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Come sono andate le feste natalizie al botteghino?

E’ stato un periodo iniziato bene con gli incassi strepitosi di Spider-Man, ma che in seguito è diventato molto complicato, anche per la situazione sanitaria. Vediamo i numeri…

Siamo arrivati alla fine del periodo delle feste che ho preso in esame (7 dicembre 2021 – 10 gennaio 2022) e possiamo finalmente valutare i dati completi. Partiamo proprio dai numeri, con questa infografica (qui la versione interattiva):

L’incasso è stato quindi di 50,6 milioni di euro, basso rispetto al 2012-2013 (peggiori feste degli ultimi dieci anni), del 2014-2015 (che ultimamente rappresentavano esattamente la media di incassi del periodo, 110 milioni) e del 2019-2020 (ultimo parametro disponibile, con un incasso che era stato ottimo). Inutile nascondercelo, io presentando queste analisi avevo detto che sarei stato molto preoccupato di un risultato sotto i 75 milioni, quindi figuriamoci cosa posso dire di 50,6 milioni. Si potrà sostenere – e a ragione – che le nuove norme arrivate proprio a ridosso del Natale (e in generale la situazione sanitaria peggiorata) abbiano provocato grossa preoccupazione negli spettatori e portato a una flessione del box office da quel punto in poi. Vero, ma questo non cambia la questione economica, che sta diventando sempre più dura per esercenti e distributori, ulteriormente peggiorata dagli annunci di rinvii e spostamenti in piattaforma di titoli che dovevano uscire in sala nei prossimi due mesi. E basta guardare l’andamento di queste feste nell’infografica sopra, per capire come, sostanzialmente, l’effetto ‘feste’ e ‘maggior tempo libero’ non si è praticamente avvertito negli incassi, con settimane che erano quasi quelle di un periodo normale e non festivo.

E’ interessante notare anche i primi venti incassi del periodo delle feste in questa infografica (qui l’interattiva):

Sarà una perversione mia, ma il dato che mi ha più colpito è la presenza al nono posto della riuscita di Harry Potter e la pietra filosofale. Che ha senza dubbio ottenuto un risultato straordinario, ma essere arrivati così in alto in classifica per un titolo visto e stravisto negli ultimi vent’anni, fa capire che tanti altri in generale hanno faticato.

D’altronde, tolto Spider-Man, c’è solo un altro titolo sopra i 3 milioni (House of Gucci) e uno sopra i 2,5 milioni (Diabolik), mentre altri tre film (Belli ciao, Me contro te Il film – Persi nel tempo e Chi ha incastrato Babbo Natale?) sono sopra i 2 milioni. Non sono ovviamente cifre adeguate alla top ten dei film natalizi e che possono giustificare investimenti importanti, produttivi e di promozione.

Da segnalare comunque, fuori dalla top 20, i dati di Un eroe (sopra i 200.000 euro e con ancora un lungo cammino davanti), Scompartimento n.6 (204.398 euro al momento) e Illusioni perdute (144.415 euro), che in questo contesto di mercato non stanno sfigurando (ed evidentemente riescono a trovare un pubblico di appassionati di nicchia, pochi ma molto fedeli a questa tipologia di prodotto).

E vediamo anche lo storico degli incassi nel (un tempo) ricco giorno della Befana (qui la versione interattiva):

Purtroppo, quest’anno l’incasso è stato decisamente debole, meno della metà del risultato del 2013 (3,7 milioni, finora era stato il peggiore degli ultimi dodici anni), che conferma un problema nel portare al cinema un pubblico più ampio dei soli appassionati, cosa che nelle festività degli anni scorsi invece succedeva e che in questo periodo risulta sempre più difficile, soprattutto per la situazione Covid.

Ora, affrontiamo i quattro elementi fondamentali che avevo segnalato cinque settimane fa e che, a mio avviso, avrebbero dato vita a un buon (o cattivo) esito per queste feste natalizie.

Spider-Man: No Way Home. Questa è stata senza dubbio la storia più bella delle feste, quella che ci ha riempito di grande speranza e ottimismo (almeno per una settimana), e che ha finalmente fatto segnare incassi record e da prepandemia. Va comunque detto che l’aggravamento delle misure sanitarie ha avuto un impatto anche su questo titolo, visto che avevamo iniziato nel primo weekend un po’ meglio della Germania e decisamente meglio della Spagna, ma al momento siamo decisamente sotto i tedeschi (36,7 milioni di dollari) e poco sotto la Spagna (25,7 milioni di dollari contro 24,9 milioni ottenuti da noi, fonte Deadline). Ecco comunque l’infografica che mostra come Spider-Man: No Way Home abbia superato agevolmente tutti i film Marvel che non si chiamano Avengers: Endgame (qui la versione interattiva), ovviamente il totale è quello fatto registrare al 10 gennaio e non è definitivo:

Il film antinatalizio. Qui abbiamo sicuramente un successo come House of Gucci, che terminerà la sua corsa vicino ai 5 milioni. Non sapremo mai come sarebbe andato se fosse uscito a fine novembre: forse avrebbe ottenuto di meno, forse invece avrebbe potuto sfruttare al meglio quel periodo di tre settimane decisamente libero e poi magari continuare a incassare anche durante le feste. In ogni caso, rallegriamoci per questo risultato. Diabolik, dopo essere stato il secondo miglior weekend di debutto per un film italiano nel 2021, ha retto bene e ha ottenuto un dato coerente con la tipologia di prodotto di genere di cui fa parte (in ogni caso, mi riserbo una valutazione molto più approfondita sul cinema di genere italiano nelle prossime settimane).

A mio avviso, è stato un po’ penalizzato dalla pirateria Matrix Resurrections, vista l’uscita americana (anche su HBO Max) del 22 gennaio. Due titoli che invece sono andati veramente male (e hanno avuto anche la sfortuna di uscire proprio nel momento di cambiamento delle norme sanitarie) sono stati West Side Story e Supereroi, con dati talmente bassi (considerando lo ‘storico’ dei registi che li hanno diretti) da rendere complicata ogni analisi. Anche da Un capo perfetto ci si poteva aspettare di più. Un risultato interessante, visto che si sta avvicinando al milione, e che mi fa pensare che forse avrebbe potuto funzionare anche meglio in un periodo più ‘scarico’ (ma dell’argomento ‘date’ parlo più sotto) è quello di 7 donne e un mistero.

La commedia italiana. Detto di un risultato ‘onesto’ per il periodo (ma non straordinario in generale) di Mollo tutto e apro un chiringuito e che nel contesto della commedia italiana vanno considerati anche i due family nostrani (ma di quelli ne parlo sotto), rimangono da giudicare le nuove pellicole di Alessandro Siani e di Pio & Amedeo, Chi ha incastrato Babbo natale? e Belli ciao. Siani è purtroppo ormai lontanissimo dai dati dei suoi primi film (ben sopra i 10 milioni) e al di là delle problematiche sanitarie, va forse ripensata la sua strategia in sala. Ho trovato invece interessante il dato di Belli ciao, sia perché chiuderà con un risultato simile ai 2,9 milioni di Amici come noi (quindi, un incasso prima della pandemia) e sia perché rappresenta una comicità meno ‘raffinata’ di tanti altre pellicole italiane (per qualcuno è una critica, per me è un complimento), che hanno probabilmente saturato il Mercato con la loro ‘educazione’ e ‘garbo’. In generale, comunque, a Natale siamo abituati a un’offerta di commedie italiane dai risultati molto più importanti.

I film per famiglie. qui chiaramente ci sono stati dei problemi, in alcuni casi delle sovrapposizioni di date che hanno fatto danni. Detto che Spider-Man ha ovviamente portato anche tante famiglie al cinema, i risultati di Sing 2 (che chiuderà poco sopra i due milioni) non sono stati all’altezza del primo capitolo (nove milioni). Discorso simile (ma con risultati anche inferiori) per La befana vien di notte – Le origini, a cui evidentemente deve aver fatto male il cambio di protagonisti tra un film e l’altro. Trovo invece importante il dato dei Me Contro te, anche se forse un maggior lasso di tempo rispetto all’uscita del loro secondo film (ad agosto, quindi sostanzialmente poco più di quattro mesi di distanza) poteva essere una soluzione preferiribile per non rischiare di ‘inflazionarsi’.

Infine, un elemento fondamentale di questo periodo e che speriamo servirà da lezione nei prossimi mesi, sono le date di uscita. In passato, troppo spesso la produzione italiana si era concentrata su un periodo limitato di tempo (ottobre-marzo) per portare in sala i propri prodotti. Quest’anno, forse si è andati anche oltre, ma tante scelte ‘conservatrici’ non hanno pagato.

Basti pensare che i due maggiori incassi italiani del 2021 (almeno a livello ufficiale, lasciando da parte il film di Sorrentino su cui non ci sono numeri certificati ma solo voci) sono Me contro te – il mistero della scuola incantata e Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, entrambi usciti ad agosto, mese che di solito la nostra produzione evitava come la peste.

D’altro canto, i sette film italiani che sono arrivati tra il 7 dicembre e il primo gennaio, anche se ovviamente tutti con storie e incassi diversi tra loro, dimostrano come cercare di uscire a tutti i costi durante le feste non sia sempre la scelta più corretta. E’ un invito che va rivolto soprattutto ai produttori italiani, che ogni tanto si preoccupano più di trovare una data tradizionale che reputano ‘conveniente’, più che studiare altre opportunità, che permetterebbero magari uno sfruttamento più lungo e con meno concorrenza. Speriamo che almeno su questo il 2022 porti a decisioni differenti…

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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