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La nuova Mostra di Venezia: meno titoli, niente sezione italo-centrica e un mercato “light”. Protestano i 100 Autori.

Chiude Controcampo Italiano, non più di 20 film in concorso e un potenziamento delle strutture dell’Industry Office per ampliare la visione dei film non in programma proposti dai venditori.

Tempo di tagli e di rinnovamento anche alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che per la sua 69esima edizione (29 agosto-8 settembre 2012) proporrà un programma più snello, con meno sezioni e meno concorrenti, ma anche un laboratorio per filmmaker e un mercato, ma in versione “light”.  Questo il nuovo “look” del festival varato ieri dal Cda della Biennale, presieduto dal “rinnovato” Paolo Baratta e in linea con quanto già anticipato nelle ultime dichiarazioni del neo-direttore artistico Alberto Barbera.




Partiamo dalle novità della selezione ufficiale: nell’ottica di razionalizzare la programmazione dei titoli nelle diverse sale e consentirne un miglior apprezzamento (l’anno scorso in effetti è stata innegabile una certa confusione da sovraffollamento), la Biennale ha stabilito un limite certo per i film in concorso, che potranno essere 20 al massimo, e per il Fuori Concorso, che non ne potrà accogliere più di 11. Resta la sezione Orizzonti, dedicata alle cinematografie meno conosciute, alla sperimentazione e ai nuovi cineasti, mentre sparisce Controcampo Italiano, giovane sezione dedicata esclusivamente alle produzioni nostrane. Rimangono anche i cortometraggi, che faranno ancora una volta parte di Orizzonti, mentre nessuna modifica è prevista per le sezioni parallele della Settimana Internazionale della Critica e delle Giornate degli Autori. Ma sulla decisione di eliminare Controcampo Italiano sono già intervenuti i 100Autori, che per voce di Andrea Purgatori, si sono detti pronti ad andare oltre a una presa di posizione formale. La mossa è stata invece apprezzata dal presidente dell’Anica, Riccardo Tozzi, favorevole allo snellimento, così come dal produttore Angelo Barbagallo, seppur con qualche preoccupazione per la visibilità del cinema del nostro Paese.

Per quanto riguarda il lato formativo, la Biennale ha reso noto l’obiettivo di creare, a latere della Mostra, un laboratorio dedicato alla produzione di opere low budget e aperto ai giovani di tutto il mondo, con il compito di realizzare alla fine del corso, della durata di un anno, tre opere audiovisive di lunga durata. La scelta dei film micro e low budget è dovuta anche alla volontà di rilanciare la ricerca su un tipo di cinema particolarmente adatto a rispondere alle sfide della crisi economica globale, ma il progetto complessivo è di respiro ben più ampio: l’intenzione, infatti, è quella di costituire un Biennale College, volto a rispondere al vulnus nel campo della formazione e ad avviare un programma di attività permanenti “oltre la Mostra”.

La novità più discussa e attesa riguarda tuttavia il mercato: un punto su cui i festival di cinema italiani si sono dimostrati finora carenti rispetto ad altre kermesse come Berlino e Cannes, ma che costituiva anche per questo uno degli elementi di forza della manifestazione capitolina, soprattutto nel suo rapporto nemmeno troppo velatamente conflittuale con il Lido. Quello annunciato ieri è pero un Light Market, pensato per dare impulso all’Industry Office e per rispondere alle esigenze delle categorie di settore. L’obiettivo è creare una struttura sempre più solida e appetibile per i professionisti di tutto il mondo, e per farlo il primo step sarà accrescere la possibilità dei compratori di visionare e acquistare i film che i venditori proporranno in aggiunta a quelli già presenti nel programma della Mostra.

Si preannunciano infine altri cantieri: la Biennale specifica che sono in corso incontri con le istituzioni pubbliche per definire il programma della riqualificazione dell’area della Mostra. Per Venezia sarà dunque un altro anno di lavori in corso, in tutti i sensi.

 

 

Fonti: Biennale di Venezia, Cinecittà News

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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