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La Spagna sigla un accordo di coproduzione con la Cina

La Spagna è l’ultimo paese in ordine di tempo ad aver firmato un accordo di coproduzione con la Cina. Come nelle altre intese simili siglate recentemente dalla Cina (con India e Russia) l’accordo bilaterale ha il principale obiettivo di rafforzare le coproduzioni di entrambi i paesi. La coproduzione è lo strumento principale con cui i…

La Spagna è l’ultimo paese in ordine di tempo ad aver firmato un accordo di coproduzione con la Cina. Come nelle altre intese simili siglate recentemente dalla Cina (con India e Russia) l’accordo bilaterale ha il principale obiettivo di rafforzare le coproduzioni di entrambi i paesi.

cinaLa coproduzione è lo strumento principale con cui i prodotti stranieri possono arrivare a essere distribuiti in Cina (aggirando di fatto il limite della quota annua di film “importabili” attualmente ferma a 34 titoli all’anno) e nel contempo permette ai cinesi di espandere la propria influenza e presenza anche su altri importanti mercati. L’accordo stabilisce i parametri e le norme che devono seguire i due Paesi per coprodurre insieme. «La Cina è una potenza economica e cinematografica di prim’ordine» recita un comunicato diffuso dall’ICAA, l’organismo che si occupa di Audiovisivo sotto il controllo del Ministero della Cultura spagnolo. «Pertanto la firma dell’accordo di coproduzione cinematografica è uno strumento chiave per lo sviluppo e il rafforzamento del nostro rapporto con il gigante asiatico in materia di audiovisivo, per fornire copertura legaler alle coproduzioni tra i due paesi, concedendo loro la doppio nazionalità e l’accesso a tutti i possibili vantaggi che ciò comporta. L’industria cinematografica spagnola vive con ansia l’entrata in vigore dell’accordo per tutte le potenzialità che offre». Il governo spagnolo ha recentemente approvato nuovi incentivi fiscali per attrarre produzioni straniere sul proprio territorio (con una riduzione fiscale del 15%  fino a un massimo di 2,5 milioni per ogni produzione).

 

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