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Super Mario Bros., mamma mia che fenomeno. Tutti i dati

Analisi del fenomeno cinematografico dell’anno. Le rilevazioni di Cinexpert fotografano il pubblico che ha decretato il successo del film di animazione di Universal. I numeri delle città e dei mercati mondiali

Un grande successo, che ha conquistato i giovani (ma non solo), e che ha scalato velocemente i vertici della classifica del box office. L’uscita di Super Mario Bros. – Il film, mercoledì 5 aprile distribuito da Universal Pictures Italy, ha dato infatti una scossa dinamica a tutto il mercato. Fin dal primo giorno, con una partenza di 1,2 milioni di euro, l’animation coprodotto da Illumination Ent. e Nintendo, aveva dato segnali di potersi rivelare un fenomeno anche al di sopra delle attese. Nei primi cinque giorni il box office era stato di 7 milioni di euro, saliti a 9 milioni al termine della prima settimana – sfruttando molto bene il periodo pasquale – per poi passare a 13,7 milioni alla fine della seconda, 16,8 milioni al termine della terza per arrivare a superare i 20 milioni il 12 giugno (data termine della nostra rilevazione in base ai dati fornitici da Universal), dopo una lunghissima tenitura nei cinema italiani. Un dato che lo ha portato al primo posto nella classifica dei miglior incassi dell’anno, davanti ad Avatar-La via dell’acqua con 17,2 milioni nel 2023 (ma il film complessivamente ha raggiunto quota 44,7 milioni). Super Mario dopo 12 giorni aveva raggiunto il 66% del suo incasso totale, con il rimanente 34% “spalmato” nelle settimane successive.

Andamento progressivo del film

Andamento progressivo settimanale

Quale pubblico?

Quando ci si trova di fronte a fenomeni cinematografici di questo tipo, molto spesso è perché un determinato film è riuscito ad andare oltre il proprio target di riferimento e ad attrarre diverse fasce di età. I dati di CinExpert, progetto frutto della collaborazione tra Cinetel, Ergo Research e Vertigo Research, e condivisi da Universal, analizzano il pubblico del film nel mese di aprile, durante il quale Super Mario aveva totalizzato 2,4 milioni di presenze per 18 milioni di spettatori, il 90% del suo totale.

Il pubblico, segnala CinExpert, è risultato composto in leggera prevalenza da maschi (53%). Dal punto di vista anagrafico il film è risultato in forte accentuazione sugli under 25 (50% delle presenze vs una media del 31%) e il 44% degli spettatori appartiene al target dei Casual, ovvero di chi va al cinema meno di cinque volte all’anno (i Frequent – 13% – sono coloro che vanno al cinema oltre 10 volte all’anno mentre i regular – 43% – staccano tra i 5 e i 10 biglietti); la forte presenza di spettatori non abituali, è stata sicuramente un fattore del successo di Super Mario Bros e fa capire come i poco frequentanti siano stati attratti dalla novità della proposta, anche grazie a una campagna di comunicazione che ha saputo coinvolgerli. Il film ha avuto una bella risposta anche dal target 35-49 anni (25%), fascia di età che probabilmente negli anni aveva preso dimestichezza con il gioco da cui poi è stato sviluppato il film e che era stato lanciato nel 1985.

Sebbene Super Mario Bros. – Il film abbia ottenuto un ottimo risultato anche presso i 35-49enni, la classe presso cui ha saturato maggiormente la domanda cinematografica è stata quella degli under 14 (l’87% dei giovanissimi che si sono recati in sala nel periodo lo ha fatto per vedere questo film), seguita dai 15-24enni (61%). Contributo minimo (e legato presumibilmente soltanto a logiche di accompagnamento) da parte degli over 50.

Super Mario vs altri animation

Il confronto tra il profilo del film di Universal e quello di alcuni dei principali animation in sala negli ultimi due anni mostra come il film sia stato in grado di smarcarsi dal core target tipico di questo genere di titoli, ovvero quello degli under 14, e ottenere un buon contributo anche da altre classi di età (senza il quale non è possibile ottenere importanti risultati in termini di box office). La fascia 15-24 anni, ad esempio, ha inciso maggiormente per Super Mario rispetto a Il gatto con gli stivali e Sing 2 ed è sostanzialmente in linea con Minions 2. Questi quattro film “soffrono” nella fascia 25-34 anni ma ottengono buoni riscontri dal target 35-49 anni.


L’andamento tra province e città

Super Mario è stato proiettato in 679 cinema, di cui 326 al Nord (praticamente il 50% del parco sale), 160 al Centro e 193 tra Sud e nelle Isole. L’incasso si è concentrato per il 51% al Nord, mentre Centro e Sud si dividono il restante 49%.

Gli incassi suddivisi per area

Se consideriamo i dati delle province, i risultati evidenziano che solo quella di Roma che ha superato i 2,2 milioni di euro di box office. Seconda posizione per la provincia di Milano con 1,7 milioni di euro, mentre seguono appaiate Torino e Napoli. Oltre i 500 mila euro, in quinta posizione, troviamo poi la provincia di Firenze. Per quanto riguarda la top 10 delle città, una avvertenza. Nel computo degli incassi abbiamo considerato – dove presenti – anche i multiplex dei comuni limitrofi ai capoluoghi che vengono comunque frequentati con regolarità dagli abitanti delle città. È sempre Roma a primeggiare con 1,9 milioni di euro (incluse anche le piazze di Fiumicino e Guidonia). A breve distanza segue Milano con 1,7 milioni di euro, computando anche le piazze di Cerro Maggiore, Assago, Melzo, Paderno Dugnano, Pioltello, Rozzano, Sesto San Giovanni (tutti comuni in provincia di Milano e in alcuni casi praticamente inglobati nella città) ma anche Vimercate (MB). Napoli con 778mila euro (grazie alle piazze di Nola, Afragola e Casoria), precede Torino (con Moncalieri e Beinasco). Quinta piazza per Firenze (con Campi Bisenzio). Bologna (con Casalecchio di Reno), precede Palermo mentre Genova è davanti a Catania – che entra in top 10 grazie alle piazze limitrofe di San Giovanni La Punta e Belpasso – e a Bergamo (trainato dalle piazze di Azzano San Paolo e Curno). Le prime dieci aree urbane hanno raggiunto i 7 milioni di euro, il 35% del box office complessivo del film.

 

Top 10 città

A proposito invece dei risultati delle agenzie, è la Lombardia a guidare la classifica piuttosto nettamente con 4 milioni di euro e una quota del 20% del box office, davanti al Lazio con circa 3 milioni e al Veneto con 2,3 milioni di euro. Rispetto al periodo pre pandemico, le agenzie con Super Mario hanno confermato il loro peso commerciale con un paio di eccezioni. Se l’Emilia Romagna negli anni precedenti al Covid aveva una quota di oltre il 10% del box office, con questo film è scesa all’8,8%, anche in conseguenza della doppia ondata di maltempo che ha flagellato la regione tra fine aprile e metà maggio, mentre salgono la Campania (da 7,8% a 8,8%) e Sicilia (dal 5,1% al 6,3%), segno che il film in alcune aree del Sud ha avuto un buon appeal.

Gli incassi delle agenzie

2D, 3D E IMAX

Super Mario Bros. ha avuto anche una distribuzione nel formato 3D che ha totalizzato 1.475.326 euro contro quella in 2D di 18.690.036 euro. La quota del 7% sull’incasso per il formato tridimensionale è un risultato più che discreto se si pensa che la quota media di mercato dei film 3D nel 2017-2019 è stata dell’1,6% (dati Anec/Anica). Limitato, invece, il risultato ottenuto dalla pellicola nelle cinque sale Imax con 185.150 euro di box office. Per quanto riguarda i circuiti, sono andati molto bene Uci con una quota di oltre il 23% sul box office e anche The Space con una market share di oltre il 22%.

Incassi 2D e 3D

Gli incassi mondiali

Il film di Illumination Ent. e Nintendo è stato un grande successo ovunque. Basti pensare che dal momento della sua uscita Super Mario ha raggiunto un box office worldwide di 1,3 miliardi di dollari, piazzandosi in testa nella classifica dell’anno e al diciottesimo posto in quella di tutti i tempi. L’animation è diventato l’incasso principale per un film di Illumination Ent., avendo superato Minions, a quota 1,1 miliardi di dollari.

Il mercato principale è stato quello di Usa e Canada con 570 milioni di dollari. Straordinaria la risposta del Messico, secondo mercato con 87 milioni di dollari e terzo il Giappone con 84,6 milioni. Primo mercato europeo, la Gran Bretagna con 66 milioni di dollari, davanti a Francia e Germania con 57 e 53 milioni rispettivamente. Molto lontane la Spagna con 28 milioni di dollari e l’Italia con circa 22 milioni di dollari. La delusione è rappresentata dalla Cina, dove Super Mario non è andato oltre i 24,5 milioni di dollari e probabilmente ci si poteva attendere qualcosa di meglio dalla Corea del Sud con 18 milioni di dollari.

Incassi nei mercati internazionali

Fonte: rielaborazione di Cineguru su dati forniti da Universal

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