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Netflix: 9 kg di DVD per trionfare agli Emmy – Ma gli Originals sono centrali anche in Europa e India

Il leader dello streaming ad abbonamento si lancia in una spesa tra i 2,5 e i 4 milioni di dollari per promuovere le sue serie autoprodotte, sfidando tv tradizionali e i primi segnali di saturazione del mercato USA.

Quest’anno i membri dell’Academy of Television Arts and Sciences dovranno fare un bel po’ di spazio a Netflix… quanto meno nel loro salotto di casa. Il servizio di streaming ad abbonamento ha deciso infatti di puntare forte sui classici DVD promozionali “for your consideration”, inviati ai responsabili delle nomination e delle assegnazioni dei prestigiosi Emmy Awards. Se di solito le emittenti preparano cofanetti con gli episodi più significativi delle loro serie di punta, l’azienda guidata da Reed Hastings ha invece deciso di spedire a ogni votante quattro grandi pacchi da 20 libbre (circa 9 kg) contenenti tutte le puntate di tutti i suoi Originals eleggibili per l’edizione 2016, le cui nomination verranno svelate il prossimo 14 luglio.

netflixboxes

Una mossa che ha dato ovviamente nell’occhio suscitando le reazioni social – non sempre entusiastiche – dei membri dell’Academy, che nelle scorse settimane si sono visti recapitare uno alla volta i quattro plichi divisi per le categorie degli Emmydrama e limited series, documentariofeatures, commedia varietà e specials, May premieres.

Il costo stimato di imballaggio e invio va dai 2,5 ai 4 milioni di dollari, cui si aggiungono le tasse richieste dal servizio di spedizione ufficiale dei premi che è l’unico tramite cui inviare i DVD for your consideration, che per altro non sembrano essere così determinanti nelle scelte dell’Academy. Mossa d’immagine, dunque, volta probabilmente a ribadire il peso (letteralmente) del nuovo player nel mercato televisivo, specialmente in un momento in cui il mercato dello SVOD (il video on demand ad abbonamento) si sta lentamente avvicinando alla saturazione.

consumer smending on SVOD USA 2012-2021

Secondo l’istituto di ricerca inglese Strategy Analytics, nel 2016 la spesa dei consumatori USA nello streaming ammonterà a 6,62 miliardi di dollari, pari a un incremento di 1,19 miliardi (22%) rispetto all’anno precedente. Se apparentemente si tratta di un risultato in positivo, la crescita sarà inferiore di 2 punti percentuali rispetto a quella registrata nel 2015 (1,21 miliardi), marcando per la prima volta un rallentamento destinato a permanere nel tempo. Nei prossimi 5 anni si prevede addirittura che gli incrementi si riducano del 55%, arrivando a 540 milioni nel 2021. Ciò significa ovviamente che se il punto di saturazione del comparto non è stato ancora raggiunto, ci si sta approssimando sempre di più: come per la pay-tv, arriverà quando la penetrazione dello SVOD sarà pari all’85% delle case americane, oggi toccate solo per il 60% dalla nuova tecnologia.

HE consumer spending per segment - USA - 2016

Sempre secondo l’istituto di ricerca, il primo player del settore è Netflix, con una quota di mercato del 53%, seguito da Amazon con il 25% e da Hulu con il 15%. Sarebbero inoltre il 40% gli abbonati a più di un servizio di streaming, anche grazie alle nuove offerte messe in campo dagli operatori tradizionali quali HBO. Il risultato è una fetta di spesa per lo SVOD che si attesta a ben il 35% di tutta quella destinata dagli americani all’home entertainment.

Netflix, insomma, può permettersi di non guardare al mercato interno con particolare urgenza, ma ha ovviamente bisogno di consolidarsi prima dell’arrivo della flessione, considerando come la curva della crescita dello streaming sembri aver raggiunto il proprio apice (per quanto le cose potrebbero cambiare nel caso il live streaming prenda così piede da far concorrenza alle dirette tv).  E per farlo sembrano giustificate anche ingenti spese promozionali come quella per inviare i DVD ai votanti degli Emmy.

Quello su cui però il servizio non può proprio lesinare sono gli Originals prodotti per i mercati esteri, dove la sfida sembra ben più accesa e le condizioni di gioco meno certe, come ha dimostrato la nuova proposta della Commissione UE volta a imporre agli operatori SVOD una quota del 20% delle loro library da riservare al prodotto europeo. Ecco così chenonostante la fredda accoglienza da parte dell’opinione pubblica Netflix ha deciso di rinnovare Marseille, il suo  serial francese con Gerard Depardieu, per una seconda stagione, mentre si appresta a realizzare il suo primo prodotto indiano, Sacred Games.

Fonte: VarietyStrategy Analytics

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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