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Mercati sempre più polarizzati, ma quanto?

Un’analisi della suddivisione dei film in Top 50 tra Italia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e Germania. Oltralpe il pubblico si distribuisce meglio tra i vari titoli in classifica

Da anni nei diversi mercati è in atto la tendenza alla concentrazione degli incassi su un numero limitato di titoli, con conseguente ridimensionamento del cosiddetto prodotto medio, quello che in Italia si caratterizzava per un box office tra i 4 e i 5 milioni di euro. Fenomeno che, come dimostra questa analisi, ha avuto nel 2002, nel 2010 e nel 2019 gli anni più significativi in Italia per quanto riguarda il “peso” di Top 10 e Top 20 negli incassi. Questa concentrazione dell’andamento del box office si è inevitabilmente accentuata in questo periodo di pandemia, con i cinecomic e i blockbuster per il target young a catalizzare prevalentemente le performance di tutti i mercati mentre fatica la produzione rivolta a un pubblico senior. Per analizzare l’andamento dei diversi Paesi, abbiamo preso in esame la top 50 di Italia, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Germania, per vedere quanto la top 10 incida sul totale e come vengono poi suddivisi gli altri incassi e per capire se i comportamenti del pubblico rispetto al grande schermo sono simili. Ovviamente si fotografa la situazione del primo semestre che si potrà poi confrontare con quella di fine anno per verificare se i trend sono rimasti simili o meno.

Italia

Nel nostro Paese la top 50 vale 130,8 milioni di incasso. Essendo il totale Cinetel pari a 142 milioni di euro, i primi 50 film rappresentano il 92% del totale box office. Analizzando la top 10, con i suoi 76 milioni complessivi ha una quota del 58% rispetto alla top 50 mentre i titoli dalla 11ma alla 20ma posizione, con 26,2 milioni di incasso, rappresentano una quota del 20%. Interessante il dato dei film dalla 21ma alla 30ma posizione che, con 14,3 milioni, ottengono l’11% di quota del campione analizzato. Sintetizzando, quindi, la Top 30 vale l’89% degli incassi della top 50. Come vedremo questo dato fa dell’Italia un mercato con una distribuzione degli incassi più articolata rispetto ad altri Paesi anche se, come prevedibile, il mercato più equilibrato è la Francia.

Francia

Oltralpe la Top 50 complessivamente supera i 50 milioni di spettatori (dato jpbox-office.fr), ovvero il 68% del totale mercato che nel primo semestre ha sfiorato i 73 milioni di presenze. Già da questo dato si capisce come in Francia il pubblico si distribuisca su più film rispetto all’Italia. La top 10 ha un peso del 56% tra i primi cinquanta titoli, seguiti dal 18% dei film dall’11ma alla 20ma posizione e dall’11% dei film dalla 21ma alla 30ma piazza. Complessivamente la top 30 ha una quota dell’85% delle presenze dei primi cinquanta film mentre la quota dalla 31ma alla 50ma posizione è del 15%, la più alta dei mercati analizzati in questo articolo.

Spagna

Passando alla Spagna, il Paese con i numeri più comparabili al nostro e con abitudini del pubblico abbastanza simili, vediamo come la Top 50 rappresenti un box office di oltre 160 milioni di euro (dato taquillaespana.es), contro i 130 milioni italiani. La Top 10, però, con 99 milioni di euro ha un’incidenza del 62% mentre i film dall’11ma alla 20ma piazza, con 29 milioni di euro, rappresentano il 19% del mercato. I primi 30 film arrivano complessivamente al 90% del box office del Top 50, contro l’85% della Francia e in linea con l’Italia.

Gran Bretagna

La Gran Bretagna, e vedremo poi anche la Germania, mostrano un tasso di concentrazione del box office molto alto nella Top 10 e anche nella Top 30. Complessivamente i primi 50 film totalizzano 629 milioni di dollari (dato boxofficemojo.com) e i primi dieci, con i loro 414,6 milioni, hanno una quota del 66%. La fascia dall’11ma alla 20ma piazza è il linea con quella degli altri mercati, vista la quota del 19% mentre i film dalla 21ma alla 30ma posizione (54 milioni di dollari), arrivano al 9%. Ai film dalla 31ma alla 50ma posizione non resta quindi che un 6% di quota, nettamente inferiore a quella registrata in Francia, Italia e Spagna.

Germania

Il mercato tedesco si allinea a quello inglese come concentrazione di quota mercato della Top 10. I primi cinquanta film ottengono un box office di 288 milioni di dollari (dato Boxofficemojo.com), di cui 192 milioni sono quelli incassati dai primi 10 per una quota del 67%, la più altra tra i Paesi presi in esame. In Germania si abbassa molto la quota dei film dall’11ma alla 20ma posizione con 47 milioni di dollari per il 16% di quota (siamo sotto di 3-4 punti percentuali rispetto a Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna). La terza fascia totalizza 22 milioni di dollari che valgono l’8% di quota mentre i titoli posizionati dalla 31ma alla 50ma posizione arrivano a una percentuale del 9%, superiore alla Gran Bretagna, ma nettamente inferiore alla Francia con il 15%. Come si può vedere, tutti i mercati si dimostrano con una concentrazione del box office su un numero non troppo elevato di film ma in modo diverso Paese per Paese. La Francia si conferma il mercato con la maggior attitudine del pubblico ad andare al cinema e a premiare con più continuità non solo i titoli della fascia alta ma anche quelli di fascia media degli incassi.

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