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Donna Langley, oltre vent’anni di successi per NBCUniversal

La manager è la nuova chairman degli studios & chief content officer. Dal 2001 ha contribuito ai successi della saga di Fast&Furious, di Jurassic World e di molti altri film. Molto Importante il connubio con Illumination di Chris Meledandri

A inizio luglio, il presidente di Comcast Mike Cavanagh ha annunciato la promozione di Donna Langley, già presidente di Universal Filmed Entertainment Group dal 2019, al ruolo di chairman NBCUniversal studio group & chief content officer. La manager in questo ruolo supervisionerà la produzione, il marketing e la distribuzione di contenuti cinematografici e televisivi per Universal Pictures, DreamWorks Animation (DWA), Focus Features, Universal Pictures International e Universal Pictures Home Entertainment. Non si è trattato, però, dell’unica promozione; Mark Lazarus, ad esempio, è stato nominato presidente di NBCUniversal Media Group e contestualmente Susan Rovner, che aveva la responsabilità dei contenuti streaming e Tv, ha lasciato il gruppo.

I successi

The Wrap ha dedicato un lungo e articolato profilo a Donna Langley che è entrata in Universal nel 2001 in qualità di vicepresidente della produzione; in un mondo in cui c’è un continuo ricambio di manager, Langley è in Universal da 22 anni dove ha ricoperto anche gli incarichi di President of Production e Co-Chairman di Universal Pictures. Anche le persone che lavorano strettamente con lei, come il capo del marketing Michael Moses, il capo della produzione Peter Cramer, e il vice presidente Peter Levinsohn, sono in Universal da decenni, e questa stabilità rappresenta un vantaggio operativo.

Si può dire che il percorso della manager sia nato sotto una buona stella dato che al suo ingresso in Universal uscì il primo episodio della saga di Fast&Furious; 205 milioni di dollari di incasso in tutto il mondo a fronte di un budget di 40 milioni. Per The Wrap questo film ha rappresentato il tipo di produzione che Donna Langley avrebbe poi incentivato.

La saga di Fast&Furious è uno dei maggiori successi per Donna Langley

Del 2014 – ovvero un anno dopo essere diventata presidente di Universal Pictures – è l’affermazione di Lucy di Luc Besson con 470 milioni di dollari di box office e 40 milioni di budget. Nel 2015 Universal batté ogni record incassando 6,8 miliardi di dollari grazie a blockbuster quali Jurassic World (1,6 miliardi di dollari di box office) e Minions (1,1 miliardi di dollari) ma anche a successi meno scontati come il biopic sugli N.W.A. Straight Outta Compton con 200 milioni di dollari e come la commedia Un disastro di ragazza di Amy Schumer con 140 milioni.

Donna Langley – riporta sempre The Wrap – nella sua carriera spesso ha puntato su film originali diretti da registi poco conosciuti. Tra i titoli, ad esempio, si possono citare di Giù le mani dalle nostre figlie (2018, 94 milioni di dollari) di Kay Cannon o Queen and Slim di Melina Matsoukas (2019, 48 milioni di dollari). Ci sono stati anche successi come Le amiche della sposa con oltre 300 milioni di dollari, senza dimenticare la saga di Cinquanta sfumature di grigio che ha fruttato oltre 1,3 miliardi di dollari; da ricordare anche Il viaggio delle ragazze (140 milioni di incasso), Get Out di Jordan Peele (255 milioni di dollari), la trilogia di Pitch Perfect.

Tra i successi si possono annoverare anche Hobbs & Shaw, Us, Downton Abbey, Harriet, Good Boys, Yesterday, Glass, Halloween, Il Grinch, Pets – Vita da animali 1 & 2Split, Atomica Bionda, Poliziotto in provaCattivi viciniUnbroken, Les Misérables, La teoria del tutto, The Danish Girl e Ray.

A parte il tentativo non riuscito di trasformare i Classici Universal in un mondo cinemagtografico in stile MCU, uno dei meriti di Langley è quello di aver puntato su marchi indipendenti come Illumination e Blumhouse e su franchise di produzione propria. Anche se Donna Langley inizialmente non è stata la responsabile di alcune di queste properties – il primo Jurassic Park, ad esempio, è del 1993 e Cattivissimo me del 2010 – i rapporti che ha instaurato con il ceo di Illumination, Chris Meledandri, e con la star di Fast and Furious, Vin Diesel, sono stati le ragioni principali per cui i film hanno continuato ad essere prodotti e ad avere successo (la saga di Fast&Furious ha fruttato a Universal ben 7,33 miliardi di dollari di box office).

Negli ultimi anni, alcuni importanti registi hanno deciso di legarsi a Universal. Basti citare Christopher Nolan, James Wan, Jordan Peele e anche Daniel Kwan e Daniel Scheinert, autori del film premio Oscar Everything Everywhere All At Once.

Oppenheimer di Christopher Nolan è uno dei titoli più attesi per Universal questa estate

Nuovo pubblico con il Premium Video on Demand

Il percorso professionale di Donna Langley è tutto all’insegna dei film per il grande schermo ma si stanno rivelando importanti anche i ricavi ottenuti con il PVOD – Premium Video on Demand.  D’altra parte, Universal è stata uno dei primi studios a muoversi in questa direzione con i film proposti a noleggio dopo soli 17 giorni dall’uscita in sala al prezzo di 25 dollari o 30 dollari per l’acquisto. Langley a inizio giugno aveva dichiarato al New York Times che il PVOD è diventato «una nuova importante fonte di entrate che non esisteva tre anni fa» e che ha avuto un «impatto enormemente positivo» sull’attività dello studio. Il quotidiano americano scrive che in meno di tre anni Universal ha generato più di un miliardo di dollari in PVOD, senza che questo incidesse sugli incassi al cinema. Vengono citati a tal proposito come successi film quali Minions – La vendetta di Gru ma anche Jurassic World e la franchise di Fast and Furious. Per la manager, quindi, il pubblico che sceglie il PVOD è diverso da quello che opta per il grande schermo. I titoli che si sono segnalati in modo particolare sono Super Mario Bros. – Il film che a giugno aveva incassato 75 milioni di dollari in PVOD, dopo 44 giorni esclusivi nei cinema. Sono andati bene anche Jurassic World – Dominion, I Croods 2 – Una nuova era e Sing 2, con oltre 50 milioni di dollari e sono 14 i film che hanno totalizzato oltre 25 milioni di dollari. Il PVOD funziona anche per i film di qualità quali Belfast o La signora Harris va a Parigi che ne hanno beneficiato con oltre 5 milioni di dollari. Questa nuova fonte economica sembra aver dato una vera e propria spinta anche a film come The Northman di Focus Features e Ambulance di Michael Bay. L’80% degli incassi in Premium Video on Demand arriva da iTunes e Google Play.

 

 

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