E’ un weekend molto interessante al botteghino nordamericano, che scombussola tante idee sui film a disposizione, nel bene e nel male.

Iniziamo dal grande trionfatore di questo fine settimana, per cui si avevano buone aspettative, ma che è riuscito decisamente a migliorarle. Terrifier 3, costato meno di 5 milioni (e la somma comprende anche le spese di lancio), vincerà nettamente questo weekend, grazie a un risultato di 17-18M, di cui 8,2M ottenuti di venerdì.

E’ l’ennesima conferma che certe formule per ‘risollevare’ i botteghini mondiali, come il fatto di far uscire solo i film evento, non hanno senso. Serve una grande varietà di prodotto, perché nessuno può prevedere certi successi. E anche se non stiamo parlando degli incassi di Inside Out 2 o di Deadpool & Wolverine, sono proprio questi dati a sorpresa che possono permettere a tutto il Mercato di tornare ad avvicinare i numeri del prepandemia.

In seconda posizione, troviamo l’ottima tenuta de Il robot selvaggio, che al suo terzo fine settimana conquista altri 13,8M (con un ottimo -27%) e arriva a un totale di 84,1M. E’ evidente che verranno superati i 100M complessivi, visto l’apprezzamento e la bassa flessione di questo titolo.

Terzo posto per un altro film che tiene magnificamente (-28%), ossia Beetlejuice Beetlejuice, che al sesto weekend è ancora in grado di ottenere altri 7,3M, per arrivare a un totale di 275,8M.

Solo quarta posizione per Joker – Folie à Deux. Ma di fronte a un calo addirittura dell’82% (di venerdì era stato dell’89%) e di un secondo fine settimana che si deve accontentare di 6,7-7M, per un totale finora di soli 51,5M, c’è poco da stupirsi.

Non funzionano le altre nuove uscite, tutte con un occhio ai premi, ma che probabilmente questi risultati porteranno a essere dimenticati una volta che arriverà il momento di votare. Non sono infatti eccelsi i numeri di Saturday Night (3,7-4M), Piece By Piece (il documentario su Pharrell Williams fatto con il Lego, 3,5M) e The Apprentice (1,5M).

Quest’ultimo titolo, sulla vita di Donald Trump negli anni settanta e ottanta, è particolarmente interessante per le polemiche che si erano create sulle difficoltà dei produttori per trovare una distribuzione. Sicuramente, le cause legali minacciate dagli avvocati dell’ex Presidente non avranno aiutato, ma a questo punto è chiaro che molti distributori non erano convinti che ci fosse un pubblico che desiderava vedere questo film, né tra i sostenitori di Trump né tra chi lo detesta. E quindi, magari hanno fatto offerte che i produttori trovavano basse, ma che probabilmente erano corrette.

My Hero Academia: You’re Next ha invece aperto con 1,36M di venerdì e 3M nell’intero fine settimana, un dato accettabile per un prodotto di nicchia e che si rivolge a un pubblico di appassionati. Ma va anche detto che precedenti episodi di questo franchise avevano superato i 10-15M complessivi sul territorio nordamericano. Infine, in uscita limitata in cinque cinema di New York e Los Angeles, We Live in Time dovrebbe ottenere una cifra intorno ai 238.000 dollari, quindi con una media di 47.600$, di per sé positiva, ma che non ci dice molto su come funzionerà il film una volta che verrà allargato.

Complessivamente, il weekend otterrà circa 75,8M, che significano un calo di ben il 43% rispetto all’analogo fine settimana del 2023. D’altronde, in quel caso arrivava in sala il ciclone Taylor Swift: Eras Tour, in grado di conquistare da solo 93,2M…