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Borg, presidente distributori Anica: prolungare la stagione, sfruttare il digitale e nuove campagne di sensibilizzazione.

Stabilire un unico giorno per il biglietto del cinema a prezzo scontato, migliorare la dislocazione degli schermi sul territorio nazionale, rilanciare le campagne di promozione e rinvigorire la programmazione estiva, con un occhio alla digitalizzazione e alla flessibilità del “palinsesto” delle sale: questi i nodi cruciali individuati dal neo presidente dei distributori Anica, Richard Borg…

Rilanciare iniziative promozionali di rilievo nazionale, aumentare e razionalizzare gli schermi, digitalizzare gli archivi e prolungare la stagione cinematografica lungo quei mesi estivi in cui si registra un vuoto di uscite riempito solo da qualche grande titolo americano. Questa la ricetta per il cinema italiano proposta da Richard Borg, AD di Universal Pictures in Italia e nuovo presidente dei distributori dell’Anica.

“Se ci fosse una giornata unica in tutta Italia per i biglietti a prezzo ridotto, si potrebbe pensare a una grande campagna nazionale per convincere il pubblico”, ha dichiarato Borg in un’intervista al Giornale dello Spettacolo, sposando così la linea accennata anche dal presidente dell’Anem Carlo Bernaschi nel corso della presentazione dei dati sull’andamento del cinema nel nostro Paese nel 2011. La posizione di Borg segnala perciò il permanere di quella comunione d’intenti tra le varie categorie del settore, in particolare distributori, produttori ed esercenti, che si è rinsaldata negli anni passati durante le battaglie per ottenere forme di sostegno pubblico certe e non clientelari, come gli incentivi fiscali, ma che continua a funzionare con lo scopo di risolvere le criticità strutturali ancora gravanti sui risultati di questo comparto dei media e dell’entertainment.

Uno dei principali obiettivi che abbiamo tutti – ha continuato Borgè capire come allargare il nostro mercato“, e per farlo bisogna tornare a fidelizzare il pubblico, ricordando il valore del cinema come mezzo d’intrattenimento, ma anche di emancipazione culturale e di apprendimento. Dato il frangente economico, tuttavia, risulta fondamentale anche non disorientare il pubblico con politiche di sconto scoordinate e confusionarie, che variano di esercente in esercente e di regione in regione. Bisogna dunque pensare a un solo giorno a prezzo agevolato, che potrebbe essere quello immediatamente precedente al weekend, il giovedì, oppure il mercoledì sulla scia del modello francese.

Secondo obiettivo, allargare e riportare ordine nel parco sale: “Gli schermi che abbiamo sono insufficienti e anche distribuiti male, con concentrazioni e vuoti”, ha precisato il rappresentante dei distributori, riportando alla ribalta il tema, molto dibattuto, di quella potenziale domanda di cinema inespressa da diverse zone del nostro territorio a causa della difficoltà di raggiungere la sala. La crescita dei multiplex, solitamente collocati in aree periferiche e orientati a una programmazione per lo più giovanilistica, ha infatti lasciato sul campo molti cinema urbani, che tuttavia rappresentavano il luogo prediletto di fruizione per un tipo diverso di pubblico, più adulto e orientato a film d’autore, ma non solo. Permane inoltre il problema del sostanziale stop che si registra nella stagione estiva, priva di titoli importanti se non per pochi kolossal statunitensi, che comunque negli ultimi anni sono riusciti a mantenere ottime performance nonostante la calura dei mesi da luglio in poi. Oggi che il prodotto italiano ha recuperato quote impressionanti di mercato, arrivando al 37% delle presenze, appare più importante che mai prolungarne la stagione lungo l’intero arco dei 12 mesi dell’anno: “Che ne prendano atto i produttori e i distributori italiani, una grande commedia italiana può benissimo uscire in estate”.

Borg non dimentica infine il lato dell’aggiornamento tecnologico, forse uno dei più critici e meno affrontati del cinema italiano: “I film italiani di grande qualità una volta venivano trasmessi sul piccolo schermo, ma sono spariti ormai da tempo. Bene, questi film esistono ancora, penso agli archivi del Luce. Cosa aspettano a digitalizzarli e a farli uscire in sala”? Il vantaggio sarebbe evidente non solo per chi detiene i diritti delle library, ma anche per gli esercenti. Si apre perciò un ampio spiraglio sul fronte della tanto ambita multiprogrammazione: “Uno dei miei obiettivi come presidente dei distributori, è di normalizzare i rapporti tra esercizio e distribuzione, rendendoli più proficui”.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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