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A Pechino il mercato vola. E al Festival importante presenza italiana

Numeri fortemente in crescita per il Beijing Film Market, il mercato collegato al Beijing International Film Festival  (il Festival di Pechino) che si conclude oggi. All’evento hanno partecipato, secondo gli organizzatori, 140 società espositrici internazionali, provenienti da 25 paesi e sono stati finalizzati, nei giorni dle mercato, 36 accordi per un valore complessivo di 2,23…

Numeri fortemente in crescita per il Beijing Film Market, il mercato collegato al Beijing International Film Festival  (il Festival di Pechino) che si conclude oggi. All’evento hanno partecipato, secondo gli organizzatori, 140 società espositrici internazionali, provenienti da 25 paesi e sono stati finalizzati, nei giorni dle mercato, 36 accordi per un valore complessivo di 2,23 miliardi di dollariin crescita rispetto ai 32 8per 1,7 miliardi) dello scorso anno). Il Festival di Pechino, giunto alla sua quinta edizione e diretto da Marco Muller, è stato quest’anno una grande vetrina per il cinema italiano. La manifestazione è stata aperta infatti da Maraviglioso Boccaccio (nella foto) di Paolo e Vittorio Taviani  film che proprio a seguito di questa anteprima ha trovato una distribuzione cinese.

Maraviglioso Boccaccio Carolina Crescentini foto dal film 1

Ma il Festival ha ospitato anche altri film come La scelta di Michele Placido (in concorso) e l’omaggio a Ermanno Olmi con Torneranno i prati. Inoltre la collaborazione tra Ice ed ANICA ha creato uno spazio per la produzione italiana con un “focus” ufficiale sul nuovo cinema italiano ricco di ben otto proposte: Il giovane favoloso di Mario Martone, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, La mafia uccide solo d’estate di Pif, Anime nere di Francesco Munzi; Marina con Luigi Lo Cascio, Se chudo gli occhi non sono più qui di Vittorio Moroni, La buca di Daniele Ciprì e La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati. «Le scelte del festival – ha commentato Giorgio Gosetti che per ANICA, Ice, MiBact e MiSe coordina il “Progetto Cina” del cinema italiano – confermano la grande curiosità di una nuova generazione di appassionati che scopre adesso culture e società di grande fascino e che all’Italia assegna la palma di una varietà di contenuti e stili fin qui poco conosciuta dal nuovo pubblico cinese. Grazie al trattato di coproduzione è venuto il tempo che Italia e Cina sviluppino progetti comuni e l’appuntamento di Expo 2015 può rivelarsi fondamentale per dare impulso a questa collaborazione».
Inoltre 10 film italiani di recente produzione avranno un “assaggio” distributivo sul grande mercato delle città cinesi in un “road show” di sei settimane tra maggio e dicembre realizzato da Anica e Ice nel quadro del Progetto Cina. L’ iniziativa si inserisce nel piano di internazionalizzazione Ice- ANICA volto a favorire la presenza delle imprese dell’ audiovisivo italiano nei principali Festival e Mercati grazie anche al migliore utilizzo della capillare rete di uffici Ice distribuita nei territori chiave per la nostra industria. «Il test di questi film con il pubblico della grande provincia e delle maggiori città – dichiara Andrea Cicini, responsabile del Desk ANICA a Pechino – è estremamente importante perché ci consente di verificare gusti, attese e passioni di un mercato potenziale che sfiora oggi i 250 milioni di spettatori. Per l’Italia si tratta di una sfida da vincere con pazienza e costanza, unendo tutte le forze, per proporre l’Italia del cinema e dell’audiovisivo come partner affidabile e moderno».

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