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Netflix vs Cinema: il leader nel video on demand accusa l’esercizio di rallentare l’innovazione

Forte della continua crescita del suo numero di abbonati, che hanno superato i 40 milioni a livello mondiale e  i 31 milioni nei soli Stati Uniti, Netflix ha riaperto la questione delle finestre, accusando il settore dell’esercizio cinematografico di strangolare l’innovazione. A lanciare il dardo è stato Ted Sarandos, direttore finanziario del portale leader americano…

Forte della continua crescita del suo numero di abbonati, che hanno superato i 40 milioni a livello mondiale e  i 31 milioni nei soli Stati Uniti, Netflix ha riaperto la questione delle finestre, accusando il settore dell’esercizio cinematografico di strangolare l’innovazione. A lanciare il dardo è stato Ted Sarandos, direttore finanziario del portale leader americano dello SVOD [subscription video on demand], intervenuto al forum annuale del film indipendente. Sarandos ha tenuto un discorso sui nuovi modelli di business del settore cinemtografico, che ha finito per vertere anche su quello che è stato definito “l’antiquato sistema delle window”.

netflix online

Una parte della critica si è rivolta anche all’attuale assetto produttivo, in cui ormai vengono sfornati “spettacoli freddi, che devono essere venduti in tutto il mondo per compensare gli enormi budget di marketing e di realizzazione”. Ma il dito del CFO di Netflix è stato puntato più duramente sull’esercizio, per la sua esitazione nel consentire a un maggior numero di titoli di uscire in day-and-date in sala e online, in modalità on demand.

“Gli esercenti continuano a strozzare questa innovazione” – ha detto al Film Independent Forum“Dobbiamo entrare in questo spazio e cominciare a distribuire anche noi grandi titoli, altrimenti temo che frenando questa evoluzione i cinema finiscano non solo per uccidere la sala stessa, ma anche i film”.

Pronta la replica della controparte, giunta per bocca di John Fithian, presidente della NATO (National Association of Theatre Owners):

“I servizi che offrono film sotto abbonamento sul web e il noleggio ultra economico di DVD e Blu-ray, sono  quelli che hanno ucciso il mercato dell’home video, e ora Sarandos vuole uccidere anche il cinema” – ha risposto Fithian“l’unico business che trarrebbe vantaggio dalle uscite day-and-date su Netflix, è la stessa Netflix. Se Hollywood seguisse il suggerimento, non rimarrebbero molti titoli da vedere su Netflix, così come da nessun’altra parte. Dal punto di vista commerciale non ha nessun senso accelerare il passaggio verso l’anello della filiera che produce il minor valore di tutti”.

I vantaggi della sala, secondo il presidente della NATO, sono “i prezzi” e la capacità di riscuotere “da ogni singolo spettatore del film”, al contrario di Netflix che “produce ricavi minimi per il settore cinematografico”.

Lo scontro tra le ragioni del VOD e le ragioni della sala sembra perciò ancora lontano dal giungere a una soluzione o a un compromesso.

 

Fonte: The Hollywood Reporter, Deadline

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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