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Gabriele D’Andrea (Lucky Red), “Doraemon, un film per il cinema”

«Siamo molto contenti del risultato del primo weekend: è stata la seconda migliore apertura di un film d’animazione da maggio, dopo Dragon Trainer 2» così Gabriele D’Andrea, direttore marketing di Lucky Red commenta  a Cineguru la performance di Doraemon, il film d’animazione con protagoniata il popolare personaggio dei cartoni e dei fumetti inventato negli anni…

«Siamo molto contenti del risultato del primo weekend: è stata la seconda migliore apertura di un film d’animazione da maggio, dopo Dragon Trainer 2» così Gabriele D’Andrea, direttore marketing di Lucky Red commenta  a Cineguru la performance di Doraemon, il film d’animazione con protagoniata il popolare personaggio dei cartoni e dei fumetti inventato negli anni 60 da Fujiko F. Fujio. Il film ha debuttato infatti lo scorso fine settimana nelle sale (dopo le anteprime a pagamento dell’1 e del 2 novembre) incassando 1,1 milioni di euro «un risultato probabilmente anche al di sopra delle aspettative. In molte parti d’Italia le sale erano piene. Confidiamo che il passaparola sia positivo. Eravamo già molto fiduciosi dopo le anteprime a pagamento che hanno totalizzato 200mila euro. Un successo anche perché in Italia la cultura dell’anteprima a pagamento è poco sviluppata fuori dal periodo estivo» continua d’Andrea. Ma com’è stata impostata la campagna di lancio?

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L’aspetto particolare di questo film è dato dal fatto che aveva un duplice target di riferimento: «Da un lato i nuovi fan della serie tv, dall’altro lato tutta una “componente nostalgica” sul film che include tre generazioni di spettatori. Due target che si sono fusi alla perfezione nel target principale: le famiglie, composte da bambini e genitori. Senza dimenticare i teenager  in cui la memoria di Doraemon è molto recente e viva». La chiave promozionale principale utilizzata per lanciare il film è stata «quella di distanziarlo il più possibile dalla serie tv, trattandolo come se fosse un prodotto completamente nuovo e autosufficiente. Volevamo sottolineare il fatto che fosse un prodotto con il prestigio e lo spessore di un film per la sala, altrimenti si correva il rischio di non far percepire al pubblico il valore aggiunto del film rispetto alla serie tv. Quando si ha un brand forte che proviene dalla tv è importante comunicare agli spettatori che si tratta di un prodotto cinematografico con tutta la qualità e lo sforzo produttivo di un prodotto cinematografico. Che offre un’esperienza in più. In questo senso abbiamo completamente modificato l’artwork del film, rispetto alla versione giapponese, privilegiando l’aspetto dell’animazione 3D (la grande novità rispetto alla serie tv) e il rapporto d’amicizia molto forte tra Doraemon e Nobita, che avevano lo stesso peso all’interno del manifesto, è il tono sognante che è molto cinematografico». In questa differenzazione non sono stati comunque traditi gli elementi essenziali di Doraemon, ovvvero la grande umanità e il divertimento. Le attività principali della campagna di lancio hanno compreso l’utilizzo del charachter di Doraemon (il costume del personaggio è arrivato direttamente dal Giappone che ha sfilato sul red carpet del Festival di Roma, nell’ambito di Alice nella Città, attorniato dai bambini. “Ad Alice nella città cìè stata anche una proiezione del film (in 2D)  che ha avuto grande successo. In seguito lo abbiamo portato anche al Lucca Comics & Games, dove il film è stato presentato in 3D» continua D’Andrea.

Un momento dell'evento Doraemon ad Alice nella città (Festival di Roma)
Un momento dell’evento Doraemon ad Alice nella città (Festival di Roma)

«Abbiamo poi stretto una partnership molto forte con MTV che ha fatto di Doraemon il testimonial di tutta la campagna di lancio degli MTV Europe Awards, proprio per non tralasciare il target dei teenager. Abbiamo poi collaborato molto bene con tutto il gruppo Turner, in particolare con Boing, che trasmette in chiaro la serie tv e con Sky che ha dato risalto al film». L’attività di marketing è stata molto forte sui social: «Il film ha attirato molto interesse su Facebook da parte dei fan e tutti i social, (da You Tube a Instagram) hanno reagito molto bene. Oggi che il film è già in sala i social sono utili soprattutto per mantenere un dialogo col pubblico, intercettare le opinioni degli spettatori, condividerle. Ora Doraemon è partito , lo accompagneremo nelle prossime settimane cercando di capitalizzare al meglio tutte le esperienze positive sul film».

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