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Anica sulle orme di iTunes. Migliaia di titoli del cinema italiano a breve disponibili in VOD.

La “massa critica” di titoli cinematografici necessaria a realizzare unv erio servizio VOD in arrivo grazie allos forzo di Anica. L’Associazioen lavora su un portale dedicato, con milgiaia di titoli e

L’affermazione anche in Italia del video on demand  non è utopia: presto vedrà la luce un portale interamente dedicato al cinema italiano e sviluppato da Anica, che sarebbe al lavoro sul progetto da mesi. A rivelarcelo, durante la presentazione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, è stato lo stesso Lamberto Mancini, Segretario Generale dell’Associazione che riunisce le varie categorie dell’industria cinematografica:

“Siamo impegnati da tempo nella creazione di un portale che possa consentire la distribuzione in modalità VOD del cinema italiano. Abbiamo avuto diverse adesioni e ne stiamo raccogliendo altre, abbiamo già la tecnologia e stiamo affinando il modello di business. Immaginatelo come un negozio, un grande negozio italiano”.

 

L’esempio a  cui guardare è però quello già affermato a livello internazionale, vale a dire iTunes: “Il meccanismo è esattamente lo stesso, avremo sia film current che di library, con prezzi differenziati caso per caso”, ma comunque, assicura Mancini, assolutamente analoghi a quelli “già stabiliti dal mercato”. L’idea è di prestare “attenzione ai pubblici”, cui Anica guarderà sia per la determinazione delle tariffe che per le strategie di marketing e di contatto con i possibili utenti online.

Come ci conferma il Segretario Generale, il riferimento ai prezzi già fissati dal mercato sgombera anche il campo da dubbi riguardo a eventuali offerte di tipo premium, come quelle che stanno sperimentando le major negli USA e che hanno portato a duri scontri con gli esercenti sulla questione delle window. Nonostante l’idea di far uscire in contemporanea i film sul grande schermo e online, al prezzo maggiorato di circa 30 euro, fosse stata rilanciata poco tempo fa dal patron di Filmauro, Aurelio De Laurentiis, per ora è probabile che le finestre di programmazione vengano rispettate e che soprattutto sia garantito l’accordo tra tutti gli anelli della filiera cinematografica.

Un accordo che sarà fondamentale anche per la questione dei diritti:

 “Si dice sempre che non c’è cinema italiano in VOD, ma non è vero. Basta fare un giro su iTunes o sui siti che vendono prodotti di elettronica. C’è poi il canale cinema di Telecom e varie altre opportunità. Ma nessuno ha la massa critica che noi riteniamo di poter avere in quanto Anica. Questa è la nostra differenza, l’Associazione rappresenta sia i produttori che i distributori, e questo non è irrilevante quando il diritto VOD non sempre è in mano a una categoria o all’altra. Bisogna controllare la contrattualistica film per film, ma Anica, avendo al suo interno sia produttori che distributori, riteniamo possa pervenire a una buona composizione”.

I film saranno disponibili sia in noleggio che in vendita, e perciò saranno perseguite allo stesso modo la via dello streaming e del download, ovviamente legale, dei titoli in catalogo. Sono ancora top secret le tempistiche e la rosa di film con cui verrà inizialmente lanciata l’offerta, ma l’ordine, rivela Mancini, è sicuramente quello delle migliaia. “È chiaro che sul cinema italiano le library pesano molto di più delle nuove uscite – aggiunge inoltre il Segretario Generale dell’Anica – abbiamo una storia cinematografica per cui, se dovessero aderire certi player, potremmo  trovarci ad offrire centinaia e centinaia di film di library”.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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