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Pubblicità: a gennaio-febbraio cinema in calo del 6,2%

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel primo bimestre dell’anno chiude, secondo i dati pubblicati da Nielsen,  a complessivi  940,5 milioni di euro con un calo del -5,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a circa 48,9 milioni in meno. «Dopo un gennaio negativo oltre le aspettative – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services…

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel primo bimestre dell’anno chiude, secondo i dati pubblicati da Nielsen,  a complessivi  940,5 milioni di euro con un calo del -5,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a circa 48,9 milioni in meno. «Dopo un gennaio negativo oltre le aspettative – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Managing Director di Nielsen – il mese di febbraio mostra un miglioramento del trend che ci fa essere più ottimisti in vista di Expo». Se esaminiamo l’andamento dei singoli mezzi, spicca ancora la performance negativa del cinema che ha registrato un -6,2% passando da 2,9 milioni di euro di gennaio-febbraio 2014, a 2,7 milioni nel bimestre 2015.

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La TV chiude con un calo del -4,9%. Quotidiani e periodici confermano il decremento del mese scorso, perdendo rispettivamente l’8,9% e il 6,2% per il periodo cumulato gennaio – febbraio. In controtendenza gli investimenti sul mezzo Radio registrano un sensibile incremento a febbraio, portando il bimestre a +5,2% e confermando l’andamento migliore rispetto al totale del mercato. Internet recupera investimenti, portando la variazione a -5,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. Sulla base delle stime desk di Nielsen sul digitale in generale, aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata, la raccolta pubblicitaria sull’online si attesterebbe intorno al 7%, portando il totale mercato a -2%. Trend negativo per il direct mail (-13,9%), mentre l’outdoor e il transit sono i mezzi in controtendenza, in crescita rispettivamente dell’ 8,1% e del 14,1%. «Il mese di marzo – ha continuato Dal Sasso – confermerà il trend positivo di avvicinamento a quota zero, anche se solo le analisi sul secondo trimestre potranno darci un’idea più chiara dell’andamento del 2015. Diversi indicatori macroeconomici ci mostrano l’Italia in uscita dal periodo di crisi a condizione che siano messe in atto le riforme annunciate dal Governo. Ci aspettiamo un’accelerata in tal senso, che possa dare fiato anche al mercato della pubblicità».

 

 

 

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