VOD: dopo Spagna e UK, Wuaki.tv anche in Italia? Digitale Distribuzione by Davide Dellacasa - Novembre 21, 20130 Indiscrezioni indicano l’arrivo sul mercato italiano dell’on demand, entro il 2014, di Wuaki.tv, operatore legato al colosso giapponese dell’ecommerce Rakuten e già presente in Regno unito e Spagna, dove conta già su 900 mila utenti. Con un mercato non ancora definito e in pieno fermento, con l’imminente arrivo dei servizi di streaming dei grandi broadcaster nazionali quali Mediaset e Sky, non è difficile che si moltiplichino le voci sull’arrivo di nuovi player nel settore del video on demand. Da anni si parla di uno sbarco in Italia di Netflix, leader americano dello SVOD (subscription video on demand), e ora un’altra ipotesi si aggiunge alla lista dei rumor: si tratta della possibile espansione non solo nel nostro Paese, ma anche in Francia e Germania, di Wuaki.tv, servizio legato al colosso giapponese dell’e-commerce Rakuten. Già presente in Europa, in particolare in Spagna e Regno Unito, l’operatore si sta distinguendo recentemente per la diffusione della sua app su dispositivi di primo piano come le tv Panasonic o la console Xbox. Oltre all’approccio mutlisipositivo, che sfrutta la tecnologia cloud per rendere film e serie tv immediatamente disponibili su tutte le apparecchiature connesse a disposizione degli utenti, Wuaki.tv si caratterizza anche per il mix della sua offerta VOD. Da una parte, infatti, è possibile acquistare o noleggiare singoli titoli (compresi episodi di serie tv, da soli oppure in blocco), dall’altra esiste anche una formula ad abbonamento, che garantisce l’accesso a una library di contenuti a un costo fisso mensile. Stando a quanto riportato dal sito Broadband Tv News, a parlare dell’espansione in altri territori europei sarebbe stato il responsabile dei contenuti per il Regno Unito, Simon Homent, che avrebbe anticipato l’intenzione di raggiungere entro il 2015 dieci ulteriori mercati europei, tra cui il Benelux. Per ora, collegandosi al sito del portale, si viene reindirizzati alla sua versione spagnola, per dare un’occhiata a “come sarà” il servizio, che nel Paese iberico conta già su 900 mila utenti.