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Dati negativi per WBD e Paramount

Sono usciti i risultati delle trimestrali delle due major, con problemi derivanti dai minori ricavi pubblicitari e dalle loro piattaforme…

In questi due giorni, sia Warner Bros. Discovery che Paramount hanno comunicato i dati dei loro terzi trimestri. E, in generale, non sono positivi.

Iniziamo da Warner Bros. Discovery, che in diverse metriche ha fatto peggio rispetto alle attese degli analisti. In particolare, i ricavi totali sono stati di 9,82 miliardi, contro i 10,37 miliardi attesi; la perdita per azione è stata di 95 centesimi rispetto ai 17 centesimi previsti; il totale degli abbonati ai servizi Direct to Consumer è aumentato di 2,8 milioni, rispetto ai 3,27M che ci si attendeva.

Uno degli aspetti che ha creato maggiori problemi, è stato il calo dei ricavi dalla pubblicità, passati dai 2,7 miliardi del secondo trimestre ai 2 miliardi del terzo. E, in questo senso, si prevede che anche nel quarto trimestre la situazione rimanga preoccupante.

Un altro fattore negativo sono state le poche uscite theatrical, che hanno portato a un calo dei ricavi in questo settore, passati a 3,088 miliardi (-5%). E il calo di uscite theatrical è anche stata segnalata come la causa di minori ricavi sul fronte di prodotti che vanno in pay TV. Ovviamente, anche per WBD i costi del Direct to Streaming superano decisamente i ricavi, tanto che l’EBITDA rettificato per questo settore vede una perdita di 634 milioni, più del doppio dello scorso anno (309 milioni). Non è un caso che l’integrazione dei due servizi HBO Max e Discovery+, prevista per la prossima estate negli Stati Uniti, sia stata anticipata alla primavera 2023.

Una nota positiva arriva dalle politiche di riduzione del debito, passato dai 53 miliardi che si registravano nel secondo trimestre ai 50,4 miliardi attuali. Ma la strada, in questo senso, è ancora lunga. Nelle contrattazioni dopo la chiusura dei Mercati, il titolo in borsa ha perso più del 5%.

E passiamo a Paramount, partendo dalle cose positive. E’ andato ovviamente bene il theatrical (ed è curioso che è la seconda volta che lo diciamo, dopo il commento alla trimestrale Comcast: ma non era un settore morto?), trainato dai numeri enormi di Top Gun: Maverick (che ha tenuto straordinariamente bene dopo essere stato lanciato nel secondo trimestre), I ricavi sono aumentati del 48%, arrivando a 783 milioni, con un reddito operativo rettificato di 41 milioni, rispetto alla perdita di 24 milioni nell’analogo periodo del 2021.

I problemi iniziano ad arrivare però nel settore TV Media, dove la tendenza al cord-cutting ha sferrato un duro colpo. I ricavi sono diminuiti del 5%, stabilizzandosi a 4,95 miliardi, così come è in flessione (-11%) il reddito operativo rettificato, che ha fatto segnare 1,23 miliardi.

Perdite in aumento invece (ma non è certo uno shock) per il settore del Direct to Consumer. il reddito operativo rettificato ha visto una perdita di 343 milioni nel trimestre (erano stati 198M nell’analogo periodo del 2021), nonostante un aumento di abbonati (Paramount+ è arrivata a 46M contro i 43,3M del secondo trimestre) e di ricavi (+95% per la piattaforma).

Infine, dato preoccupante, il free cash flow ha visto una perdita di 333 milioni (a fronte di stime degli analisti che prevedevano un profitto di 136 milioni), peggiorando la situazione di un anno fa, quando la perdita era stata di 187 milioni. Il titolo Paramount Global ha così perso circa il 12% negli ultimi giorni.

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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