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Quanti cinema hanno chiuso con la pandemia?

La pandemia ha messo in ginocchio l’esercizio. Si parla spesso di locali che hanno cessato l’attività. Abbiamo fatto una sorta di censimento per capire dove la crisi si è fatta più sentire. Ci sono, però, anche segnali positivi

Il tema dei cinema che chiudono è un argomento doloroso per chi segue il settore. Di crisi delle sale se ne parla da diversi anni ma il tema è diventato di maggiore attualità con l’esplosione della pandemia Covid che ha messo in ginocchio la filiera del cinema e in particolare l’esercizio. I periodi di chiusura forzati, il mercato che sta stentando a tornare a livelli accettabili, unitamente ai recenti problemi legati ai costi di gestione delle sale e al caro bollette, per alcuni cinema hanno rappresentato un ostacolo troppo alto per essere superato. In questa analisi abbiamo cercato di “censire” gli schermi che hanno cessato definitivamente di operare in questi anni di Covid, tra 2020 e 2022. Premessa doverosa. Si tratta di un calcolo non semplice che abbiamo potuto fare incrociando informazioni da noi raccolte con i dati forniti dalle sedi Anec regionali ma che rimane comunque un work in progress; i numeri, infatti, non possono essere considerati definitivi in quanto mancano i riferimenti dei cinema non iscritti all’Anec e più difficili da intercettare. Dall’Acec ci è stato comunicato che nessuna Sala della Comunità ha chiuso i battenti e questa è una bella notizia. Il quadro che emerge è quindi, purtroppo, in difetto. Però lo scenario è abbastanza chiaro per le tipologie più in difficoltà e per le Regioni in cui si è registrato il maggior numero di stop.

L’aspetto positivo da sottolineare, che è emerso dal dialogo con le sedi Anec regionali, è che sono momentaneamente chiusi diversi locali in fase di ristrutturazione e che quindi riapriranno e non mancano cinema che, invece, hanno ripreso a operare proprio in questi mesi completamente rinnovati. Un segnale di vitalità da non trascurare pur in questa fase critica.

Quanti e quali cinema

Dalla nostra indagine risultano definitivamente fermi 133 schermi per 63 cinema. Le regioni più colpite dalle chiusure sono risultate la Lombardia e la Campania con 14 e 13 cinema rispettivamente, davanti alla Puglia con 7 e al Lazio con 6. Alcune regioni, come Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, ma anche Molise, Calabria e Basilicata, non hanno registrato saracinesche definitive.

 

Come prevedibile la tipologia più martoriata è risultata quella delle monosale con 34 cinema fermi, ma soffrono molto anche le piccole multisale da 2 a 4 schermi (22 chiusure). Non mancano, però, all’elenco anche i multiplex. Segnaliamo, ad esempio, la cessata attività dei complessi Starplex di Cortenuova (BG) e Corte Franca (BS) e del Cineplex Arcobaleno di Colonnella (TE). Si tratta di cinema che non potevano più resistere economicamente? Che non riuscivano ad intercettare il poco pubblico tornato al cinema? Oppure che si trovavano di fronte ad affitti molto elevati, soprattutto per quanto riguarda i multiplex? Probabilmente, un insieme di questi fattori ha portato i gestori ad arrestare la loro attività.

 

Schermi attivi nei giorni della settimana

Le difficoltà che sta attraversando l’esercizio sono confermate anche dal confronto giorno per giorno tra il numero medio di schermi in attività nel 2019 rispetto al 2022 (fonte Cinetel). Le differenze numeriche tra i due anni non stanno a indicare che ci troviamo di fronte a schermi definitivamente chiusi; bisogna considerare anche i tanti locali in ristrutturazione e il numero crescente di cinema che hanno optato per attività stagionali o comunque non più lungo tutto il corso della settimana.

La differenza di schermi operativi risulta più contenuta il sabato e la domenica, con una flessione inferiore al 15% quest’anno rispetto a tre anni fa, mentre è molto più marcata  nei feriali, soprattutto lunedì e martedì, con un calo di oltre il 20%.

Il trend che si sta delineando

Se prediamo il confronto tra gli schermi operativi la domenica rispetto al lunedì, nel 2019 vediamo una differenza media del 14% (3.088 sale contro 2.701). Cambia la percentuale nel 2022 con una differenza tra il lunedì e la domenica del 21% (2.636 sale contro 2.081). Questo vuol dire che quest’anno sta aumentando nettamente il numero di locali che sono chiusi nei feriali. Anche questo è un segnale tangibile del momento di difficoltà, con diversi esercenti che non riescono più a essere operativi sette giorni su sette. Man mano che ci si avvicina alla fine della settimana, invece, il gap si riduce; ad esempio il venerdì in media gli schermi operativi sono solo il 6% in meno rispetto alla domenica (ma nel 2019 la percentuale era del 3%). Gli esercenti tenderanno a concentrare la fruizione cinematografica soprattutto nei week-end. Non si sa se la scelta di tanti gestori di limitare i giorni di apertura solo dal venerdì alla domenica sarà sufficiente a salvare economicamente le sale. Si spera che sia solo un fenomeno temporaneo, in attesa che il mercato si riprenda e che soprattutto ci sia una tregua per quanto riguarda il caro bollette. Il problema è che si tratta spesso di cinema di periferia o della cosiddetta profondità; locali che sono presidi importanti per le comunità e che se dovessero chiudere, rappresenterebbero un danno sociale non indifferente.

ARTICOLO AGGIORNATO CON NUOVI DATI ALLE ORE 14.45 DEL 4 NOVEMBRE.

One thought on “Quanti cinema hanno chiuso con la pandemia?

  1. A Corte Franca credo ci sia anche il problema dei proiettori Sony ereditati dalla eccellente gestione Multiplex Nexus del compianto Filippo Gamba, che si guastano tutti inesorabilmente per un difetto di progettazione, rendendo obbligatoria la sostituzione.

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