Sarà la Rete a salvare la tv? Questa la prospettiva aperta dai nuovi dati rilasciati dalla società di misurazione Nielsen riguardo all’audience televisiva statunitense. Stando alle ultime stime rilasciate, il 2014 sarà infatti il primo anno a vedere un lieve aumento dei nuclei familiari dotati del piccolo schermo dopo un biennio in continua flessione. Il motivo dell’inversione di marcia non è però in un rinnovato interesse del pubblico tradizionale per il medium, bensì nell’aggiornamento dei metodi di calcolo di Nielsen, che pochi mesi fa ha annunciato di voler far rientrare nel computo anche le “case Zero-TV”, ossia tutti quegli utenti, in prevalenza giovani e senza conviventi, che usufruiscono della programmazione dei broadcaster ma attraverso il web, con dispositivi e tecnologie escluse dalle vecchie rilevazioni statistiche.

Se la decisione di Nielsen appariva già abbastanza significativa, i primi risultati sembrano confermare la crescente importanza dell’online nella fruizione televisiva. Se la stagione 2011-2012 si era chiusa con 114,7 milioni di nuclei domestici dotati di apparecchi televisivi negli Stati Uniti, in calo rispetto ai 115,9 milioni dell’annata precedente, e se il totale del 2012-2013 aveva continuato a decrescere, per l’anno in corso Nielsen prevede 115,6 milioni di case in qualche modo connesse alla tv, sia tradizionale che sul web, in aumento dell’1,2%. Non abbastanza per tornare ai livelli pre-declino, ma comunque in grado di ribaltare il trend negativo stabilitosi negli ultimi anni. Per quanto riguarda la viewrship, per il 2014 si stimano 294 milioni di spettatori sopra i due anni, pure in crescita rispetto all’anno precedente, per l’esattezza di 1,6 punti percentuali.

Fonte: Variety