Nel 2014 il cinema spagnolo ha totalizzato finora complessivamente al box office 123 milioni di euro e una quota di mercato, al 7 dicembre,  del 25,5%, il miglior dato da 37 anni  secondo i dati provvisori di Rentrak: in questa cifra sono compresi i 2,9 milioni di Exodus: dei e re di Ridley Scott (una coproduzione spagnola per il 43%). Nel 2013 il cinema spagnolo aveva incassato complessivamente 119 milioni di euro. Gli spettatori, sempre al 7 dicembre sono stati pari a 20,8 milioni, il risultato migliore degli ultimi 9 anni (a dicembre 2005 erano 21,5 milioni).  Le previsioni, dal momento che alla fine dell’anno mancano le tre settimane comprendenti il Natale (solitamente periodo di grande aumento di presenze e incassi), parlano di un 2014 che dovrebbe chiudersi a 125 milioni di euro (133-134 milioni contando Exodus), almeno stando a quanto riportal’anilisi di Boxoffice.es. Risultati che farebbero del 2014 l’anno migliore per il cinema spagnolo da molti anni a questa parte.

«I produttori sono felici per essere riusciti a incontrare gli spettatoi attraverso il cinema destinato al grande pubblico così come attraverso le pellicole d’autore offrendo una grande offerta di film con l’obiettibo di dsoddisfare i differenti gusti degli spettatori» ha commentato Ramon Colom, presidente della FAPAE, l’associazione che riunisce i produttori iberici. «Queste cifre giustificano la necessità di continuare a sostenere il nostro cinema come esempio di un’industria solida e con molte possibilità»: I film spagnoli più visti dell’anno sono il fenomeno Ocho Apellidos Vascos (nella foto, 56 milioni di euro di incasso, 9,5 milioni di spettatori), seguito dal thriller El Niño con circa 16,2 milioni incassati e Torrente 5: Operación Eurovegas con 10,7 milioni. Complessivamente sono quattro i titoli spagnoli che hanno superato il milione di spettatori nel corso dell’anno.