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Cinema America, tutele del Mibact. No a riconversioni

Torniamo sulla vicenda del Cinema America, la sala trasteverina occupata e diventata un polo culturale del quartiere che era stata sgomberata a seguito della richiesta della proprietà che intendeva ristruttirare l’edificio per scopi commerciali. Ora dal Mibact arrivano due vincoli di tutela che sembrano scongiurare qualsisasi ipotesi di riconversione. «Il Ministero dei beni e delle…

Torniamo sulla vicenda del Cinema America, la sala trasteverina occupata e diventata un polo culturale del quartiere che era stata sgomberata a seguito della richiesta della proprietà che intendeva ristruttirare l’edificio per scopi commerciali. Ora dal Mibact arrivano due vincoli di tutela che sembrano scongiurare qualsisasi ipotesi di riconversione. «Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – si legge in una nota del Mibact –  con due provvedimenti della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio ha dichiarato l’immobile dell’ex Cinema America di interesse culturale e riconosciuto il valore storico-artistico dei mosaici decorativi che sono stati pertanto sottoposti a tutte le disposizioni di tutela previste dalla normativa vigente».

cinema america

Dario Franceschini, Ministro per i beni culturali ha commentato: E’ un atto importante per la Città di Roma e per i tanti giovani che, con il proprio impegno civile, hanno salvaguardato un prezioso luogo di aggregazione culturale. Mi auguro che adesso la sala possa tornare presto alla sua vocazione originaria». Dal canto suo l’associazione che gestisce il cinema, Piccolo Cinema America, tira un sospiro di sollievo e invita, attraverso ua nota, la proprietà a considerare di riaprire la struttura unicamente come sala cinematografica: «Una vertenza reale e dal basso ha ottenuto la sua vittoria concreta: due vincoli, uno sulla destinazione d’uso ed uno per la tutela degli apparati decorativi, che insieme negano ogni possibilità di riconversione. L’attuale proprietà è finalmente costretta a rivalutare ogni progetto sulla sala, essendo ormai il valore immobiliare dimezzato dalla tutela apposta dal Mibact: è arrivato il momento di accettare come unica possibilità di riapertura l’utilizzo cinematografico della sala. A questo punto chi dovrà seguire la vicenda sarà l’amministrazione comunale che crediamo debba attuare una mediazione per la risoluzione di un problema politico: la riapertura immediata del Cinema America. Una cordata di cittadini, giovani e personaggi del mondo cinematografico si sta per comporre al fine di acquistare e delegare la gestione no-profit al territorio ed ai ragazzi che assieme hanno fatto rinascere, mediante l’occupazione, la sala abbandonata da 14 anni. Ognuno avrà la possibilità di partecipare all’acquisto con piccole quote, ci immaginiamo una città proprietaria del suo stesso Cinema. Questo non perché si crede nell’acquisto privato della sala, bensì perché il Comune di Roma ha preferito non prendersi carico di tale compito ed essendo comunque l’obiettivo ultimo riaprire spazi culturali nella metropoli, abbiamo deciso di agire là dove l’amministrazione comunale è venuta meno al suo ruolo a livello culturale».

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