranza di un ritorno alla normalità è chiaro che il settore ha bisogno si di aiuti, già richiesti dalle associazioni di categoria, ma anche di un piano con cui affrontare i diversi scenari che si prefigurano all’orizzonte.

Nel caso peggiore, in cui le chiusure dovessero prolungarsi o colpire altre zone a macchia di leopardo può aver senso la soluzione prospettata qualche giorno fa di compensare i mancati incassi del settore cinema attraverso il TVOD Premium?

Nel frattempo un film come Il Commissario Montalbano, che doveva rimanere in sala solamente tre giorni viene in soccorso del botteghino prolungando la programmazione.

La soluzione di allungare il tempo di sala dei film evento può venire in soccorso degli esercenti?

Non si potrebbero riproporre dei film evento di particolare successo nell’ultimo periodo, facendo proprio leva sul forte appeal che questi film hanno sul pubblico?

Sfruttando invece il vuoto che le uscite posticipate hanno lasciato potrebbe essere interessante vedere i cinema riproporre film la cui visione assicura un’esperienza più ricca rispetto la visione da casa, vedi i precedenti capitoli di 007 proiettati per ingannare l’attesa di No Time to Die?

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