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Gli incassi (deboli e prevedibili) di febbraio

A causa di un’offerta di prodotto non all’altezza, risultati mediocri per questo mese. E purtroppo marzo non promette molto meglio…

Di sicuro, non possiamo definirci sorpresi dai dati di febbraio 2023, in cui si sono ottenuti poco più di 28 milioni di euro (28,4M, per la precisione). Iniziamo subito vedendo i numeri assoluti del mese in questi ultimi anni:

Nota positiva: siamo andati decisamente meglio di febbraio 2022. Nota negativa: ci mancherebbe altro, visto che quel mese era stato ancora vittima della paranoia di “sale luogo del contagio del Covid” e con pochissimo prodotto uscito (praticamente, zero film italiani importanti arrivati quel mese, a parte la sorpresa Ennio, che comunque aveva fatto delle anteprime a gennaio). I confronti con gli anni passati non sono incoraggianti. Febbraio 2020 ovviamente è stato un mese a metà, con la seconda parte che vedeva già gli effetti della pandemia, forse prima che in altri settori (film rinviati e pubblico intimorito). In ogni caso, si era arrivati a 42 milioni. Nel 2019, eravamo a 50 milioni ed era comunque un dato negativo, considerando che, come possiamo vedere, negli anni precedenti si stava sui 60-65 milioni. Insomma, non sono numeri adeguati per un mese invernale, che per noi italiani è fondamentale per far funzionare bene gli incassi. Ma vediamo i titoli che hanno ottenuti i dati migliori:

e confrontiamoli con la top ten del 2022:

del 2020:

e del 2019:

Per quanto riguarda il paragone con il 2022, la differenza non sta certo nei primi due titoli in classifica, visto che Ant-Man and the Wasp: Quantumania e Tramite amicizia hanno ottenuto 7,5M complessivi, mentre Assassinio sul Nilo e Uncharted erano a quasi 9M. Ma l’anno scorso nessun altro titolo aveva superato il milione e mezzo, mentre solo altri tre erano andati oltre il milione. A febbraio 2023, ci sono altri due titoli sopra gli 1,5M e altri tre sopra il 1M (quindi, sette in tutto sopra il milione). Insomma, nonostante tutte le problematiche per la pandemia, comunque febbraio 2022 aveva portato un pubblico maggiore a vedere i due titoli di testa, il che fa capire quanto ancora quest’anno i prodotti (soprattutto americani) che escono sono troppo pochi/poco forti, nonostante non ci sia più nessuna ragione sanitaria a giustificare queste scelte.

Inutile dire che i confronti con il 2020 e il 2019 sono particolarmente ‘duri’. Nel 2020 c’erano due film sopra i 5 milioni, tre sopra i 4M, cinque titoli sopra i 3M e sette sopra i 2M. Nel 2019 ne avevamo ben tre sopra i 6M, quattro sopra i 5M. E nessuno dei titoli in queste due top ten stava sotto il milione (a febbraio 2023 sono ben tre sotto questa soglia).

Le differenze? I film italiani di allora erano decisamente più forti, considerando che stiamo parlando di Odio l’estate (6,6M) e Gli anni più belli (5,1M) nel 2020 e 10 giorni senza mamma (6,1M) nel 2019. D’altronde, nel 2019 c’erano due titoli stranieri (il secondo Dragon Trainer e Green Book) sopra i 6M.

Qui va segnalata una questione importante: i titoli italiani usciti in questi due mesi del 2023 hanno funzionato bene. Ma il problema è che continuiamo a non avere tutto il prodotto commerciale di cui avremmo bisogno (basti dire che da più di tre anni non abbiamo né un film di Zalone, né un prodotto tutto incentrato su Ficarra & Picone, visto che La stranezza non può essere considerato tale).

In effetti, a livello di quote nazionali, questo mese siamo decisamente scesi rispetto a gennaio (quando si era addirittura sopra il 42%), con una quota del prodotto italiano più le coproduzioni a maggioranza italiana che rappresentano poco meno del 23%. Emblematico che a febbraio 2023 ci siano due titoli italiani in top ten (il secondo piazzato Tramite amicizia e il sesto, Il primo giorno della mia vita, con un incasso complessivo di circa 3,5M in due), mentre nel 2020 e nel 2019 erano tre (ma soprattutto, con risultati assoluti molto più alti). In effetti, a febbraio 2023 i film italiani incassano circa 6,5M, a febbraio 2020 erano 16,9M, a febbraio 2019 erano 13,2M.

E veniamo ai dati che si ottengono tra gennaio e febbraio, che possiamo vedere qui:

Come si può vedere, eravamo sempre sopra i 110 milioni di euro anche nei casi peggiori, con una tendenza negli ultimi anni intorno/sopra i 130/140M (la media nel periodo 2010-2020 è di 153M). Per fare un esempio, nel 2018 eravamo a 144M (quasi il doppio di quello che è avvenuto a gennaio/febbraio 2023) e quell’anno si sarebbe chiuso (male) a 555M. Questo non significa assolutamente che chiuderemo il 2023 a poco meno di 300M, sicuramente faremo meglio. Ma è chiaro che non siamo di fronte a una partenza meravigliosa.

Per quanto riguarda i distributori, in testa a febbraio ovviamente c’è Disney (quasi 10 milioni, per la precisione 9,8M, e una quota del 34,5%), seguita a distanza da Warner con 3,7M e il 13% e 01 Distribution (2,8M e 10,1%).

Ma cosa possiamo aspettarci da marzo? Come indicato già nello strillo dell’articolo, non è il caso di farsi troppe illusioni. Il prodotto più forte potrebbe essere Creed III, visto che il primo episodio aveva conquistato 5,4M e il secondo 7,2M. Anche a non considerare che erano dati pre pandemia e che qui manca Stallone (e a mio avviso questo pesa), credo proprio che sia difficile andare sopra i 5/6M (e non è detto che ci si riesca).

Gli altri due titoli americani forti sono il sequel di Shazam e il quarto episodio di John Wick. Il primo Shazam aveva fatto 3,7 milioni da noi. Il tracking in America per ora lo dà a 35-40M, mentre il primo aveva aperto con 53M. Anche a essere ottimisti e a pensare che possa ripetere i dati dell’originale, lo porto a non più di 2,5-3M, considerando che avrà solo due settimane di sfruttamento a marzo. Per John Wick, il terzo episodio aveva fatto 3,2M, ma era anch’esso uscito in pre-pandemia. E questo esce il 23 marzo, quindi non esprimerà tutto il suo potenziale a marzo (avrà solo un sabato e una domenica a disposizione), continuando a incassare anche ad aprile. A essere molto ottimisti, quindi, a marzo lo dò a 2-2,5M. Su Scream VI, considerando i dati del precedente (un milione, ma era un momento in cui la gente disertava le sale), sarei felicissimo già di 1,5M.

Capitolo cinema italiano. Mixed by Erry è veramente un titolo difficile da valutare, potrebbe essere una grande sorpresa o avere difficoltà a trovare un pubblico ampio. Per non sbagliare (troppo), consideriamolo per ora a 1,5-2M. Dato simile (ma più vicino a 1,5M) dovrebbe portare a casa L’ultima notte d’amore. Aggiungiamo a questi titoli italiani l’evento con il concerto di Ligabue (4-500.000 euro?). I film che escono il 30 marzo (in particolare, Dungeons & Dragons) non li considero particolarmente impattanti sui dati, visto che in questo mese forniranno solo due giorni di incassi, peraltro giovedì e venerdì.

Sommando tutti questi film, siamo a 16M (e forse sono ottimista). Anche a considerare le teniture di gennaio (direi non più di 5-6M che si aggiungono) più gli altri titoli di marzo (speriamo che possano essere delle belle sorprese Educazione fisica e What’s Love?), si rischia di non raggiungere i 30M (quasi impossibile comunque pensare di superare i 35M). probabilmente, potremmo pensare a una cifra tra i 28 e i 33M. Insomma, anche a marzo non siamo messi benissimo…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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