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Arcadia, 25 anni di grande cinema

Laura Fumagalli presenta gli eventi realizzati quest’anno nel multiplex di Melzo (MI) per celebrare l’anniversario. Dal 1997 il cinema è un punto di riferimento per tutti gli appassionati del grande schermo

Quando si pensa a cosa debba offrire un multiplex/cinema in termini di livello tecnologico e qualità della proiezione, a operatori e pubblico – per lo meno quello lombardo – viene in mente l’Arcadia di Melzo (MI) che il 30 maggio ha compiuto 25 anni di attività. Fortemente voluto da Piero Fumagalli, storico esercente fin dal 1979, l’Arcadia è stato il primo multiplex interamente italiano aperto nel nostro Paese che ben presto è diventato un punto di riferimento per il pubblico grazie anche al forte appeal rappresentato dalla celeberrima sala Energia, punto di riferimento per eventi e proiezioni speciali. In oltre quarant’anni di attività cinematografica, la famiglia Fumagalli ha portato al cinema oltre 25 milioni di spettatori.

Laura Fumagalli, che insieme al padre Piero e alla sorella Paola gestisce non solo il cinema di Melzo ma tutto il circuito – che comprende le strutture  Arcadia di Bellinzago Lombardo (MI), Erbusco (BS) e Stezzano (BG) – racconta tutti gli eventi realizzati per celebrare i venticinque anni di attività del cinema: «A febbraio abbiamo iniziato a festeggiare questo importante anniversario per Arcadia con la proiezione in 70MM, in sala Energia, di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh; Arcadia è l’unico cinema commerciale in Italia a poter proiettare i film in questo formato e ci piace proporre al nostro pubblico questo particolare livello tecnologico di proiezione; avevamo presentato in 70MM anche il precedente Assassinio sull’Orient Express. Come cinema siamo molto legati a Kenneth Branagh perché il suo Hamlet è stato uno dei primissimi film proiettati in Arcadia pochi giorni dopo l’apertura; anche quello in 70MM. Stimiamo molto Branagh che è un grande sostenitore dei film su grande schermo; Assassinio sul Nilo è stato rimandato più volte proprio perché il regista ha voluto che uscisse al cinema. Per l’occasione lo abbiamo fatto vedere anche in lingua originale, cosa che ha attirato un pubblico più ampio che ama vedere i film in inglese e che viene anche da molto lontano».

Cosa prevedono le vostre serate-evento?

«Cerchiamo sempre di coinvolgere per i nostri eventi le realtà e le associazioni del territorio per creare un programma che, oltre alla visione del film, offra più cose al pubblico. Per Assassinio sul Nilo, ad esempio, abbiamo coinvolto un’associazione di teatro i cui iscritti hanno accolto il pubblico indossando vestiti anni ’30. Belfast è un film in cui emerge tutto l’amore di Kenneth Branagh per il cinema ed è stato molto apprezzato anche in sala Energia. Per questa pellicola abbiamo condiviso un videomessaggio del regista in cui si fa portavoce dell’unicità dell’esperienza cinematografica. Ribadisce che, nonostante Belfast sia un film intimo e personale, va visto al buio e su grande schermo che è l’unico formato che può valorizzare ogni dettaglio della “pellicola”. Lui non condivide – e anche noi siamo d’accordo – che solo le grandi produzioni si esaltino su grande schermo ma tutti i film sono più apprezzati se visti al cinema. In sala Energia, ad esempio, abbiamo proposto anche Ennio».

Per Assassinio sul Nilo, gli iscritti a un’associazione teatrale hanno accolto il pubblico con vestiti anni ’30

Cosa avete allestito in particolare per il documentario su Ennio Morricone?

«Chi ha visto il film di Giuseppe Tornatore in Arcadia sicuramente ha vissuto un’esperienza che ricorderà a lungo. L’evento ha coinvolto scuole di musica locali che nel foyer hanno eseguito dal vivo musiche del maestro per rendere ancora più piacevole la serata. Continuando poi con gli eventi, per Doctor Strange nel multiverso della follia abbiamo organizzato una serata di forte impatto, lanciata su tutti i nostri social; abbiamo coinvolto una scuola di musica con quarantacinque giovani musicisti che hanno eseguito le musiche dei film Marvel davanti a un pubblico entusiasta. Queste sessioni di concerto le abbiamo ripetute in modo tale che chi usciva dagli spettacoli pomeridiani poteva ascoltarle e, ovviamente, chi veniva per quelle serali si intratteneva prima della proiezione. Come sempre, abbiamo coinvolto i cosplayer vestiti come i personaggi del film. Sono tutte iniziative che catturano sempre il nostro pubblico».

Un pianista intrattiene il pubblico suonando musiche del maestro Morricone prima di Ennio

Come reagiscono gli spettatori?

«Durante la visione, l’aspetto più emozionante per noi è vedere la sala Energia con oltre 600 spettatori che partecipano attivamente. Si tratta di un pubblico molto rispettoso dell’evento cinematografico che si fa trascinare dalle sensazioni che trasmette la pellicola; per Doctor Strange ci sono stati applausi e molto coinvolgimento, e questo ci ripaga di tutto il lavoro che facciamo».

Venendo alle uscite più recenti, cosa ci può dire di Top Gun: Maverik?

«Anche Tom Cruise è un convinto sostenitore della proiezione cinematografica su grande schermo. Ha aspettato che le sale riaprissero perché solo al cinema Top Gun si apprezza nella sua spettacolarità. Prima del film c’è un suo videomessaggio che facciamo sempre vedere e che vale il prezzo del biglietto. Tom Cruise spiega agli spettatori gli anni che ci sono voluti per realizzare il film, gli sforzi compiuti da tutta la troupe e solo sul grande schermo si può apprezzare al meglio tutto il lavoro fatto. Abbiamo riscontrato che questo messaggio è di grande presa sugli spettatori».

Nel foyer dell’Arcadia un’orchestra suona brani delle colonne sonore dei film Marvel

E per Jurassic World – Dominion?

«Arcadia è l’unico cinema in Italia con la riproduzione di un T-Rex in dimensioni reali nel foyer; ci siamo sentiti particolarmente coinvolti, quindi, dall’uscita del nuovo capitolo della saga. Abbiamo lavorato con Universal Italia per la realizzazione di video in cui il nostro T-Rex interagisce con i dinosauri del film; abbiamo poi lanciato il video su Instagram».

Stanno poi per uscire Elvis e Thor, Love and Thunder. Cosa avete in programma?

«Per Elvis abbiamo contattato i Like Elvis, un complesso rock che eseguirà dal vivo le canzoni più famose di Presley sempre nel foyer; questo accadrà il 22 giugno dalle 20.30 in poi. Una vera serata rock n’roll; speriamo che il pubblico balli prima del film. Abbiamo poi contattato tutte le scuole di musica del territorio per cercare di allargare la platea e non coinvolgere solo la fanbase di Elvis. Il film di Baz Luhrman non è un blockbuster; è un prodotto di qualità per un target più adulto che però noi valorizzeremo in sala Energia e che potrebbe rivelarsi una bella sorpresa. Proseguiremo il 6 luglio con il nuovo Thor. Partiremo con le proiezioni alle 10 del mattino; alle 19.50 – poi – grande serata con cosplayer e allestimenti speciali. Gli appassionati dei film Marvel sono sempre venuti al cinema; non si sono fatti scoraggiare dalle mascherine o dalle restrizioni».

Come mai sembra che il pubblico italiano si sia disamorato del grande schermo di più che nel resto d’Europa?

«Le restrizioni sono state un problema e hanno disorientato lo spettatore; si è creata confusione e sono state un disincentivo. Poi sicuramente, al di là dei film di maggior richiamo per i ragazzi, Ennio, Belfast, Assassinio sul Nilo e Licorize Pizza, non c’è stata un’offerta di film per un pubblico senior così costante come c’è stata per i più giovani. Il prodotto italiano forte è poco presente, anzi quasi inesistente. Solo Me contro te – Persi nel tempo a inizio gennaio, Ennio, Il sesso degli angeli di Leonardo di Pieraccioni e Nostalgia di Mario Martone hanno superato il milione di incasso; aggiungo anche È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino per il quale, però, essendo stato distribuito da Netflix, i dati di box office nelle sale non sono disponibili. Un po’ poco a fronte di una produzione quantitativamente molto numerosa»

Ripercorrendo velocemente questi venticinque anni, quali sono stati i vostri grandi successi?

«Se penso a questi venticinque anni di Arcadia, mi viene in mente il grandissimo successo di Titanic nel 1998 che rimase in programmazione per mesi e che fu un grandissimo successo in sala Energia. Penso a tutti gli eventi legati a Star Wars, Harry Potter, Il signore degli Anelli. L’anno scorso Warner ripropose tutta la trilogia; la sala Energia ha fatto il miglior risultato per sala in Italia per presenze e incassi. Il pubblico è tornato a rivedere tutti i tre film al cinema malgrado si tratti di titoli che hanno ormai vent’anni e che sono stati visti e rivisti in dvd o in televisione. Un altro ever green in sala Energia è 2001: Odissea nello spazio; ogni volta che viene riproposto mobilita il pubblico, ormai intergenerazionale che vede padri e figli insieme».

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