Il servizio di SVOD del portale di eCommerce pronto a debuttare in 200 Paesi tra cui il nostro, marcando una nuova milestone nel comparto dello streaming a livello mondiale.
Secondo le indiscrezioni il leader USA dello streaming ad abbonamento potrebbe aprirsi alla visione offline, mentre cresce secondo Nielsen il numero di famiglie iscritte a un servizio di SVOD, e anche di quelle dotate di smart tv.
Primo servizio di streaming in assoluto negli Stati Uniti, la piattaforma di SVOD ha ancora parecchia strada da fare nel Vecchio Continente, dove subisce la forte concorrenza non solo di Google ma dei servizi di catch-up tv delle emittenti nazionali, anche Rai e Mediaset.
Il colosso dell’eCommerce sarebbe pronto a lanciare un’offerta mensile di musica ad abbonamento, ampliando così la sua presa sul mercato dello streaming e aumentando l’appeal del suo dispositivo per la smart home Amazon Echo.
Non tutte le serie escono col binge: il servizio di streaming classifica i suoi Originals, da quelli che vanno sorseggiati a quelli da consumare tutto d’un fiato.
Nuovi dettagli sulla “Netflix latina” preparata da Bolloré, che partirà a settembre ma non in Francia né in Italia, bensì in Germania, con un bacino stimato di 1,4 milioni di utenti.
Il leader dello streaming ad abbonamento si lancia in una spesa tra i 2,5 e i 4 milioni di dollari per promuovere le sue serie autoprodotte, sfidando tv tradizionali e i primi segnali di saturazione del mercato USA.
Netflix avanza nella lotta alla pay-tv tradizionale: in vigore da settembre negli USA l’accordo firmato tre anni fa che le permetterà di avere le nuove uscite della major nella stessa finestra dei servizi via satellite o via cavo come HBO.
Il colosso dello streaming on demand difende il suo modello di business e picchia duro sulle window: “Non ha senso privare 81 milioni di utenti di un film per farlo vedere al cinema a un paio di migliaia di persone”.