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Comcast in trattative per rilevare DreamWorks Animation: perché potrebbe essere la volta buona

Lo studio di Katzenberg è nel mirino della media company già a capo di Universal Pictures e le chance di successo dell’operazione sarebbero più alte rispetto ai passati tentativi di takeover, come quello di Hasbro.

3 miliardi di dollari sarebbe l’offerta che il colosso dei media e delle tlc Comcast avrebbe messo sul tavolo della DreamWorks Animation di Jeffrey Katzenberg per acquisirne il controllo e aggiungerla al suo portfolio di major attive nel settore dell’intrattenimento, a fianco di NBCUniversal e Universal Pictures. I vertici delle compagnie non hanno voluto commentare ufficialmente la notizia, fatta trapelare dal Wall Street Journal, ma diverse sono le analisi secondo cui stavolta l’intesa potrebbe davvero concretizzarsi, a differenza del tentativo di takeover già attuato nel 2014 dalla giapponese SoftBank e pochi mesi dopo dal noto marchio di giocattoli Hasbro.

Prima di tutto c’è l’accordo di distribuzione con 20th Century Fox, che si avvia alla scadenza, e in secondo luogo una maggiore appetibilità dello studio, che ora non controlla solo la casa di produzione web AwesomenessTV ma ha anche stretto forti rapporti con la Cina. Abbiamo già approfondito il caso del lancio di Kung Fu Panda 3, che non solo ha puntato sul mercato della Repubblica Popolare più che su quello statunitense, ma ha avuto anche avuto una versione ri-animata per il mandarino e curata proprio dalla joint-venture cinese dello studio, la Oriental DreamWorks, mentre pare che le visite di Katzenberg nel paese asiatico abbiano assunto cadenza mensile. Dal punto di vista finanziario, allo stesso tempo, la società viene da un periodo di alterni successi al box office che l’hanno costretta a snellire il listino e a tagliare il 20% del personale.

Dal lato di Comcast, è evidente l’appeal di properties come Shrek, Dragontrainer, Madagascar e Kung Fu Panda, che andrebbero a entrare non solo nella sua library cinematografica e televisiva ma anche nei parchi divertimento Universal, così come già accaduto per Cattivissimo Me della Illumination Entertainment. A proposito delle sinergie con lo studio di animazione di Chris Meledandri, sembra che in caso l’operazione avesse successo i due brand rimarrebbero distinti, anche perché DreamWorks Animation non verrebbe fusa con Comcast ma continuerebbe a operare autonomamente, ma senza Katzenberg alla guida.

I 3 miliardi offerti per l’acquisto corrisponderebbero a una valutazione di circa 34-35 dollari ad azione, cioè meno dei 38 richiesti in passato dallo studio di animazione ed è possibile che i contraenti stiano trattando sul prezzo, ma le aspettative del mercato su questa operazione sarebbero più alte rispetto al passato.

 

Fonte: The Wrap, WSJ

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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