Netflix diventa distributore internazionale per Gotham Digitale Distribuzione by Davide Dellacasa - Settembre 8, 20140 Il portale di streaming on demand si aggiudica i diritti globali sulla nuova serie Warner Bros basta sul “giovane Batman”. Un passo avanti nell’abbattimento della finestra tra la messa in onda negli USA e a livello internazionale. Netflix comincia a ripensare la sua strategia su scala globale. Prossimo al lancio in sei nuovi territori europei, tra cui Francia e Germania, il leader americano dello streaming ad abbonamento si è aggiudicato i diritti internazionali sulla distribuzione on line della nuova serie Gotham, targata Warner Bros. Il contenuto è di sicuro appeal, facendo capo alla property di Batman e raccontando le avventure del giovane Bruce Wayne prima della sua trasformazione nell’Uomo Pipistrello e di James Gordon prima della sua nomina a commissario della città immaginaria. Secondo quanto riferito dal Financial Times, tratta della prima volta che il portele di SVOD (subscription video on demand) si aggiudica i diritti di una nuova uscita televisiva per ciascuna delle sue aree di operatività, che vanno dal Nord America a Scandinavia, America Latina, Regno Unito e Irlanda, Paesi Bassi e presto i nuovi sei mercati europei. L’intesa segnerebbe anche una svolta nella politica di Warner Bros, che sarebbe solita concedere i propri contenuti solo su base locale, Paese per Paese. Grazie a questo accordo invece Gotham farà disponibile su Netflix dopo il passaggio sui diversi broadcaster nazionali, per poi entrare in library a partire dal 2015. Ecco come ha commentato la notizia Ted Sarandos, responsabile dei contenuti del portale: “Una volta poteva passare anche un anno per valutare il successo di una serie e decidere se distribuirla a livello internazionale. In un’epoca in cui i colpi di scena vengono discussi in tempo reale su Twitter, è necessario ridurre il gap tra la prima messa in onda negli USA e la disponibilità nel resto del mondo”. La finestra televisiva si sta riducendo e bisogna chiedersi se il piccolo schermo non stia diventando l’avanguardia, o il cavallo di Troia a seconda dei punti di vista, del video on demand nella filiera audiovisiva.