You are here
Home > Analisi > Bob Chapek e il futuro di Disney

Bob Chapek e il futuro di Disney

Negli ultimi giorni, l’amministratore delegato della società ha fornito tante informazioni importanti sulle prossime mosse di Disney…

Per essere un amministratore delegato che non sembra amare molto la comunicazione con i mass media, preferendo far parlare i fatti, Bob Chapek ha fatto diverse eccezioni nell’ultima settimana, concedendo diverse interviste a realtà come Deadline, Variety e l’Hollywood Reporter, oltre a partecipare a una conferenza importante, in cui ha fornito informazioni fondamentali sul destino di Disney, su cui penso sia utile soffermarsi.

La mia impressione? Bob Chapek si sta rivelando sempre di più un amministratore delegato capace di tirar fuori più soldi possibile da ogni attività e che sta cercando di migliorare i conti dell’unico settore che finora ha portato (come era previsto) a perdere cifre ingenti, ossia lo streaming. Ma partiamo dal discorso importante che Chapek ha fatto sulla gallina dalle uova d’oro, i parchi:

Vogliamo assicurarci che i nostri superfan che amano venire con abbonamenti annuali e utilizzare i parchi come parco giochi personale siano soddisfatti. Ma, allo stesso tempo, dobbiamo assicurarci che ci sia spazio nel parco per la famiglia di Denver che viene una volta ogni cinque anni. Noi non avevamo un sistema di prenotazione e non controllavamo il numero di abbonamenti annuali che distribuivamo. Francamente, l’abbonamento annuale aveva un valore così grande che le persone venivano in continuazione e l’accessibilità del parco era illimitata, mentre quella famiglia di Denver sarebbe arrivata al parco e non avrebbe potuto entrare. Non è una proposta equilibrata. Forse i superfan lo riterranno uno svantaggio del modo in cui consumano il parco, ma dobbiamo assicurarci che non stiamo ascoltando solo i bisogni dei nostri superfan, ma anche quelli di chi viaggia da tutto il Paese una volta ogni cinque anni. Quello su cui non ci piegheremo è dare a qualcuno un’esperienza tutt’altro che stellare nei parchi, perché ci sono troppe persone dentro. Se vogliamo avere questa regola fondamentale, bisogna iniziare a trovare un equilibrio su chi far entrare…

Mi sembra un concetto molto interessante. Di solito, ci si concentra sui consumatori che ti portano più soldi, ma in questo caso Chapek sta facendo attenzione a non perdere la fiducia anche di quegli appassionati che possono ‘spendere’ solo in rare occasioni. Non era scontato e trovo che sia una visione molto interessante di come difendere il brand Disney…

Lato cinema. Riferendosi a Encanto, Chapek ha riferito un concetto già espresso a inizio anno, quando ci si è accorti che Encanto era diventato un fenomeno straordinario su Disney+:

Per alcuni film, la distribuzione nelle sale è essenziale. Credo che alcuni grandi successi sia saggio lanciarli nelle sale e poi farli arrivare a Disney+, ma non credo che sia sempre necessario questo percorso per la nascita di un franchise.

Tecnicamente ha ragione (su serie come Mandalorian e tutto il merchandising legato a Baby Yoda, per esempio, c’è poco da discutere), ma personalmente sono convinto che, per qualsiasi film con delle ambizioni, un forte passaggio theatrical non possa che fare bene. E magari potrebbe anche essere utile una riflessione sull’uscita nei cinema di Encanto: è stato fatto tutto il possibile per farlo diventare un trionfo anche in sala? Io non ho la risposta, ma la domanda credo sia importante farsela…

E passiamo allo streaming, su cui ormai è chiaro che la società punta soprattutto al bundle tra Disney+, Hulu e ESPN+ (almeno negli Stati Uniti, l’unico Paese in cui questo è possibile):

“Come sapete, il bundle offre enorme valore e vantaggi al consumatore. Ma offre anche enorme valore e vantaggi ai nostri azionisti, perché il tasso di abbandono è straordinariamente basso”.

Qui la questione è semplice: qual è il prezzo giusto per il bundle? Il costo del bundle varierà da 12,99 dollari (con i tre servizi tutti con pubblicità, quando questa opzione sarà possibile per Disney+, a dicembre) ai 19,99 dollari (Hulu e Disney+ senza pubblicità, ESPN+ con pubblicità, non essendoci un’opzione per quest’ultima che non preveda gli spot). Io ho sempre ritenuto che i prezzi di Disney+ fossero troppo bassi e questa sembra essere anche l’opinione di Chapek, che intervenendo questa settimana alla Goldman Sachs Communacopia Tech Conference, ha dichiarato che la piattaforma era nata con un prezzo “decisamente assurdo” di 6,99 dollari e che ritiene che “il prezzo sia decisamente basso rispetto al valore che forniamo”. Inoltre, l’amministratore delegato ha affermato che “l’aumento dei prezzi non inciderà sensibilmente sul tasso di churn” e che le due offerte (con pubblicità e senza) dovrebbero produrre sostanzialmente gli stessi margini di guadagno.

Infine, capitolo Hulu. E’ ormai una partita a scacchi tra Chapek e Brian Roberts (CEO di Comcast, che detiene il 33% di Hulu), così da posizionarsi al meglio per stabilire chi prenderà il pieno controllo di questo servizio streaming (e, quindi, chi otterrà più soldi dalla vendita, magari mostrando di avere diverse opzioni). Anche se poco credibile come ipotesi, Roberts ha sottolineato come sia Comcast che altre società sarebbero interessate ad acquistare Hulu. Ma quanto varrebbe questa piattaforma senza i contenuti Disney?

Non certo i 45 miliardi di dollari che è stata valutata da qualche analista. Ma neanche i 27,5 miliardi di dollari che, dall’accordo tra Disney e Comcast, sarebbe la valutazione minima per chi volesse acquistare tutte le quote. Di sicuro, non è consigliabile per Disney continuare a investire pesantemente su un bundle che comprende anche Hulu (e sui suoi nuovi e vecchi contenuti), senza essere sicuri che a inizio 2024 (termine ultimo per trovare una soluzione) avrà la proprietà della piattaforma. Aspettiamoci quindi una soluzione in tempi più rapidi…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
Top
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI