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Visioni – The Witcher, 1883 e Blanca ad alti livelli

Ascolti importanti per la seconda stagione di The Witcher, per il prequel di Yellowstone 1883 e per la fiction Rai. Secondo posto nella top ten dei film in lingua non inglese di Netflix per E’ stata la mano di Dio…

Auditel – Rai
Non è certo una sorpresa, visto che finora è stata la serie rivelazione di questa stagione, ma ha chiuso con il botto Blanca. Lunedì 20 dicembre, per la sua quinta puntata, ha conquistato 5,5 milioni di spettatori e il 26%, migliorando i dati della quarta (5.431.000 spettatori e il 24.9%), mentre martedì 21, per l’ultima puntata di stagione (ma direi proprio non l’ultima in assoluto, considerando gli ascolti), ha fatto segnare 5,8 milioni e il 27,9%.

Giovedì 16 dicembre aveva chiuso molto bene la sua prima stagione (anche in questo caso, non penso proprio che sarà l’ultima) Un Professore, grazie a 4.699.000 spettatori e il 23% di share. La settimana precedente erano stati 4.430.000 spettatori e il 21.2%.

Il giorno prima Mare Fuori ha visto ancora una crescita importante, visto che ha conquistato 1.402.000 spettatori e il 7.1%. Sette giorni prima questa serie aveva fatto registrare 1.313.000 spettatori e il 6.2%.

Auditel – Mediaset
Sono ormai stabili gli ascolti di Tutta Colpa di Freud – La Serie, che mercoledì 15 dicembre ha ottenuto 1.759.000 spettatori (erano 1.795.000 la settimana prima) e il 9.3% (identico alla precedente serata).

Auditel – Sky
Giovedì 16 dicembre è tornata la nuova stagione di Masterchef (l’undicesima), che ha ottenuto su Sky Uno il 3% con 700.744 spettatori nel primo episodio e il 3% con 535.398 spettatori nel secondo. Rispetto a un anno fa, quando aveva aperto giovedì 17 dicembre, si avverte un calo, visto che il primo episodio aveva conquistato 1.000.000 di spettatori (3,8%) e il secondo 887.000 (4,6%).

Va sempre ricordato che gli ascolti dipendono anche dal numero di abbonati complessivi a Sky e anche se non sono disponibili numeri precisi, è evidente che la perdita dei diritti completi della serie A (al momento Sky propone per ogni giornata solo tre partite su nove) avrà portato a una riduzione di abbonamenti (ma impossibile dire quanti con precisione).

Fonte dati Auditel di Rai/Mediaset/Sky: Davidemaggio.it

Netflix
Partiamo dal dato che ci interessa maggiormente, quello di E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, arrivato in piattaforma mercoledì 15 dicembre. La pellicola (che ieri è entrata nella shortlist di 15 titoli che si contenderanno l’Oscar per il miglior film internazionale) si è piazzata in seconda posizione tra i film in lingua non inglese con 7,7 milioni di ore, dietro soltanto ad Anonymously Yours (12 milioni).

Sottolineo due cose interessanti. Il risultato del film di Sorrentino è inferiore a quello conquistato da Yara (che aveva anche centrato il primo posto, ma questo ovviamente dipende soprattutto dai risultati degli altri titoli), che nella sua prima settimana aveva ottenuto 11,6 milioni di ore. Questo mi conferma un’ipotesi: su Netflix funziona meglio un film (anche non acclamato) con un target molto preciso e internazionale (il crime), che una pellicola d’autore (non facilmente collocabile in un genere preciso) in corsa per l’Oscar e premiata a Venezia. Ovviamente, il dato di E’ stata la mano di Dio rimane notevole per un prodotto italiano, considerando che è molto difficile vedere un film nostrano nelle top ten mondiali di Netflix.

Un dato che mi sembra molto significativo, è che E’ stata la mano di Dio è entrato nella top ten dei film (in lingua inglese o non inglese) in undici Paesi. Oltre all’Italia (dove era primo), compare in classifica in diversi Paesi europei (il più importante è la Spagna, ma ci sono anche Croazia, Grecia, Lussemburgo, Malta, Repubblica di Serbia e Svizzera), Israele, Uruguay e Argentina (in cui ovviamente deve aver fatto molta presa l’omaggio a Maradona). Questo ci fa anche capire come sia molto difficile per un film in lingua non inglese entrare nelle top ten dei singoli Paesi e che anche se non si sta al primo posto (cosa avvenuta solo in Italia) tutto questo è più che sufficiente per collocarsi in seconda posizione della classifica dei film non inglesi. D’altronde, va detto che Strappare lungo i bordi di Zerocalcare non compariva in nessuna top ten, a parte ovviamente l’Italia, cosa naturale visto che doveva affrontare colossi in tutte le lingue con meno di due ore di durata. Vedremo e analizzeremo come si evolverà il film di Sorrentino nelle prossime settimane.

Passiamo invece ai totali delle varie categorie di Netflix (tra parentesi i dati della settimana precedente):

Totale ore Top Ten Film (Inglese): 202.430.000 (192.530.000)
Totale ore Top Ten Film (Non inglese): 50.850.000 (73.400.000)
Totale ore Top Ten Film (Inglese e non inglese): 253.280.000 (265.930.000)

Totale ore Top Ten Tv (Inglese): 301.590.000 (181.130.000)
Totale ore Top Ten Tv (Non inglese): 191.280.000 (305.700.000)
Totale ore Top Ten Tv (Inglese e non inglese): 492.870.000 (486.830.000)

Sostanzialmente invariati i totali sia per quanto riguarda i film che le serie, ma per la seconda categoria, il dato è frutto da un aumento notevole delle serie in lingua inglese e una diminuzione forte delle serie in lingua non inglese. La spiegazione per le serie in inglese è semplice: è arrivato The Witcher, che ha conquistato 142,4 milioni di ore con questa seconda stagione, a cui si aggiungono altri 49,1 milioni grazie alla prima, cosa che porta a occupare le prime due posizioni della classifica. Non è possibile fare il confronto con l’esordio nella prima settimana della stagione originale (i dati non sono disponibili), per la quale sappiamo solo che è nella top ten assoluta con 541 milioni di ore in 28 giorni.

Altri due titoli hanno un paio di stagioni in top ten, ossia Titans (terza posizione con la terza stagione, ottava con la prima) e Lost in Space (quarto con la terza, sesto con la prima). Una novità molto interessante è l’esordio della prima stagione di Selling Tampa, spinoff di Selling Sunset e che penso potrà reggere molto bene nelle prossime settimane. A proposito di teniture, si diventa monotoni a sottolinearlo, ma anche oggi (alla dodicesima settimana) Maid è in top ten (settimo posto con 10,6 milioni), mentre Arcane è arrivato alla sesta settimana di permanenza (nono con 10 milioni).

Per quanto riguarda le serie non in inglese, il calo è ovviamente dovuto alla naturale flessione dell’ultima stagione de La casa di carta, rimasta comunque in testa con altre 55 milioni di ore, a cui si aggiungono le 12,5 milioni della prima stagione (che si piazza al sesto posto). Da notare le teniture lunghissime non solo di Squid Game (quarto con 15,4 milioni dopo 14 settimane), ma anche di Carinha de Anjo (settimo con 11,2 milioni dopo 11 settimane) e Hometown Cha-Cha-Cha (decimo con 7,5 milioni dopo 16 settimane). Infine, segnalo l’unico esordio in top ten di questa settimana, la serie crime indiana Aranyak, ottava con 10,3 milioni.

Passando ai film in inglese, si conferma in vetta The Unforgivable con Sandra Bullock, che ottiene altre 74,4 milioni di ore, che portano il totale a 160,3 milioni dopo due settimane e rendono certo l’ingresso finale in top ten all time già dalla prossima settimana (attualmente il decimo posto è occupato da The Old Guard con 185,7 milioni).

Da segnalare ancora una volta come ci siano quattro film ‘natalizi’ in top ten, compreso il miglior esordio della settimana, A California Christmas: City Lights, terzo con 22,8 milioni. Ovviamente, non c’è bisogno di spiegare le ragioni per cui un film del 2017 è arrivato in top ten, se il titolo in questione è Spider-Man: Homecoming (sesto con 9,3 milioni).

Fonte dati Netflix: Top 10 Netflix

Nielsen
Grazie ai dati Nielsen (che, non mi stancherò mai di ripeterlo, hanno il solo problema di essere vecchi di un mese), abbiamo finalmente conferma che The Wheel of Time di Amazon Prime Video è stato effettivamente un successo. La serie ha infatti chiuso al secondo posto della classifica totale (dietro soltanto a Red Notice) grazie a 1,163 miliardi di ore viste nella settimana 15-21 novembre, dato ancora più significativo se si considera che The Wheel of Time è composto di soli tre episodi, con una durata complessiva di meno di tre ore.

Significativo il terzo posto di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, con 878 milioni di ore. Si conferma un fenomeno per i bambini Cocomelon, con 869 milioni di ore e il quarto posto. Interessante notare come Luca sia tornato nella top ten dei film più visti, in ottava posizione con 197 milioni di ore.

Fonte: Nielsen e Deadline

Disney+
A proposito di Nielsen, dalle loro rilevazioni mensili sulle visioni di tv e streaming, scopriamo che Disney+ ha visto i suoi ascolti aumentare del 20% a novembre rispetto al mese precedente. Gli analisti Disney hanno sottolineato come questo fosse frutto di una programmazione che non puntava solo sui ragazzi e in particolare grazie alle visioni importanti del documentario sui Beatles Get Back.

Ovviamente, è stato fondamentale per Disney+ la giornata del 12 novembre, che ha visto l’uscita di tanti prodotti importanti, tra cui la pellicola marvel Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. In questo modo, la Disney è passata al 2% di share dall’1% che deteneva nei mesi precedenti.

Secondo la Nielsen, a novembre il 37% delle visioni giornaliere sono avvenute per prodotti della tv via cavo (che dimostra che, per quanto il cord cutting sia forte, è ancora una modalità che gli americani utilizzano molto), per il 27% la televisione free e per il 28% lo streaming, con un 7% di ‘altro’. A sua volta, nello streaming Netflix detiene il 7%, Youtube il 6%, Hulu il 3%, con Amazon Prime Video e appunto Disney+ con il 2% ciascuno (il restante 9% è conteggiato come altro, suppongo che ci siano stati degli arrotondamenti, visto che il totale dà 29% e non il 28% indicato per lo streaming).

Fonte: Deadline

1883
A proposito di Tv via cavo che in America ottiene ancora risultati importanti, dobbiamo celebrare il “Taylor Sheridan Universe”, ossia l’equivalente della Marvel, ma per gli Over 40.

L’esordio di 1883, prequel della celebre e fortunatissima Yellowstone, ha fatto segnare 4,9 milioni di spettatori su Paramount Network, il miglior risultato sulla tv via cavo dai tempi del debutto di Fear the Walking Dead (che aveva ottenuto più di 10 milioni di spettatori nel 2015) e un risultato nettamente superiore agli esordi di Yellowstone nel 2018 (2,83 milioni) e di Mayor of Kingstown lo scorso mese (2,6 milioni), le altre due serie di Sheridan.

1883 è anche stata diffusa sul servizio streaming Paramount+, che non diffonde dati sui propri ascolti, ma che ha comunicato che si è trattato del miglior debutto di sempre per una serie sulla piattaforma, più del doppio del precedente record (va ricordato che Yellowstone è disponibile su Peacock e non su Paramount+):

Fonte: Hollywood Reporter

Ascolti americani
Una delle accoppiate più popolari della televisione americana è sicuramente quella formata da FBI e dal suo spin-off FBI: Most Wanted. Il 14 dicembre la prima ha conquistato 8,2 milioni e 0,7% di share, mentre la seconda ne ha ottenuti 6,7 milioni (miglior dato dall’esordio di stagione) e lo 0,7%. FBI al momento è la serie più vista non solo della CBS, ma di tutti i canali americani free.

Non ha invece bisogno di presentazioni, visto che è arrivato alla diciottesima stagione, Grey’s Anatomy. La popolare serie non sta vivendo un momento straordinario (è scesa in un paio di occasioni sotto i 4 milioni), ma nella puntata del 16 dicembre (l’ultima prima della pausa natalizia) ha conquistato 4,1 milioni e uno share dello 0,6%.

Come sempre, cliccando sui singoli titoli, potete vedere i risultati di ciascun episodio della stagione in corso.

Robert Bernocchi
E' stato Head of productions a Onemore Pictures e Data and Business Analyst at Cineguru.biz & BoxOffice.Ninja. In passato, responsabile marketing e acquisizioni presso Microcinema Distribuzione, marketing e acquisizioni presso MyMovies.
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