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Per San Valentino, Nexo Digital riporta in più di 90 sale Colazione da Tiffany

Per San Valentino, Nexo Digital riporta in più di 90 sale Colazione da Tiffany

Nell’ottica di una multiprogrammazione delle sale che vada a sincronizzarsi con le principali ricorrenze della nostra società, per San Valentino Nexo Digital distribuirà nei cinema Colazione da Tiffany. Nella sola giornata di venerdì 14 febbraio, verrà proiettato il film diretto da Blake Edwards e con protagonista l’iconica Audrey Hepburn nella versione digitale 4k restaurata nel 2011.

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La proiezione di Colazione da Tiffany, oltre che per San Valentino, arriva nella ricorrenza dei 90 anni dalla nascita di Truman Capote (1924-1984), autore del ben più graffiante romanzo – edito in Italia da Garzanti – da cui è stato tratto il film nel 1961 variando il finale su toni nettamente più ottimistici e romantici.

Vero cult movie della storia del cinema (poche attrici sono diventate così icone come Audrey Hepburn; pochi luoghi sono stati così idealizzati come la gioielleria di Tiffany; poche canzoni sono state così celebri come “Moon River” di Henry Mancini), Colazione da Tiffany sarà proiettato nella sola giornata di venerdì 14 febbraio in 99 sale (QUI l’elenco completo) di cui in almeno 4 cinema (il Multiplex Delle Stelle di Ascoli Piceno, il Cinemacity di Ravenna, l’IMG Candiani di Mestre e l’Arcobaleno di Milano) sarà presentata la versione in 4K.

Nel novembre 2011, Nexo Digital aveva già distribuito questa stessa versione di Colazione da Tiffany, allora appena restaurata in 4k, nelle sale italiane subito dopo la presentazione in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma come evento di chiusura.

Uscito per la prima volta nel 1961, Colazione da Tiffany ottenne due Oscar, uno per la migliore colonna sonora e uno per la miglior canzone (Moon River). Nel 2012 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America in quanto esempio di «film culturalmente, storicamente o esteticamente significativi».

Fonte: Nexo Digital

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