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Gli esercenti Usa contro Netflix: non programmeranno Beasts of No Nation

Non si è fatta attendere la presa di posizione di alcuni dei maggiori circuiti americani dopo l’annuncio che la piattaforma di SVOD Netflix si era aggiudicata i diritti di distribuzione di Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, un dramma di guerra ambientato in Africa e interpretato da Idris Elba. La società avrebbe intenzione di…

Non si è fatta attendere la presa di posizione di alcuni dei maggiori circuiti americani dopo l’annuncio che la piattaforma di SVOD Netflix si era aggiudicata i diritti di distribuzione di Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, un dramma di guerra ambientato in Africa e interpretato da Idris Elba. La società avrebbe intenzione di distribuirlo sia online ai propri clienti sia nelle sale ma a tener conto della reazione degli esercenti la pellicola non potrà sperare di uscire in più di 200-250 cinema indipendenti. Le maggiori catene – tra cui Regal, AMC e Cinemark – hanno confermato la linea dura: rimangono contrarie a distribuire un film cheviene proposto contemporaneamente su altre piattaforme.

AMC

E se ufficialmente la NATO, (National Theater Association Owners), l’associazione d’esercizio americano, non ha rilasciato commenti, la reazione dei principali circuiti certo non deve aver stupito Netflix, in quanto prevedibile (ricordiamo analoga presa di posizione nei confronti dell’annuncio della distribuzionesugli schermi IMAx de La tigre e il dragone 2). Intanto, sempre par quanto riguarda Netlix uno studio della società di analisi economica Sanford C. Bernstein, stima al ribasso il numero di sottoscrittori mondiali che nei prossimi anni Netflix potrebbe raggiungere portandolo da 100 milioni a 70, sotolineando che nei paesi in via di sviluppo le strutture a banda larga sono ancora scarse e devono migliorare, mentre nelle ecomomie sviluppate viene sottovalutata la componente della concorrenza. In Germania, per esempio, come emerge da una recente ricerca sui consumatori, Netflix deve fronteggiare la concorrenza, tra gli altri, di Amazon Prime Instant Video e sebene abbia avuto in Germania una partenza forte non è l’unico significativo player nel mercato tedesco.Nel 2014 la società ha registrato 39,1 milioni di clienti negli Stati Uniti e quasi 18,3 milioni a livello internazionale.

Fonte: Hollywood Reporter

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